Prologo

3.1K 204 158
                                    

Il sole era già tramontato e aveva lasciato splendere nel cielo un piccolissimo frammento di luna, la prima dopo quella che chiamano la fase di "luna nuova".

Una figura si muoveva furtiva, a passo lento, per non attirare l'attenzione di quei pochi giovani ancora troppo vigili e troppo poco ubriachi.
Sapeva che quella sarebbe stata una lunga notte di attesa, fatta di sigarette, di bibite energetiche, e di musica sparata a tutto volume, dritto nelle orecchie.

Una cofana gli garantiva la giusta copertura del volto, senza però attirare particolare attenzione alla sua persona.
Indossava dei pantaloncini blu che gli arrivavano appena sopra il ginocchio, una polo bianca, di quelle anonime che compri al mercatino, e ai piedi un paio di infradito di un colore indefinito. Forse erano state bianche al momento dell'acquisto, ma adesso la sabbia e la salsedine ne avevano cambiato del tutto la tonalità.

L'aria era fresca, una brezza leggera soffiava donando un po' di sollievo a chi si trovava in spiaggia in quel momento. La giornata era stata eccessivamente calda e tanti, turisti e residenti, cercavano un po' di frescura standosene all'aria aperta.

Era il 10 agosto, la notte di San Lorenzo, e tante coppiette, ma anche qualche comitiva di pochi amici, stavano con il naso all'insù, pronti a scorgere una stella cadente per sperare di esprimere un desiderio.

Poco dopo la mezzanotte orde di ventenni si riversavano sulla battigia, chi per svuotare lo stomaco dall'eccessiva quantità di alcool ingerito, chi per pomiciare dietro qualche barca in disuso, chi per sballarsi con una canna di fortuna procurata dall'amico fattone di turno.

Senza dubbio la notte forniva la giusta discrezione, una compagna silenziosa, buona a nascondere tutto e tutti.

I falò cominciavano a spegnersi, bottiglie di birra e mozziconi consumati sarebbero stati trovati il giorno dopo dalle famiglie che, figli al seguito, sarebbero andate in spiaggia di buon ora per evitare inutili scottature.

Lui se ne stava in disparte, lontano da tutti, ad aspettare. Sapeva che lei sarebbe rimasta fino all'alba, lo faceva tutti gli anni. Le piaceva aspettare il sorgere del sole, vedere il cielo schiarirsi sempre più e vedere cambiare il colore delle cose, illuminate da quella palla gialla che piano piano si faceva spazio nell'oscurità...

YellowDove le storie prendono vita. Scoprilo ora