- Dove devo girare? - Giorgio cercava di mantenere la calma, ma sapeva che prima o poi tutto sarebbe venuto a galla. Non immaginava che sarebbe stato scoperto, ma oramai non si poteva più fare nulla, doveva solo affrontarne le conseguenze.
- Andiamo a casa, gli altri ci aspettano. -
- Dovremo parlarne, non credi? - Francesca voleva capire come si sarebbero evolute ora le cose tra loro tre.
- Vuoi parlarne? Bene. Parliamone. Io me ne stavo in pineta a godermi un po' di fresco e di silenzio. Poi ho teso l'orecchio e tutto quello che ho sentito erano i vostri gemiti. Ho perfino avuto la decenza di lasciarvi finire... Se avessi saputo che eravate voi a disturbare la mia quiete, vi avrei interrotti. -
- Non sapevamo... -
- Cosa? Che ci fosse qualcuno e che quel qualcuno ero io? Io mi chiederei piuttosto cosa sarebbe successo se a trovarvi insieme fosse stato qualcun altro. E tu? - Si rivolse a Giorgio - non hai ancora seppellito la tua ragazza e ci provi con la sua amica? Amica... Bell'amica! Cos'era? Un arcaico modo per trovare consolazione a vicenda? Non so se indignarmi per il vostro comportamento o applaudire alla vostra sconsideratezza. Torniamo a casa. Al momento non ho null'altro da dire. -
I tre amici affrontarono il viaggio di ritorno in silenzio e, una volta a casa, non fecero parola dell'accaduto.
*******
Seduti sul muretto del lungomare i due complici rimiravano il panorama.
- Come pensi sia andata, in commissariato? -
- Penso che i poliziotti brancolino ancora nel buio. Meglio così. Ho fatto il possibile per cancellare tutte le tracce e quelli lì mi sembrano degli incompetenti. Sarà più facile del previsto. -
- Sai, devo dirti una cosa... Ho commesso un errore... Il fazzoletto. L'ho lasciato sul ponte. -
- Hai indossato i guanti, giusto? -
- Certo. -
- Bene, allora non troveranno alcuna traccia della tua presenza. Hai detto che non c'erano testimoni, sei in una botte di ferro. -
- Siamo stati bravi... -
- Lei ha avuto quel che meritava! Erano anni che cercava di mettermi i bastoni tra le ruote... E tutto a causa di uno stupido incidente! -
- Torniamo a casa. -
*******
Subito dopo aver posteggiato la macchina, Giorgio si incamminò verso il vialetto di casa e fu allora che notò tutti i suoi amici sulla porta.
- Cos'è questa? Una riunione? Entriamo dai! -
- Sì - disse Francesca dopo aver aperto - ho una fame! -
- Immagino! - Federica andò in cucina ad accendere la piastra, poi aprì il frigorifero e ne tirò fuori una vaschetta con dentro delle fettine di carne.
Intanto che aspettava la giusta temperatura per una cottura ottimale chiese a Francesca di preparare la tavola e poi si adoperò per tagliare dei pomodori e farne un'insalata.
STAI LEGGENDO
Yellow
Mystery / ThrillerLa notte di San Lorenzo. Una spiaggia. Una comitiva di amici. Uno di loro non vedrà l'alba!