TalAid - Una Scommessa D'amore Pt II

Fantasma Pt II

Sono passati soltanto due giorni da quando sono ad Atene, eppure sembrano passati mesi. Pet mi tratta come una principessa e devo ammettere che nonostante i miei trent'anni, la cosa mi piace.

"Oggi ho l'intera giornata libera, cosa vuoi fare? " chiede Pet mentre entra in camera ed inizia ad aprire ogni finestra.

" Ti svegli mai stanco?" mi alzo in modo molto sciatto e come uno zombi vado in cucina alla ricerca di cibo.

"Non dimenticare le medicine" mormora entrando con una busta piena di compresse.

La ferita sembra quasi del tutto guarita, ma ogni tanto un po' di dolore si fa sentire.

"Si mamma" sbuffo.

"Adoro il mare" mormoro, , finalmente Peter si è lasciato convincere che l'acqua del mare può solo far bene alle mie ferite.

"Ehi Tal! Vieni a vedere!" urla qualche metro più lontano.

"Cosa hai trovato? "

" Scogli e Scogli uguale tuffi" i suoi occhi brillano come quelli di un bambino.

"Gara? " lo assecondo.

Le ore passano e quasi non me ne accorgo, amo la mia vita, ma quando trascorro queste giornate in cui non sono né capo, né dittatore e né donna d'affari, mi sento così semplicemente donna da sentirne la mancanza il giorno dopo.

Ritorniamo a casa per pranzo e come sempre non oso avvicinarmi ai fornelli. Mi accomodo su uno dei sgabelli dell'isola, mi verso del vino bianco e lo osservo armeggiare tra pentole e fornelli.

"Perché mi fissi? " chiede sorridendo.

" Perché non ricordo di aver mai vissuto giornate del genere con te" ammetto.

Siamo stati insieme tanto tempo eppure non eravamo così felici come adesso.

"Eravamo giovani e soprattutto non avevamo ancora provato l'amore." ammette in un momento di saggezza, i suoi occhi restano fissi sui gamberi da pulire, ma sento che anche senza guardarmi cerca di reprimere domande che non ha il coraggio di fare.

" Vuoi chiedermi qualcosa? " lo incoraggio.

Mi guarda qualche secondo e sento un sospiro lasciare le sue labbra.

" Mi conosci così bene" sorride "ti manca?" chiede ritornando ad armeggiare ai fornelli.

"Alcune volte" ammetto.

"Non credo che stargli lontano sia la soluzione giusta Tal"

"Ha una figlia, le sue attenzioni devono essere solo per lei." ribatto.

"E al tuo cuore? Al tuo cuore chi le da le attenzioni? "

Bella domanda.

" Non lui. Quel capitolo della mia vita è chiuso. Con gli uomini ho chiuso. Ormai su di me non hanno più lungo effetto. " rispondo sicura e fiera di me.

"Ne sei sicura? " chiede con una strana espressione." Quindi se io adesso mi avvicinerei a te" si avvicina come un ghepardo alla sua preda "e facessi tipo... Questo." le sue labbra si posano sulla mia pelle dando origine ad una scossa che invade il mio corpo. Si accorge del mio sussulto e i suoi baci si fanno più intensi e passionali, le sue labbra salgono lungo il mio collo fino alla mandibola, un piccolo gemito esce dalle mie labbra e la sua presa si fa più stretta. Con una mano stringe i miei capelli e il suo corpo si fa sempre più vicino, la ragione crolla e le mi labbra assaliscono il suo collo disarmandolo e cogliendolo di sorpresa.

"Tal" geme. Lo so, so che vorrebbe fermarmi ma il suo desiderio è più forte.
Le mie mani salgono sotto la sua maglia fino a toglierla, le sue afferrano il mio fondoschiena e fanno sì che le mie gambe si stringono intorno al suo bacino.

"Oh, Tal..." mi trascina sul divano lasciandosi invadere dalla passione. Il mio corpo è sopra il suo, nel mio pieno potere. Lascio dei baci sul suo torace e sento di aver risvegliato non solo la sua passione.

"Vuoi fare l'amore con me Pet? " sussurro accanto al suo orecchio mentre stringo i suoi capelli.

" Si" geme.

"Mi dispiace, ma a quanto pare ho chiuso con gli uomini" sussurro spostandomi da lui.

I suoi occhi si aprono di scatto e mi fissa confuso.

"Mi sottovaluti piccolo dolce Peter, sono di parola dovresti saperlo" rido.

"Sei una stronza e credimi lo so per certo!" mormora arrabbiato mentre si alza e va via.

Forse ho un po' esagerato. Forse. Do il cinque al mio ego e ritorno in cucina, peccato per il pranzo, sembrava stesse preparando qualcosa di buono.

"Vuoi continuare ancora per molto a non parlarmi? "sbuffo.

" Hai almeno idea di quello che hai fatto?" ringhia.

"Come la fai tragica!"

"Sono stato tutto il pomeriggio dolorante!"

Non posso fare a meno di ridere ripensando all'espressione che aveva in viso quando si è accorto che non saremmo andati oltre.

"Almeno la cena la cucini? "

" No, impara a cucinarti da sola, io vado a dormire"

Si è davvero offeso.

"E così ti sei nascosta da Peter."

"Non osare toccarlo" minaccio.

"Troppo tardi." Cosa?

Corro in camera sua e spalanco la porta, lui è lì sul suo letto pieno da sangue che mi fissa.

"Peter, Peter rispondimi!" prendo il suo corpo freddo tra le braccia, sperando che riprenda a respirare. "Peter!" la stanza si riempie delle mie urla.

"Tal! Tal svegliati, sono qui Tal! " sento qualcosa sul viso che mi scuote, apro gli occhi e lui è di fonte a me, vivo e senza sangue.

" Oh mio dio Peter sei vivo!" lo stringo a me trascinandolo suo mio letto.

Inizio a baciare il suo volto e lacrime di gioia invadono i miei occhi.

"Era così reale" piango stringendolo a me.

"È passato Tal, era solo un sogno" cerca di tranquillizzarmi.

Le mie labbra vittime della disperazione finiscono sul suo collo e in un attimo sono in balia dell'istinto e tentò di spogliarlo.

"Tal no, non è divertente" replica serio cercando di liberarsi dalla mia presa, con una forza che è decisamente ridicola.

"Ti prego Pet, ho bisogno di te." sussurro tra le lacrime.

La sua corazza crolla e le sue labbra finiscono sulle mie, le sue mani cercano di liberarmi dai vestiti e lo stesso le mie. In un attimo il suo profumo si unisce al mio e la stanza si riempie dei nostri gemiti.

"Non ho mai smesso di desiderarti. " sussurra mentre le sue spinte sono sempre più forti.

Non esiste più Logan, i problemi, i rancori passati, Aiden. Non esiste più distanza tra me e Peter, non importa chi che eravamo o cosa saremo. Ora siamo io, lui e le fiamme che ci avvolgono. Non esiste nient'altro.