Discussioni

200 14 0
                                    

"Miq ho bisogno dei progetti della casa discografica."

"Cosa ci fai tu qui?" le sue pupille si dilatano come se avesse visto un fantasma.

"Ci lavoro? "

"Dovresti essere a Montecarlo. Da Tom." dice furioso.

"Se tu ieri fossi tornato a casa l'avresti saputo" ribatto.

"Sei qui da ieri? Di un po sei forse ammattita? Aiden deve stare a riposo e tu proprio ora che dovresti startene lontana torni?"

"Miq questa è la mia azienda, posso venirci quando voglio, e per la cronaca Aiden é più che tranquillo e soprattutto rilassato." sbatto la porta alle mi spalle e vado verso la sua scrivania. "Ora tu alzi il tuo bel sedere e mi porti i progetti in ufficio entro - guardo il mio orologio - diciamo ora." Forse Jason aveva ragione, questo è il mio posto, la mia casa, sono io che comando e se voglio tornare lo faccio. "Se il mio ritorno ti urta, puoi sempre essere tu quello che va via" ringhio.

"Cosa diavolo ti è successo ad Atene? " chiede sconvolto dal mio atteggiamento. Si alza dalla sua poltrona e mi fissa con aria di sfida.

" Ho solo aperto gli occhi. Sono stanca di permettere agli altri di dirmi cosa fare. Non è così che ho costruito tutto questo, ma seguendo la mia testa o adesso staresti ancora a fissare quadri. Voglio quei progetti sul mio tavolo, altrimenti inizia preparare gli scatoloni."

È finita l'era in cui ero il burattino di tutti. Se c'è qualcosa che ho imparato in questi anni è che non bisogna mai smussare gli angoli del proprio carattere ma piuttosto renderli più appuntiti con l'esperienza.

"Sai cosa ti dico Tal? Trovateli da sola i progetti, sempre che tu sappia come sono e dove sono visto che se ne è occupato sempre il tuo zerbino perché eri troppo impegnata con i tuoi affari di cuore." Urla alzando le braccia. Dovrei essere io quella esasperata.

" Qui dentro sei alla pari con gli altri. Quindi o lavori o te ne vai." Sbotto.

Esco dal suo ufficio più furiosa di quando sono entrata. Ho bisogno di una dose letale di caffeina e di aria.

"Non credi di essere stata troppo dura?"

Mi volto alle mie spalle e trovo Jason seduto sulle panche dei corridoi.

"Oggi non è giornata Jason."

"Sei tornata solo ieri e già ti saltano i nervi?" Stuzzica.

Continuo a camminare verso il mio ufficio ignorando la sua presenza e la sua voce.

"Vuoi davvero sapere cosa mi rende così nervosa? Essere presa in giro! Questo mi rende nervosa." Sbotto nel mezzo del corridoio. Si alza e mi raggiunge, seguendomi verso la porta del mio ufficio e chiudendola alle sue spalle.

"Come lo hai scoperto?" Sussurra sedendosi sul divano.

Apro la porta che da sul terrazzo dell'ufficio e mi lascio avvolgere dall'aria fredda dell'inverno. Sospiro cercando di calmarmi e inizio a parlare senza staccare lo sguardo dai palazzi di Londra.

"Tutti hanno un passato. Prima di venire qui sono stata da Logan. Sapevo mi avrebbe detto la verità. Ha tanti difetti ma è sempre stato sincero con me." Spiego.

"Lo sono sempre stato anche io. Ho solo cambiato qualche dettaglio."

"La verità è che ce l'ho più con me stessa. Le persone entrano nella mia vita solo perché costrette e invece ogni volta mi illudo che sia per loro volontà."

"Non capisco."

"Immagino che Logan non ti ha raccontato come mi ha conosciuta" sospiro. Mi avvicino e mi siedo accanto a lui. "Io mi sono fidata di te e ora scopro che anche tu sei solo una futile pedina."

"Questo non significa che io ti abbia mentito quella sera sulla spiaggia."

"Lo spero."

"Come è andata con Aiden?" Chiede dopo qualche secondo di silenzio.

"Meglio di quanto pensassi. È tornato nel suo appartamento, dice che deve riflettere."

"E tu? Cosa dici?"

"Dico che puoi anche smetterla di fare il giornalista." Sorrido.

Dopo un inizio di giornata alquanto movimentato finalmente posso rilassarmi. Sapere che Jason mi ha mentito come tutti mi ha fatto andare su tutte le furie. In realtà odio l'idea che tutti si prendano gioco di me così facilmente.
Restiamo sul divano a chiacchierare per almeno un'ora, e la cosa mi ha fatto più che bene.

"Forse dovresti chiedere scusa a Miq."

"Forse. E forse tu dovresti parlargli prima o poi."

"Come scusa?" Chiede confuso.

"Logan mi ha detto che ha chiesto a te di farmi da balia solo per i tuoi gusti... in amore." Forse dovevo tenermi questa informazione per me.

"Appena esce lo farò fuori." Ribatte. Chiaramente non ha gradito la cosa.

"Non prendertela con lui. Nonostante tutto ti vuole bene e poi mi deve ancora dei quadri." Scherzo. "Voglio darti il beneficio del dubbio Jason, perché nonostante tutto mi fido di Logan e so che se ti ha permesso di entrare nella mia vita è perché si fida di te. Ora non ci resta che fare fuori Peter e poi potremmo tornare alle nostre vite."

"Un po mi fai paura" alza le mani fingendosi terrorizzato.

"Ora vado da Miq. Non gli chiederò scusa ma magari posso farmi perdonare."

"Fossi in lui ti prenderei a calci."

"Grazie Jason. Magari potresti chiedere a Logan di insegnarti le buone maniere."

Potrei prendere del caffè e magari dei fiori, o forse del cibo. Gli uomini vanno presi per la gola no? Peccato che Aiden non ama le calorie. Però forse potrei farlo sorridere un po.
Non ricordo mai il nome delle persone che lavorano in amministrazione o in segreteria così ho deciso di far indossare loro dei cartellini con i nomi per evitare figuracce. Ovviamente ho detto loro che è per le persone esterne.

"Sara, potrebbe chiamare il signor Mal e dirgli che ho urgenza di vederlo?"

"Certo signorina."

Ritorno in ufficio e aspetto il suo arrivo.

"Mi cercava?" Come sempre le sue cravatte illuminano la stanza.

"Oggi addirittura sei un tripudio di colori." Sorrido. "Oggi non ho alcun tipo di impegno e visto che ho fatto arrabbiare Miq, ho pensato di impiegare il tempo libero per farmi perdonare." Spiego.

"Non capisco"

"Mi serve una cena da spacciare per mia"

"E dove sarebbe la parte in cui lei si impegna per farsi perdonare?" Precisa.

Lo fisso per qualche secondo sperando che stia scherzando. "La parte in cui organizzo la cena" Rispondo ovvia.

"Che però non ha preparato lei"

"Oggi vi siete tutti messi d'accordo per farmi ammattire? "

"Non è la cena che la farà perdonare, ma il fatto che a prepararla è stata lei." Mi canzona. Si alza dalla sedia e va via lasciandomi con la bocca spalancata. E ora cosa faccio?

"Emh, scusa se ti disturbo, avrei bisogno di un piccolo aiuto. Devo preparare una cena per Miq."

"Cosa ha combinato se vuoi addirittura farlo fuori?"

"Aiden non sei simpatico, oggi abbiamo discusso."

"Sarò da te alle sette. La spesa la faccio io."

Con Aiden come cuoco ho seri dubbi che riusciremo a cucinare senza farci distrarre da altro.

____________

Instagram : meattraversote
Domande: Instagram : #scommettiamochetichiedo

TalAid - Una Scommessa D'amore Pt IIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora