-Senti. Non mi piace- sento bisbigliare dal salotto.
-E perché papà!
-Piercing. PIERCING?
Karen mi guarda imbarazzata.
-Tesoro- dice -l importante è che tu piaccia a Caleb.
Non la sto ascoltando quindi mi limito ad abbassare lo sguardo.
-Basta! È solo un' amica!- sento urlare. È la voce di Caleb. -Papà torniamo di là. ORA.
La porta si apre e tutti e due entrano con un falso sorriso.
Si siedono.
-Perché?- chiedo.
-Perché cosa?
-Perché mi odia tuo padre?
Silenzio.
Mi alzo di scatto ed esco dalla villa. Noto una panchina poco più in là e mi ci siedo.
In quel momento avrei voluto essere al College. Nella MIA stanza. Senza nessuno intorno.
Amica
Amica
Amica
Solo un' amica.
Quella frase mi rimbomba in testa. Provo due cose allo stesso tempo. Sono sollevata, non ero sicura di quello che provassimo l' un l' altro.
D' altra parte sono triste. Ma non so il perché.
Aspetto parecchio prima che qualcuno venga fuori. È il padre di Caleb.
Si avvicina evitando il mio sguardo. Poi si siede di fianco a me.
-Scusa. Maya.
Rimango in silenzio.
-Mi sono...come dire...scaldato troppo. Ecco- Sospira -e la tua domanda è giusta. Perché? Non lo so neanche io perché. Troppe emozioni, forse.
Da quando Caleb è al College, è stato con circa sei ragazze.
Ma mi ha sempre e solo nominato Janette...
Rimango ad ascoltare in silenzio.
-...Io venivo a sapere tutto. Ovviamente. Non perché mi interessasse con chi stava. Anzi, ma ho sempre pensato che potesse fare qualcosa e...
Gli si spezza la voce.
-Lo facevo controllare su Facebook o Instagram. E ho scoperto le ragazze.
Non mi sono tanto arrabbiato per te- mi appoggia una mano sul ginocchio -ma perché mi ha mentito.
Abbasso lo sguardo. Lo capisco. Lo capisco eccome.
In un certo senso le persone mi hanno sempre mentito.
"Andrà tutto bene" dicevano. E poi non andava bene per niente.
"Ti voglio bene" e poi si dimenticano di te dopo due giorni.
Mi hanno mentito. Anche Caleb.
È solo un' amica.
La rabbia inizia a farsi sentire.
Tu mi piaci Maya.
Tutte bugie raccolte in una sola persona.
Guardo il padre di Caleb poi Scuoto la testa.
Mi alzo e per la prima volta mo guardo realmente intorno. Siamo in campagna.
Niente autobus, niente macchine. In un certo senso sono bloccata qua. Fantastico.
Esce Caleb e a quel punto tutte le emozioni si sono riunite in massa.
Rabbia, delusione e tristezza.
Lo guardo.
-Sei un bugiardo!- urlo.
Fa una faccia interrogativa ma continua ad avvicinarsi.
-No! Stammi lontano. Mi hai detto solo bugie. Pensavo di fidarmi di te e invece sei come gli altri. Un bugiardo!
-Maya...
-No. Basta. Con te ho chiuso. Chiamo mia madre.La macchina rosso fuoco si ferma davanti a casa di Caleb.
Salgo. Senza salutare nessuno.
-Maya. Che succede?
Silenzio. Mi volto verso il finestrino.
La macchina parte.
Lo sapevo. Lo sapevo. Andava tutto troppo bene perché potesse durare.
Inizio a piangere. Ma in silenzio.Mia madre frena davanti a un fastfood.
Apro gli occhi.
-Dai- dice - Ci sta aspettando.
-Chi?
-Scendi.
Un uomo alto, abbronzato e con un sorriso smagliante ci sta salutando.
Mia madre corre da lui e lo abbraccia.
Appena mi avvicino sento la sua voce profonda.
-Piacere, sono Noah.
STAI LEGGENDO
Nothing about us
RomanceMaya non è la solita ragazza dolce e prevedibile, ha diversi piercing e un carattere piuttosto forte. Dopo che i suoi genitori si sono separati e ha dovuto lasciare suo fratello maggiore, si trasferisce a Los Angeles. Caleb è un ragazzo che viene da...