Jason Stoll

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La famiglia è quella cosa che loro chiamano e tu corri. Non importa il male che ti hanno fatto o che hanno fatto, resta comunque la tua famiglia. La settimana scorsa dopo ben tre anni di silenzio la famiglia ha chiamato e nonostante ho promesso a me stesso di non farlo, sono corso da loro.

Flashback

"Pensavo non saresti venuto"
Dall'ultima volta che ci siamo visti è cambiato molto. È più magro e stanco, forse più vecchio. Il carcere deve essere peggio di come dicono, se fossi rinchiuso in quattro mura per anni sono sicuro che impazzirei.

"Era quella la mia intenzione, poi ho pensato che Dio ti ha già punito" rispondo con tono severo.

Abbassa lo sguardo sulle sue mani, per evitare che io legga i suoi sentimenti forse o per la troppa vergogna per avermi ancora una volta di fronte pronto a puntargli il dito per i suoi errori.

"Io non ho ucciso nessuno" sussurra.

"Davvero?" rido. "Pensavo che avessi chiesto di vedermi per motivi più seri."

"È così" alza la testa e siamo di nuovo cielo contro mare.

"Voglio che aiuti una persona."

"Come ti è solo passato per la testa che io possa aiutarti?" sbotto. Mi sono illuso che il tempo avesse curato le ferite. Avvicino il mio volto al suo e lui regge il mio sguardo. Non si volta altrove come pochi minuti fa, ma resta li a fissarmi sperando che capisca chissà cosa.

"Non devi aiutare me, ma Talia Trust. Se le dicessi io la verità non mi crederebbe. Ora ti darò delle informazioni che Andrea mi ha confessato prima di morire, tu farai in modo che abbiano delle fondamenta e andrai da lei." provo ad interromperlo ma mi zittisce agitando una mano. "Non mi importa cosa le dirai o cosa farai per farti credere, l'importante è che tu la salvi."
Mi sono sempre chiesto come fosse entrato nella vita di quella donna, ma soprattutto come lei glielo abbia permesso. Che abbia visto qualcosa di buono? Andiamo! Quest'uomo sa essere buono soltanto con sé stesso. Ho letto molto di quella donna e so che la vita le ha riservato molte sorprese e poche piacevoli.

"Ne ha passate così tante" mormoro ripensando a ciò che ho letto sui giornali.

"È per questo che voglio che tu la aiuti."

"E tu cosa ci guadagni?" chiedo. Sappiamo entrambi che c'è di più.

"Nulla, perché lei non dovrà mai sapere che siamo siamo cresciuti insieme, che fino a qualche anno fa eravamo fratelli, non per sangue ma per scelta. Non dovrà mai sapere che ci sono io dietro. Non ti crederebbe e perderesti la sua fiducia." mormora velocemente mentre si agita sulla sedia torturando i capelli con le mani. Sembra... agitato.

"Non capisco perché tutta questa apprensione per una donna."

"Sono finito qui dentro per lei. Questo basta per farti capire? " chiede.

Che sia davvero innamorato? Se è così posso solo gioire della sua sofferenza, così da capire cosa significa amare ed essere traditi.

" No. Però so cosa significa amare e se quello che c'è nei tuoi occhi è amore io non sono nessuno per negare l'aiuto che mi chiedi. Se davvero questa donna merita una vita migliore io farò in modo che sia così. Non lo faccio per te, ma per me. Per dimostrare a me stesso che, se le tue parole sono vere, al mondo esistono ancora donne capaci di amare, che possono distruggerti prima che tu le distrugga. Quindi non le dirò nulla e cercherò di inventarmi qualcosa." le labbra pronunciano ogni parola sbattendosene di ciò che dice il cervello. Il cuore urla la sua ragione e neanche la mente può zittire.
"Non dirle che sei un professore universitario, saresti poco credibile come aiuto. Scegli qualcosa di più semplice e magari meno legale." suggerisce.

TalAid - Una Scommessa D'amore Pt IIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora