Capitolo 11

188 9 5
                                    

Prima che Abby se ne rendesse conto era arrivato il 2006. Erano passati due anni dal primo incontro con Mac, eppure Abigail non se ne capacitava, in quanto aveva la costante sensazione fosse passato almeno il doppio del tempo. Si erano conosciuti, c'erano state alcune paure e incomprensioni che li avevano tenuti divisi, ma Abby da quando viveva sotto lo stesso tetto di Mac era convinta di aver fatto la scelta giusta. Era davvero felice, si sentiva amata, apprezzata e le mille accortezze che aveva l'uomo nei suoi confronti, la facevano sentire al settimo cielo. Il vivere insieme aveva fatto in modo che la bionda vivesse a pieno la loro relazione e non si pentiva di quella scelta, quando si era trasferita da lui dovevano conoscere le loro posizioni riguardo alcune aspettative reciproche, ma avevano approfondito alcuni argomenti e insieme avevano trovato modo per essere felici. Erano riusciti a trovare la loro dimensione, le già rare discussioni erano rimaste tali e le insicurezze (soprattutto quelle di Abby che non vedeva mai il suo valore) erano arginate, anche se alle volte la sua autostima vacillava e Mac riusciva a trovare il modo di fare sentire meglio.

Mac era persino riuscito a sorprenderla per il Natale 2005, che era il loro primo Natale insieme, se la ragazza non voleva nulla, non si aspettava nulla, le aveva regalato un piccolo anello per rendere tutto più ufficiale (in realtà stava già risparmiando per acquistare un anello degno per farle la proposta nunziale e stava facendo di tutto perché lei non se ne accorgesse), nonché suo padre era arrivato a New York per passare un weekend in loro compagnia e Mac era riuscito a nasconderglielo fino all'ultimo. Dal canto suo Abby gli aveva comprato un orologio che sapeva che stava puntando da molto tempo, usando la maggior parte dei suoi risparmi e lo fece commuovere profondamente. Non vedeva l'ora di chiedere di sposarla, non si sentiva in quel modo da troppo tempo.

Mac ed Abby avevano preso davvero seriamente l'idea di avere un figlio, il "cantiere bebè" come lo chiamava Don era in pieno regime e c'era da dire che la bionda aveva iniziato a non sentirsi troppo a disagio a parlarne con l'amico, sebbene gli tacesse alcuni importanti come il fatto che quel mese il ciclo non si era presentato, anzi era in ritardo di due settimane. In realtà a parte Mac, nessuno sapeva di quel dettaglio, tranne Sid che aveva iniziato a farle qualche domanda in maniera molto discreta, soprattutto quando la ragazza qualche giorno prima aveva iniziato a vomitare poco dopo aver iniziato l'autopsia, nonché le sembrava costantemente stanca e quando si fece dire i sintomi sorrise appena. Era esattamente ciò che era successo con sua moglie, perciò l'aveva gentilmente relegata a fare lavori più tranquilli, così da non farla stancare troppo, ma le consigliò velatamente di acquistare un test di gravidanza il prima possibile. Le promise che non avrebbe detto nulla a nessuno, fino a che non fosse sicura che andasse tutto bene, ma avrebbe tenuto un occhio sempre aperto durante tutti i mesi in cui Abby avrebbe lavorato con lui. Avrebbe certamente aiutato e consigliato qualsiasi suo collaboratore, ma Abigail era pur sempre la futura moglie di Mac e la figlia di un tenente, meglio non farli arrabbiare.

Abby aveva passato un paio di giorni disastrosi, spesso aveva la nausea, costantemente stanca e spesso aveva mal di schiena ma non voleva assolutamente saltare il lavoro, tanto che Sid le disse che se voleva continuare a lavorare, poteva farlo, a patto che facesse più lavoro d'ufficio, compilare scartoffie e se proprio voleva fare le autopsie, doveva tenersi lontana dalla sala autoptica quando usavano la formaldeide o altre sostanze che potevano darle problemi. Da una parte apprezzava la dedizione al lavoro della giovane e da una parte ne invidiava lo spirito, dall'altra pensava che se fosse toccato a lui non ci sarebbe mai riuscito.

All'inizio la Caine pensava che fosse soltanto puro e semplice stress, dato che c'era stato un caso che li aveva fatti dannare tutti quanti nell'ultima settimana, ma alla fine il mattino del terzo giorno, agli occhi di Mac, Abigail sembrava più debilitata del solito. Non capiva bene cosa c'era che non andava, ma nella sua mente si era formata l'idea che la fidanzata fosse incinta, dato che aveva un ritardo e negli ultimi giorni era sempre a pezzi. Da quando frequentava Abby, Mac stava riuscendo a combattere l'insonnia, anche se era una battaglia che stava portando avanti con difficoltà, era da anni che non dormiva sonni tranquilli e quasi si era abituato all'idea che lui usasse il tempo che gli altri usavano per dormire per lavorare , ma quella notte non era riuscito a prendere sonno. Era così preoccupato per Abby che non aveva chiuso occhio: alle tre del mattino aveva sentito Abby alzarsi, sciacquarsi la faccia, gironzolare al buio in cucina e accendere piano la televisione, alla fine aveva deciso di alzarsi e stare con lei un po', per poi portarla a letto quando si era addormentata alle sei e trenta, pochi minuti prima che suonasse la sveglia, che disattivò per non disturbarla e l'avrebbe svegliata lui di proposito.

How to save a life [Italian Version]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora