Guscio scheggiato frantumato core
apatici ordigni tenaci pozzi
scioglienti, crollanti in deserto,
gelide ossa rotte e ubriache
specchi labirinti nascosti sassi,
un giorno livido venne
in punta al baratro strinse la mano,
rossi fili nell'occhi legati
di leone e d'albatro il suo riflesso
s'un albero scorsi gettando mappe
ricci di vite ornanti spalle.Dio e capretto
dipingendo taccendo uccidendo
in scatola cuori riuniti
cuciti, divorati, smembrati,
mieli rinascenti, allucinati,
specchianti in eterno, incollati.
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La Porta Albina
PoesiaI poeti sono delle porte, le poesie sono delle porte: svelano nascondendo. [...]Orgia notturna ferma la luna questa è l'occasione di strillare, contorcersi! nel nome del sogno per il fiore di sangue tinto! [...] ...