Non scorda il creante
il finestrale strumento
accogliente metalliche corde
contrabbassistiche in una violetta.Piccolo organo bruciante
quintaliche ceneri invasive
dai pozzi-occhi la legna calando
-grezzo oro sopravvalutato,
mai lasciabile ombra-.Son d'acciaio i cuori suoi
com ghiacciati calci nei denti,
amaramente ironici ridendo,
a sparare tendenti.Sottil separè tra ombre
-e quadri non svegliati
da sottili fiammiferi-
da tremori e caldi umori accolte
le affamanti intriganti velate
brividi la carta di riso scuoton
mentre,dalla fiamma, è divorata.
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La Porta Albina
PoesiaI poeti sono delle porte, le poesie sono delle porte: svelano nascondendo. [...]Orgia notturna ferma la luna questa è l'occasione di strillare, contorcersi! nel nome del sogno per il fiore di sangue tinto! [...] ...