Fantasma

239 16 0
                                    

Il volo per Atene è stato più lungo di quanto ricordassi ma almeno è stato utile per riflettere sul da farsi.
Ho scritto una mail ad Aiden per tranquillizzarlo, questa volta assicurandomi che non mi trovi come un anno fa.
Sembra ieri, eppure sono quasi trascorsi quasi cinque anni, ed è accaduto di tutto. Un sorriso si forma sul mio viso pensando alla sua espressione quando leggerà l'email, maledirà il giorno in cui mi ha conosciuta ne sono certa.

"Signorina Trust stiamo per atterrare. " mi informa la hostess.

" Grazie Maria"

____________________

"Ammettilo, proprio non riesci a staccarti da me! " un enorme sorriso compare sul volto di Peter.

"Sai come si dice no? Il primo amore non si scorda mai" lo stuzzico.

"Soprattutto quando ne hai bisogno" precisa.

"Antipatico." sbuffo.

Per recuperare le perdite ho venduto la mia azienda di Atene a Peter e così lui ne ha approfittato per trasferirsi qui. Sono certa che nessuno penserà che io sia venuta da lui.

"Cosa posso fare per te? " chiede con il suo tono da uomo d'affari.

Mi guardo intorno e noto che qualcosa è cambiato nel mio vecchio ufficio. L'arredo è rimasto uguale ma forse... La tinta certo! Ha imbiancato i muri con colori più tenui e chiari. Mi siedo su una delle poltrone e rubo un cioccolatino dal cestino poggiato sulla scrivania.

"Fondente. Ottimi" mormoro masticando.

"Puoi arrivare al dunque? Avrei da fare."

"Hai saputo niente da Londra in questi giorni?" chiedo ritornando seria.

"No perché? "

Inizio a raccontare tutta la storia e il perché della vendita di alcune mie aziende.

"Perché non mi hai detto che continuavano a derubati?" dice arrabbiato.

"Perché non c'era nulla che potevi fare. Ora invece si."

"Cosa vuoi che faccia?"

Sapevo di poter contare sul suo aiuto.

"Voglio innanzitutto parlare con Mal - il mio ex assistente greco- e poi mi servirebbe un posto in cui alloggiare."

"Mal sarà subito da te, potete restare nel mio ufficio. Per la casa starai da me."

"E se cerchi di approfittare di me mentre dormo? " sussurro scherzando.

" Potrai solo che ricavarne piacere" ribatte ammiccando.
"Non cambierai mai" sbuffo mentre gli do un pugno sulla spalla.

"Attenta, non vorrai slogarti il polso! " ride, mi lascia un bacio sulla guancia e va via alla ricerca di Mal.

" Ci vorrà qualche giorno, ma non la deluderò"

"Dammi del tu Mal, non sono più il tuo capo" sorrido.

Pet mi attende giù al palazzo per tornare a casa insieme, non so quanto possa essere buona l'idea di alloggiare da lui, ma almeno non è deprimente come essere da sola nella camera di un albergo.

"Cosa ne pensi?" chiede quando entriamo in casa. La mia bocca si spalanca sussurrando in "Wow".
La prima cosa che noto è la vista sul mare. L'arredo è bianco ma antico, il pavimento di un blu pastello e soprattutto è enorme.

"Peccato non avere più motivi per comprare casa in questo paradiso." mormoro.

"Ti va di cenare? "

Annuisco e si dirige in cucina.

" La tua camera è la seconda porta sulla sinistra" urla dalla cucina.

È molto spaziosa e a differenza dei colori accesi dell'ingresso i muri sono bianchi e il pavimento è di un azzurro più chiaro.

Sistemo le mie cose nell'armadio e mi concedo una rilassante doccia.

"Che buon profumino"

"Ti piace ancora la pasta vero? " chiede.

" Carbonara?" sbircio nelle pentole cercando di capire il menu.

"Sei sempre stata pessima in cucina!" mi canzona.

"Cos'è allora? "

" Spaghetti con vongole, che hanno un odore ben diverso dalla Carbonara."

"Come sei pignolo"

Per la prima volta dopo tanto tempo trascorro una serata tranquilla e senza pensieri.

"Che ne dici di una maratona di serie TV? " chiede

Sorrido pensando a quanto tempo sia passato e a quanti alti e bassi abbiamo avuto. Eppure siamo qui su un divano a trascorrere una serata come facevamo un tempo.

" NCSI? " propongo, sono sicura che sia rimasta la sua serie preferita.

" Se proprio insisti"

"Sai che tu troverò è solo questione di tempo"

La voce di Logan risuona in tutta la stanza, cerco una via di uscita ma non ci sono porte.

"Va via! " provo ad urlare ma la voce è bloccata in gola e non riesce ad uscire.

" Sto arrivando... Talia. " sussurra al mio orecchio.

" No! Va via"

"Tal, svegliati!" apro gli occhi e mi accorgo di avere di fonte a me Peter terrorizzato. Sento il volto bagnato dalle lacrime, le stesse che versavo nel mio sogno.

"Ti prego abbracciami" lo imploro. Le sue forti braccia mi stringono sul suo petto e con enorme stupore, mi accorgo di sentirmi a casa.

AIDEN P O V

Da piccola ho sempre sognato di essere un fantasma; poter stare in un posto, ascoltare quelle verità mai dette, senza essere vista. Tom diceva che era un sogno sciocco, che non sarei mai riuscita a scomparire pur rimanendo in un posto. Oggi posso dire che Tom si sbagliava.
So che mi odi in questo momento e forse è solo grazie a te se il peggio è stato evitato, ma ho bisogno di sparire per risolvere tutto questo. Questa volta da sola, al sicuro.
Prima di partire però sono andata a trovare una piccola grande donna e le ho chiesto cosa le mancasse più di tutto e nei suoi tre anni mi ha risposto "Papà".
È il momento che io mi faccia da parte e che tu ritorni al tuo presente.

Ti amo e perdonami se puoi.

È possibile avere un cuore che batte nonostante si è morti?

Questa volta non sarai tu a decidere Tal.

TalAid - Una Scommessa D'amore Pt IIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora