Ti Possiedo

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'Se tornerò ad innamorarmi ancora,
Ora non so se sarà di te,
Se ci sarà un posto ancora,
Potrai riempirlo forse tu,
Ma tu adesso non mi chiedere di più.'

Avrò ascoltato questa canzone centinaia di volte, in centinaia di situazioni differenti, eppure suscita in me sempre lo stesso pensiero. Non ho mai amato fare promesse, perché mantenere una promessa diventa difficile. Se dovessi immaginare il mio matrimonio sarebbe senza promesse. Credo non ci sia promessa più bella di baciarsi ogni giorno come la prima volta, di fare l'amore e sentirsi ogni volta vergini, di toccarsi ed arrossire come alla prima carezza. Questa sarà la mia promessa. Prometto di non fare promesse.

"Talia si svegli, siamo arrivati"
La voce bassa e dolce di Jason si fa spazio nei miei sogni. Apro lentamente gli occhi e provo a ricordare perché le ossa mi fanno così male, devo essermi addormentata sul sedile dell'aereo, la pallida pelle di Jason mi ricorda che siamo ancora in volo.

"Ho la testa che scoppia" mormoro.

"Un sedile non è il posto migliore per dormire, soprattutto se si possiede un letto matrimoniale e molto comodo oltre quella porta." mi canzona indicando la porta alle mie spalle.

"In realtà avevo lasciato il tuo cadavere su quel letto" preciso.

Ricordo perfettamente di avergli dato dei sonniferi e di averlo lasciato sul letto per rendergli il viaggio migliore. Saremmo dovuti essere a Monaco ma dopo qualche birra in spiaggia siamo arrivati alla conclusione che ci saremmo dati del tu e che io ed Aiden dovevamo fare quattro chiacchiere.

"Forse sarei ancora morto li se tu non avessi avvisato Miquel del nostro arrivo" dice sbuffando.

"Ha chiamato? "

" Chiamato? Chiamato è un eufemismo! Ha praticamente mandato fuori uso il telefono di bordo."

"Perché?" chiedo confusa. Credo che a Miq la situazione stia sfuggendo di mano.

"Perché oggi tu hai tre riunioni via Skype e perché non dovevamo tornare."

Dal tono della sua voce deduco che la cosa lo abbia infastidito.

"Non mi sorprende" replico alzando le spalle. Conosco così bene Miq da prevedere le sue reazione anche a chilometri di distanza.

"Tutto qui? Praticamente ti impediscono di tornare a casa tua e tu sai dirmi solo questo? " urla.

Ma che cavolo? Saranno fatti miei di cosa lascio fare in casa mia!

" Non credo che queste cose ti riguardano" ringhio.

"E invece si! Perché mai non sei libera di tornare a casa tua? " chiede furioso.

" Perché c'è Faith. Perché sono così abituata ad averla per casa che se dovessi tornare e trovare il silenzio che da sempre è in quella villa enorme, crollerei! Aiden li può ricevere cure che a casa sua non avrebbe e contemporaneamente restare con sua figlia. Non voglio che la porti via a causa mia, non mi lascerebbe più avvicinare. Sai quanto tempo ho impiegato per riuscire ad avere un rapporto con quella bambina? Crollerebbe tutto! " sbotto. Come può non capire quanto nonostante tutto io desideri averli nella mia vita?

" Stare lontano non ti fa avere nessun rapporto comunque Tal!"

Ha ragione, ha fottutamete ragione. Ma come posso riacquistare la sua fiducia se non facendo quello che mi chiede? Neanche io vorrei starmi accanto quando mi sento tradita da me stessa.

"Lo so, ma l'idea di poter tornare a casa, aprire la porta e trovare la mia famiglia li..."

"Quella non è la tua..."

"Stiamo per atterrare signori" l hostess interrompe la nostra discussione e ci prepariamo per l'atterraggio e soprattutto per il ritorno a casa.

Il tragitto in macchina verso la villa è in religioso silenzio e per un attimo mi balena nella mente l'idea di lanciarmi dall'auto.

"Quella non è la mia famiglia" sussurro.

"Cosa?"

"È questo che intendevi dire. Aiden e Faith non sono la mia famiglia."

"Thomas è tuo fratello giusto? Il suo matrimonio è saltato, la sua famiglia è saltata e ancora una volta sei l'unica cosa che gli resta eppure di lui non sai più nulla." dice. Cerco di assimilare le sue parole ed illudermi che ancora una volta non ha ragione.

"So che è a Montecarlo. " ribatto.

" Ma sai come sta?" la sua attenzione si sposta dalla folla della città a me. "Non puoi avere una nuova famiglia se prima non sei in grado di far stare in piedi quella vecchia."
L'auto percorre il vialetto della villa e il fatto che Jason abbia ragione mi fa andare in bestia.

"Jim accompagni il signor Stoll a casa." ordino prima di scendere "Ti aspetto domani mattina per portare in banca tutto il necessario per il passaggio dei soldi."
Sento la voce di Jason alle mie spalle ma chiudo la portiera prima di capire cosa stia dicendo.

Quando entro in casa è stranamente silenziosa nonostante sia quasi ora di pranzo. Faith dovrebbe già essere tornata da scuola e Bet dovrebbe essere in cucina, ma di loro neanche l'ombra. Poso le valige nella mia camera e giro per la casa alla ricerca di qualcuno. La camera di Faith è vuota, così come quella della sua Tata e di Miq. Mi avvicino all'ultima stanza degli ospiti e abbasso la maniglia. Aiden è disteso sul letto e dorme beato. Sul suo volto sono visibili le occhiaie di chi non dorme da giorni e la barba è ormai più lunga di quanto dovrebbe. Sono stata via solo tre giorni eppure sembrano passati tre mesi. Mi avvicino lentamente per osservarlo più da vicino, mi sento come un cacciatore che vuole osservare un leone mentre riposa. Accarezzo il suo volto lentamente sperando che non si svegli e mi siedo sul bordo del letto. È così bello. Ormai l'inverno è alle porte ma lui continua a dormire solo in t-shirt, i suoi muscoli sono perfetti fasciati da quel tessuto, le mie dita scorrono lungo il suo corpo e la paura che possa svegliarsi e reagire male fa aumentare i battiti del mio cuore che sembra quasi scoppiare nel petto.

"Mi manchi così tanto" sussurro cercando di fermare le lacrime e la voglia di stringerlo a me.

"Anche tu" le sue labbra si muovono così piano da farmi credere per un attimo di essermi immaginata la sua voce. "Mi manchi anche tu" ripete, questa volta aprendo gli occhi e puntandoli nei miei. Stacco la spina al cervello e metto tutto nelle mani del cuore. Poso le mie labbra sulle sue e in un attimo tutte le emozioni esplodono in quel bacio.
Le sue mani stringono i miei fianchi costringendomi a distendermi accanto al suo corpo. I suoi baci, le sue mani, tutto di lui urla la voglia che ha di farmi sue e tutto del mio corpo si arrende al suo volere. Lascio scorrere le mie mani su ogni parte del suo corpo, come per dimostrare a me stessa che non è un sogno, è tutto reale, lui è reale. Sfilo via la sua maglia e lascio che il suo profumo mi invada.

"Aspettavo questo momento come l'aria" sussurra accanto al mio orecchio mentre le sue mani mi spogliano. Sento il suo desiderio premere tra le mie gambe e i respiri farsi sempre più irregolari.
Si posiziona sul mio corpo e le sue agili mani strappano via l'ultimo pezzo di stoffa che lo copriva.
Stringo i suoi capelli tra le mani mentre entra in me senza alcun tipo di romanticismo; le sue mani stringono le mie lasciandole cadere ai lati della mia testa. Più le sue spinte diventano forti più le sue mani stringono le mie.
Stringo le mie gambe al suo bacino per unirci ancora di più, senza trattenere alcun tipo di gemito.

"Sei solo mia" ringhia rendendo le sue spinte sempre più forti. "Hai capito?" lascio le sue mani per aggrapparmi alla sua schiena. Sento l'orgasmo avvicinarsi e il cuore che sta per esplodere. Come ho fatto a vivere tutto questo tempo senza queste emozioni?

"Aiden... " gemo.

"Noi ci apparteniamo Tal, sei solo mia" sussurra.

"Si" cerco di rispondere ma sento che il mio corpo sta per cedere. "Aiden..." le mie dita affondono nella sua pelle e per la prima volta sento il suo calore avvolgermi.

Non abbiamo fatto l'amore, non è stato il ritrovarsi di due anime che si erano perdute. Siamo stati l'esplosione di emozioni malsane che si sono liberate nel peggiore dei modi. Nessuna precauzione, nessun accorgimento, ciò che fino a qualche minuto fa era in lui, ora è in me. La sua gelosia, i miei sbagli, il nostro rancore, hanno fatto si che in questo letto non ci fossero due amanti, ma due persone che si sono possedute per rivendicare la propria appartenenza all'altro.

TalAid - Una Scommessa D'amore Pt IIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora