-...che per me non è facile. I miei genitori hanno appena divorziato, ho lasciato mio fratello. La persona a cui tenevo di più.
-Beh- mi interrompe -potrei sostituirlo. Sarebbe un bene se tenessi a me.
Mi scappa una risata.
-Dai- gli tiro un leggero pugno sulla spalla -Sono seria. Tengo a Luke. Comunque alcuni anni fa sono stata con un ragazzo. Matt. La persona più odiosa del mondo. Mi ha lasciato per la mia migliore amica che, ovviamente, ha accettato di mettersi con lui. Ti rendi conto?
Mi sa fissando. Da un morso al suo panino poi lo appoggia sul vassoio.
-Si. Certo. Ma io non sono Matt. Io sono Caleb.
-Hahaha, si, lo so. Ma non sono sicura di essere pronta per affrontare una vera- lo guardo, faccio una pausa e sorrido -relazione.
-E io, Caleb, rispetto la tua decisione.
Mi blocco. Cosa? Seriamente? Inizio a ridere per il nervosismo. Rispetta la mia decisione. Wow.
-Ma se vorrai metterti con me. Sai qual è il numero della mia porta.
-D' accordo.-No davvero?- chiede dopo che ho finito di raccontargli la mia esperienza alle elementari.
Annuisco.
-Quindi tu regalavi cioccolatini alle maestre e loro ti davano buoni voti?
-Ehi frena. Me li meritavo.
Scoppiamo a ridere.
-Ci devo provare. Magari miglioro in fotografia.
-Segui il corso di fotografia?
-Si
-Beh se vuoi ti aiuto io.
Sorride.
-Ma cosa...dai smettila!- urlo -Mio padre è un fotografo e mi ha insegnato fin da piccola a fare le foto.
-Sisi. Dicono tutte così.
In men che non si dica arriviamo al College.
Scendiamo ed entriamo. Parliamo fino a che non arriviamo alle nostre stanze ed entro nella mia con un sorriso smagliante.
È tutto buio.
-Maya?- sento la voce di Janette.
-Si? Dove sei?- chiedo mentre i miei occhi si abituano all' oscurità.
-Io e Jacob stiamo per guardare un film, così abbiamo spento le luci. Ti vuoi unire a noi?
Scuoto la testa ma subito dopo realizzo che non mi può vedere.
-No grazie. Prendo un libro ed esco.
Chiudo la porta silenziosamente e mi avvio verso il giardino.
C'è molta gente ma vedo una panchina vuota.
Mi siedo, metto le cuffie e inizio a leggere "Il Desiderio".Sono passate quasi due ore quando mi arriva un messaggio.
Lo ignoro pensando che sia Caleb, poi realizzo che non può avere il mio numero quindi rispondo.
È Luke.
《Maya, tra poco inizia la scuola qui》
Mi fermo un attimo. Ha ragione. Il college che frequento ha iniziato le lezioni due settimane prima rispetto a New York.
《Quindi, ti prego, possiamo vederci in questi ultimi giorni?》
Lo chiamo.
-Ehi
-Ehi Maya.
-Come va?- chiedo.
-Qui bene...fammi pensare. Ah, giusto, ieri è venuta Hanna alla mia porta. Ti cercava. Se non le hai detto niente devi risolvere la situazione. Le ho detto che eri via, con la mamma. Il che non è del tutto falso però...
Inizio a tossire e mi vengono le lacrime agli occhi.
-Luke! Nonono! Mi sono dimenticata di Hanna. Non ci credo. Come ho fatto?
-Cosa?- sembra sconvolto quanto lo sono io. Credevo di averla salutata, ma con i miei genitori, Luke, la nuova città e tutto il casino che c'è stato mi sono dimenticata.
-Luke devo rimediare. Io...Mi sento uno schifo- decido di dirgli quello che penso perché sento che mi capirà e mi tirerà su il morale.
-Maya. Sistemeremo tutto.
-Comunque io non ho lezione mercoledì. Prendo un volo e vengo lì?
-Credi che la mamma te lo farà fare?
-La mamma non vive con me. È a Los Angeles, certo, ma non molto vicino al College. Avevamo pensato di vederci tra un mesetto.
-Va bene. Io mercoledì terrò papà lontano da casa.
-Ok, sta arrivando Caleb. Ora vado.
-Maya. Chi è Cal...- non fa in tempo a finire che chiudo la chiamata.
Lo vedo avvicinarsi.
-Tutto bene?- chiede.
-Diciamo.
Noto che ha il mio libro sotto il braccio.
-Lo hai finito?
-Sì. Ed è carino...non bellissimo, ma carino.
Si siede vicino a me.
-Mi sono dimenticata della mia migliore amica- dico.
-Eh?
-Non le ho detto che mi sono trasferita e lei crede che io sia ancora a New York. Mio fratello le ha mentito. E io mi sento male. Il fatto è che io sono ancora convinta di vivere li. E non le ho detto niente.
-Chiamala.
-Non è così semplice. Mi risponderebbe male, mi direbbe che una migliore amica non fa così è mi chiuderebbe in faccia.
-No. Non è vero. Se è una amica vera non lo farà.
-Non la conosci. E poi io avrei la stessa reazione.
Sospira e mi prende la mano.
-Se vuoi ti aiuto io.
Scuoto la testa.
-Devo risolvere da sola questa questione.
-D' accordo. Ma se hai bisogno...
-Posso trovarti in camera. Come al solito- completo la sua frase mentre lui mi sorride.
Rido.
Si stira e cerca di abbracciarmi.
-È troppo presto- protesto.
-Lo so.
STAI LEGGENDO
Nothing about us
RomanceMaya non è la solita ragazza dolce e prevedibile, ha diversi piercing e un carattere piuttosto forte. Dopo che i suoi genitori si sono separati e ha dovuto lasciare suo fratello maggiore, si trasferisce a Los Angeles. Caleb è un ragazzo che viene da...