Nome: Amber Reed
Data di nascita: 21 ottobre 1994
Età : 22 anni
Altezza: 1.72 m
Luogo di nascita: Cambridge
Capelli : rossicci tendenti al ramato
Occhi : castani marroni
Livello di Studio : studentessa presso l'Università di Harvad
Professione : Lavora in una piccola pasticceria "Paris Baguette" sulla 581 Massachuetts Ave,
Genitori : Patrick Wood e Owen Reed
Segni Particolari : Un piccola voglia sull'inferiorità del polso destro
Orientamento Religioso : Sconosciuto
Orientamento Politico : Sconosciuto
Orientamento Sessuale : Presumibilmente etero ,
Fedina Penale : Pulita
Fedina Scolastica : Una nota disciplinare in terza elementare per aver attaccato la gomma da masticare sui capelli di una sua coetanea.
Lessi ancora una volta il dossier mentre lasciavo che i documenti degli altri candidati impolverassero la scrivania. Tutti contenevano le informazioni principali su circa 20 persone attentamente selezionate. Non c'era un criterio, a parte quello che dovevano avere tra i 20 e 30 anni, essere single e in cerca di una casa. Poi, potevano essere chiunque, anche dei criminali sotto il servizio di un nuovo Padrino. Chiusi il dossier, l'unica cosa mancante era la foto. Avevo raccolto tutto su di loro ma ero stato chiaro sul fatto che non volevo avere delle foto, preferivo l'effetto sorpresa. Chiusi per un attimo gli occhi e immaginai un viso ordinario, lievemente ovale,incorniciato dalla consueta massa di capelli lisci, con labbra piccole incredibilmente banali e degli insignificanti occhi castani nascosti da un pio di occhiali da lettura che contribuivano alla sua insulsa aria da brava ragazza. Avrei aggiunto anche noiosa. Schiusi le labbra in un ghigno soddisfatto, Amber Reed era la candidata perfetta. Picchiettai la mano sulla scrivania in acciaio inox lucido mentre la mia mente presagiva già tutte le possibili e assurde cose che avrei fatto sulla mia nuova vittima, mi abbandonai lascivo contro lo schiena della poltrona, in comoda pelle nera, ovviamente sintetica -non sarei mai riuscito a sedermi, sapendo che prima era un piccolo animale. Adoravo quella sedia, fin da quando l'avevo comprata per arredare l'ufficio era stato amore a prima a vista. Tuttavia, niente aveva potuto distruggere il mio amore pera il letto, in ecopelle con tastiera in pelle sintetica e un morbidissimo materasso ad acqua per il massimo della morbidezza. Tra lui e la poltrona non avrei mai saputo chi seguire, era una specie di menage a trois. Sussurrai quel nome che aveva lo stesso sapore della vittoria, dolce e delizioso.
Accavallai le gambe e mi passai una mano tra i capelli. Anche questa volta avrei vinto e con essa la sicurezza delle mie 17 macchine,dei miei 3 jet, del mio yacht, dei miei 4 chalet in montagna,in 5 baite sul lago, le mie 2 case in Texas, i 6 appartamenti - 3 con attico e piscina-, i 2 cani di mia zia Amy , e il LunaPark , un po' troppo?Per un uomo niente era mai abbastanza. Con questa, avrei raggiunto il traguardo di 21 vittorie,ero in uno schiacciante vantaggio e non potevo chiedere di meglio. Guardai la piccola libreria in vetro sulla parete della vittoria, ero stanco dei continui trofei- uno per ogni trionfo- realizzati con i soldi delle vincite. Quest' anno avrei votato per altro, volevo qualcosa di più inciso. Di più trionfante per infierire . Al momento stavo pensando ad una targa in oro, sebbene ero indeciso tra la scritta " Drew Loser" oppure "Drew Campball Loser" o una linea più classica e soddisfacente come " Ash Dylan Christopher Bets's King". Per me e Dickhead sarebbe stato uno spasso guardarla mentre Campbell avrebbe rinnegato categoricamente quella parte della parete e forse anche noi. L'avrei preso in giro fino alla fine dei suoi giorni. Ridacchiai. Improvvisamente,la porta si spalancò e la figura di Drew comparve nel mio ufficio, l'unica nota di colore in quell'ufficio dalle tonalità opache. Parlavi del diavolo e spuntavano le corna. Drew Campbell,alias mio avvocato e testa di cazzo del mio amico,di questo lato abbiamo già parlato,ricordate?Mi raccomando non scegliete mai come amico un avvocato, finirebbe per mandarvi in tribunale per tutte le prese in giro che gli farete , e se non foste miliardari in grado di pagare la sua ingente parcella ,allora sarete finiti, mai mettervi contro un avvocato, vi ritrovereste con il culo per terra e con la vostra foto su tutti i notiziari. Direte allora,sei pazzo a farlo?Diciamo che fin quando avrò questo lavoro,non potrà accedermi nulla di così catastrofico.
Mi concentrai su di lui, in quel momento era tutto tranne un avvocato, con la tenuta da tennis rosa, i calzini rosa ,la polluver rosa, i pantaloncini corallo , la racchetta rosa e ,oh, le scarpe... bianche, sembrava la versione mal riuscita della "Pink Lady" del film Thunderbirds , era perfino biondo come lei con l'unica differenza che la donna del film non camminava con la colonna sonora della pantera rosa che immaginavo nella mia testa. Avrebbe fatto concorrenza a qualsiasi ladro.
"Ti si è rotta la lavatrice?"scosse la testa "non pensavo che oggi fosse Carnevale e che la tua governante dovesse odiarti tanto,ma proprio tanto tanto tanto, da rovinarti il bucato in questo modo, troppo bianco su un solo capo è vomitevole a proposito buon Pink Day anche a te"se c'era una cosa che amavo era la sua governante, la signora Michelle. Immaginate una di quelle di persone, che conoscevi da tutta la vostra,tanto da poterla considerare come tua nonna. La vecchietta gentile del parco che ti dava sempre le caramelle. La nonna che ti sfamava ogni secondo, la vicina di casa con le torte di mele, gli occhi dolci, il sorriso caloroso e i boccoli bianchi... bene, dimenticatevela. Michelle era l'opposto. Un'arpia. Peggio di un generale dell'esercito, rigido e autorevole. Comandava lei in quelle casa. Ricordavo le innumerevoli volte in cui ci aveva punito a causa dei nostri guai. Ci aveva sempre considerato come due diavoli ,anche tutt'ora, ma alla fine tra noi si era instaurato un rapporto speciale. Era il nostro generale preferito." Come è andata la partita?" quasi una volta a settimana, Drew andava a giocare con i suoi colleghi e alcuni clienti più in vista, in un club qui vicino . Si avvicinò al piano bar, scegliendo tra il rum,vodka e tequila , ma con mio grande sorpresa si versò un bicchiere di Martini . Quando si girò, i suoi occhi azzurri,beffardi si concentrarono su di me con una leggera nota di sadismo, una classico di Drew, il suo aspetto lo tradiva . In abito da lavoro poteva essere anche una pericolosa calamita per tutte le donne, con la sua sicurezza,i nervi saldi e la sua inflessibilità, era tutto ciò che le giovani donzelle cercavano in un uomo . Oltre all'aspetto, il sorriso mozzafiato, il naso alla francese, il viso squadrato con un filo di barba incolta ,che lo rendeva ancora più virile, taglio scalato, i ricci dorati che selvaggiamente e volontariamente non erano mai composti, vita snella, fisico slacciato e ...forse stavo diventando gay . Assottigliai lo sguardo ,portando la mia attenzione sui suoi attributi ma niente, nessuna reazione fisiologica del mio corpo, potevo considerarmi ancora etero , per la fortuna di tutte le donne . Ma, preso fuori dal lavoro, in ogni contesto, era un fottuto stronzo sadico ed opportunista , aveva una mente contorta al cento per cento ed era perversamente e malignamente satirico fino al midollo. Si sedette di fronte a me
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Amore in Affitto [Sospesa a tempo indeterminato]
ChickLitUn appartamento,una vittima e una scommessa Capo di una tra le maggiori agenzie immobiliari degli interi Stati Uniti, le sue giornate si dividono tra un lavoro milionario e sfrenati party con amici. Il divertimento è la sua parola preferita. Tuttavi...