Mattoni Laminati

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Talvolta osservo muri
sorgenti dall'odio d'acqua marcia
disperate cieche crisalidi
di volare incapaci nel Caos
in verdi volontarie uova chiuse
com d'ali s'ornan decadenti corpi

E son celesti cadaveri
scrigni di speranze squarciate
insanguinate lame opacate
in sottili pelli chiuse squamate
cuoranti come panciotti lavici
e gialle d'astio cravatte.

Giace taccuino affogando pensieri,
giace mattone divorziando cuori,
giace palpebra assonnando sorelle,
giacciamo noi tutti inaccorti
se alzati non puntiamo le lingue
caustiche come corvi bordeaux
o inattese lune sibilanti Ieri...

(Ma questo risaputo doveva...)

La Porta AlbinaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora