Marcio Fiore

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Gli occhiali son la prova
che ho visto troppo
e troppo presto.

L'abito nasconde
lacrime incise fermamente
son profonde catene
non posso scappare

S'è impossessata del mio volto
la maschera dorata
la mia bocca è cucita
spago tratto dai miei nervi

Voglio aprire la finestra
speranza che le ali reggano
il peso del volo

Nonostante siano rotte.

Il fiore di loto è posato
non batte ciglio se il vento soffia
forse si è suicidato da molto
l'odore di marcio è forte

Cala il nastro sull'occhio
tanto sottile che l'iride è sangue
si scioglie sul volto
come acido scotta

Posso toccare i petali marci
col fiore mi decompongo
già si apre la pelle gonfia
fumi di ricordi tossici
nell'aria li grido in silenzio.

Pioggia che il suolo curi,
anche se mi stendo non scendi
devo diventare come il fiore
per poterti gustare caduta

Domani forse avrò verdi labbra
che tu potrai baciare
strappare senza perdita di sangue
sarebbe un passo-progresso.

Quanto è forte il tuono
che il timpano templare turba
colonne non reggeranno il crollo
macerie torneranno cenere.

La Porta AlbinaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora