Epilogo II

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Cerco di correre verso la casa quanto più velocemente mi è possibile, sperando di riuscire a sfruttare il buco nella recinzione per entrare.
Percorro a passo veloce il viale, guardandomi intorno alla ricerca di Jason, chiamarlo non aiuterebbe nessuno dei due.
Raggiungo la porta sul retro ed entro lentamente. Un suono di passi arriva oltre il corridoio, come se qualcuno andasse avanti e indietro.
Mi affaccio leggermente oltre l'uscio della porta della cucina e noto Jason seduto sul pavimento appoggiato ad una poltrona. Sembra ferito, anche se dalla quantità di sangue che perde credo non sia grave.
《Vuoi davvero morire Jason? 》una voce femminile arriva dalla stessa stanza e capisco che c'è Sarah e che per una volta Logan è stato sincero.
《Lo so che c'è anche lei. Tanto la troverò comunque. Quando quel bambino nascerà capirà cosa significa perdere qualcuno che si ama.》
Sento il cuore fermarsi e d'istinto poso le mie mani sul pancione. Non si sente più alcun rumore. Guardo Jason e noto il terrore sul suo volto quando si accorge della mia presenza. Qualcosa di freddo si posa sulla mia tempia, guardo verso quell oggetto e lei è lì, accanto a me, che mi punta una pistola alla testa.
《Sapevo che non avresti resistito alle mie email. Sapevo che saresti venuta. Logan è così sciocco che ancora una volta ha fatto il mio gioco. Cammina.》 Mi spinge nella direzione di Jason, che ormai rischia l'infarto .
《Sarah, cosa pensi di risolvere?》 Le chiedo.
《Per colpa tua Tom mi ha lasciata, Miq mi odia e devo vivere nascosta.》sussurra tra i denti.
《Sono le tue azioni, non le mie, questo è ciò che meriti. Disprezzo. 》ribatto, mentre mi siedo accanto a Jason.
《Tal, così non sei di aiuto》 sussurra al mio orecchio.
Stringo la sua mano per tranquillizzarlo e mentre Sarah gira per la stanza alla ricerca di qualche soluzione per uscire da questo casino.
《Di nuovo. Aiden mi ucciderà e Miq occulterà il mio cadavere. 》 piagnucola.
《Miq almeno non avrebbe passato il tempo a piagnucolare. 》 Lo rimprovero. Sarah continua a camminare per la stanza. Sembra preoccupata, impaurita, non si aspettava la nostra visita e sa che Aiden appena scoprirà cosa è successo correrà a cercarmi.
《Zitti!》urla Sarah. Stringe il mio braccio e mi fa alzare.
Raggiungiamo una finestra aperta e si posiziona alle mie spalle riportando la pistola alla mia testa.
《Lo vedi quel bosco la giù? Sarà la tua tomba e la mia salvezza. 》mi sussurra indicando un gran numero di alberi oltre la recinzione.
《Credi davvero che la passerai liscia? Questo è solo l'inizio. Non dovevi toccare la mia famiglia, non dovevi tradire chi ti ha dato tutto, non ti mancava nulla, ma hai preferito restare sola. Pagherai tutto ciò.》la minaccio .
《Ora noi usciremo e tu mi farai...》
Prima di terminare la frase il rumore di una bottiglia in frantumi riempie la stanza. Sarah cade a terra priva di sensi e Jason ha ancora tra le mani parte della bottiglia.
《Noi ora corriamo. 》balbetta, completamente nel panico. Stringe la mia mano e ci dirigiamo verso l'uscita.
《Dovevi restare in auto!》urla appena usciamo all'esterno.
《Così davvero saresti morto. Non lamentarti. 》ribatto.
《Sarah è dentro, mezza morta, io sono ferito e tu incinta e hai anche il coraggio di dirmi che non mi devo lamentare? 》mi interrompe.
《Vi aspetto in commissariato. 》ringhia.
Usciamo dal retro e ci dirigiamo verso la macchina. Raggiunta la recinzione mi fermo per riprendere fiato, per quanto mi costi accettarlo, non ho il fisico per poter afrontare queste situazioni.
《Come ti senti? 》chiede.
《Dobbiamo chiamare la polizia, o scapperà ancora.》
《Resta qui, io prendono cellulare in auto e sono da te. Non ti muovere.》
Sorrido alla sua espressione terrorizzata e allo stesso tempo infuriata e mi siedo sulla ghiaia appoggiando la schiena contro un albero.

Oh Aiden, quando scoprirai tutto questo, sono sicura che ti perderò di nuovo.
《Eccomi. La polizia sta arrivando.》Sì siede accanto a me e mi stringe tra le sue braccia.
《Come va la ferita?》 Chiedo.
《Il sangue sembra essersi fermato. Tu come stai?》
《Non ho più il fisico per le scene d'azione. 》sorrido. Ricambia il mio sorriso e finalmente il silenzio e la tranquillità ci avvolgono.
All'arrivo della polizia ritorniamo in quella casa e dopo qualche minuto notiamo che la polizia sta portando fuori Sarah, ancora stordita dalla botta alla testa. Mi avvicino e i nostri sguardi si incrociano.
Un ghigno compare sul mio volto, mentre la rabbia si fa spazio sul suo.
《Game over Sarah.》sussurro.
Prima che tutti potessero capire le sue intenzioni, sfila la pistola al poliziotto e la punta prima verso di lui e poi nella mia direzione. Solo due colpi, aveva sparato solo due colpi, il buio che per l'ennesima volta riempi la mia mente mi fece capire che il secondo aveva colpito me.

AIDEN P.O.V

Continuo a percorrere il lungo corridoio in attesa di notizie. Sono passate ore da quando Tal è entrata in sala operatoria e ancora nessuno si degna di dirmi qualcosa.
《 Novità? 》chiede Miq.
《Nessuna. Te? 》
《 Jason sarà dimesso a breve. Gli dispiace tantissimo. 》abbassa lo sguardo e rivolge la sua attenzione a qualcosa oltre la finestra.
《 Mi manca tutto. Mi manca la famiglia che eravamo un tempo. Ricordi il nostro primo Natale? Fu disastroso ma allo stesso tempo bellissimo. 》Sorride. Non uno dei soliti sorrisi, questo cela la malinconia che queste ore ha invaso tutti.
《 E pensare che quella mattina neanche volevo andarci a lavoro. E invece poi investii lei》ricordo sorridendo. Era così buffa.
Oltre la finestra dell'ospedale vi è un enorme giardino, ben curato e soprattutto pieno di persone. Ognuno di loro ha una storia alle spalle, un parente che soffre o una malattia da combattere, eppure nessuno sembra provare il mio stesso dolore, sembrano addirittura spensierati.
《 Le avresti evitato una giornata all'ospedale. 》ribatte ridendo al ricordo di quel giorno.
Il nostro incontro è stato come un avvertimento, tutto sta finendo dove tutto ha avuto inizio.
《 Prima di uscire mi aveva detto che sarebbe passata da te, per vedere i lavori della tua nuova casa e che sarebbe tornata per pranzo. Mi ha detto ti amo ed è uscita. Lei non dice mai ti amo. 》dico.
《 Non pensare queste cose adesso Aiden, vedrai che andrà tutto bene. Ora vado a vedere se Jason può darci qualche spiegazione, tu resta qui. 》
Annuisco e ritorno a sedermi. È quando si resta soli che la mente inizia a viaggiare, immaginare, creare le peggiori paure e far prendere loro vita.
Il mio continuo pensare, per fortuna, viene interrotto dall'arrivo di un medico.
《 Signor Kaps, lei è il padre della bambina? 》chiede avvicinandosi.
《Si, cosa succede? 》scatto in piedi e cerco di regolare il mio respiro per evitare di finire su una barella anche io.
《 Si sieda. 》posa una mano sulla mia spalla e con l'altra mi indica di ritornare seduto.
《 L'operazione si è dimostrata più difficile del previsto. 》inizia. 《 Sono costretto a porla davanti ad una scelta. 》
《 Di cosa sta parlando? 》
《 Ho bisogno che lei mi dica in caso di necessità chi salvare. Se sua figlia o la sua compagna. 》
Mia figlia... Per un attimo quelle due parole fanno nascere in me un briciolo di speranza.
《 Le voglio con me entrambe. 》sussurro.
Prima che potessi accorgermene cado in un pianto disperato fatto di perché.
Perché tutto questo dolore a me?
《So che è una scelta difficile ma deve decidere subito.》
《Tal, salvate Talia.》 Sospiro.
《È la scelta giusta. Proverò a salvare entrambe, ma non le nascondo che le probabilità sono scarse. Una delle due non riuscirà a superare questa operazione. 》mi consola.
No nessuna scelta giusta. Scegliere di salvare una e non l'altra non è la scelta giusta. Niente in questa vita è giusto.
Dopo bene tre ore, l'infermiera esce dalla sala operatoria, stringendo tra le braccia un piccolo corpicino.
Le mie gambe cedono, facendo toccare le ginocchia al suolo.
《No no no!》urlo.
Miq si avvicina e stringe le sue braccia alle mie spalle.
《Shh》sussurra.
Si alza e va verso l'infermiera, che mi fissa con la pietà negli occhi, prende la bambina dalle sue braccia e si avvicina ancora una volta a me.
《Guarda la Aid. Lei è tua figlia, è la tua unica fonte di speranza.》dice.
Guardo quella bambina avvolta nel suo lenzuolo rosa e allungo le braccia per stringerla a me. Accarezzo le sue manine e lei istintivamente stringe il mio dito e tutto prende senso, tutto diventa chiaro. Dovevo avere speranza per lei, essere forte per lei.
《Hope, la chiamerò Hope.》sussurro.
Miq sorride e resta incantato come me da quel corpicino.


FINE SECONDO LIBRO.


Pensate che Talia sia sopravvissuta all'intervento? Cosa pensate di questo finale e di questo secondo libro? Ora tocca a voi tirare le somme.

Grazie ancora a tutti ❤

TalAid - Una Scommessa D'amore Pt IIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora