Alberi piantan radici e semi
nell'ippocampo guizzante
soffiante, sbuffante radici
incastrando fili di ragno,
perle invisibili come di vetroSulla lingua si scioglie la vista
scava letterato verme
negli intestinali archivi
suberbamente ormai pinti
naturali scale inneggian al Sole(Come parlar di musica con pizze)
Margherite ornanti armamentari
muschiati nativi pini
legate corde sulle fronde
-questi ondeggianti aquiloni-
libere ne' viaggi ipertestuali
Brevi spingenti, scalfenti, lame
tirate ali, con strappo,
e pugnali incastrati in cori
-sin prevision impiccagione-
tremori scotono cranj esplodenti
Son cerchi concentrici in cui cadi
ogni spintone gentile
o scomposizioni invadenti
quando col subconscio osservandolo
l'occhio esagonale della camera.
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La Porta Albina
PoesiaI poeti sono delle porte, le poesie sono delle porte: svelano nascondendo. [...]Orgia notturna ferma la luna questa è l'occasione di strillare, contorcersi! nel nome del sogno per il fiore di sangue tinto! [...] ...