- Un'ultima birra, Mat e poi andiamo... - disse Giorgio, visibilmente brillo. Al chiosco, ormai, in molti lo conoscevano e sapevano che l'alcool per lui non era mai troppo.
Aveva una resistenza pari, se non superiore, a quella del più incallito bevitore di shottini. Preferiva di gran lunga i superalcolici, ma quella sera voleva mantenere una certa lucidità, visti i programmi che si era fatto per completare la serata.Lui e Matilde stavano insieme da un paio d'anni e lei lo conosceva a sufficienza da capire che sarebbe stato di parola. Lo lasciò tracannare quell'ultima bottiglia e poi insieme al resto della comitiva sarebbero andati alla ricerca delle stelle cadenti.
- Dai, tesoro, rischiamo di non vederne neppure una... - Matilde cercò invano di mettergli fretta e lui per tutta risposta continuò a fare con calma.
La ragazza infilò le mani nella borsa alla ricerca del suo pacchetto di Marlboro rosse morbide. Quando lo trovò estrasse una sigaretta e se la portò alla bocca, poi prese l'accendino che aveva lasciato sul tavolo e fece fuoco. Aspirò la prima boccata e cercò di rilassarsi, nell'attesa di andare via da quel posto troppo affollato.
- Aspetta, - disse Francesca - danne una anche a me, ho finito le mie.-
Matilde non sopportava che le rubassero le sigarette, era l'unico vizio che aveva, ma non poteva negare nulla alla sua migliore amica, così la accontentò.
Si conoscevano da quando erano in fasce: vicine di casa, compagne di giochi prima e di scuola poi, e infine colleghe all'università. Avevano passato tutta la vita insieme e solo quell'estate, dopo tanti sacrifici, erano riuscite a mettere da parte i soldi per andare insieme in vacanza.
Quando finalmente Giorgio lasciò cadere la bottiglia ormai vuota sul tavolo, si diressero verso la spiaggia. Francesca e Matilde guidavano il gruppo, seguite da Giorgio, Marco e Federica.
- Dov'è il tuo Angelo, stasera? - Chiese Marco, mentre barcollava stretto alla sua ragazza. A causa delle continue spinte, Federica si ritrovava in mezzo a due ragazzi allegri, sballottata a destra e a sinistra.
- A casa. Aveva bisogno di riposare. - Disse Francesca.
Prese istintivamente il telefonino dalla tasca della gonna e lo sbloccò speranzosa di trovarvi un messaggio del suo ragazzo.
La casella di posta mostrava due messaggi, si affrettò a leggerli: il primo era un avviso dell'operatore di telefonia con cui aveva sottoscritto il contratto, che le ricordava di ricaricare il credito; il secondo era del suo Angelo, il quale le scriveva quanto le mancava e che voleva che lei lo raggiungesse a casa.Francesca non avrebbe mai rinunciato a trascorrere quella notte con la sua migliore amica, neppure per il ragazzo perfetto che aveva deciso di stare con lei. Gli rispose che si sarebbero visti il giorno dopo, ma sapeva che alle prime luci del mattino non avrebbe resistito e gli avrebbe fatto visita.
Le ore passavano lente e di stelle cadenti non ne scorsero. In compenso, quel quintetto di amici rise, scherzò e infine si separò.
Erano da poco passate le quattro quando Marco e Federica riportarono Giorgio a casa. Lei era stata l'unica a non bere, e non perché avrebbe dovuto guidare, ma perché le piaceva avere il controllo della situazione. Camminarono sul lungomare, il poco vento che soffiava cercava di mantenere attivi i sensi dei tre amici. In poco tempo si ritrovarono di fronte al cancello di quella che, per qualche altro giorno, sarebbe stata casa loro.
Sulla spiaggia, le due amiche rimasero a parlare aspettando l'alba. Discussero di cose futili, ricordarono il passato e gioirono di quella vacanza tanto sognata.
Poco prima delle cinque Francesca si allontanò da Matilde per rispondere al telefono. Non voleva farlo, ma continuava a suonare e pensò che forse, il suo Angelo, doveva dirle qualcosa di importante.
- Pronto? - Disse piano per non farsi sentire.
- Ehi, amore, pensavo volessi raggiungermi..." Angelo enfatizzò la sua voce sensuale.
- Ma mi ci vorrà un sacco di tempo, sono a piedi e non mi va di lasciare Mat da sola... - rispose poco convinta. In fondo sapeva di voler andare da lui.
- Dai, sta per sorgere il sole, cosa vuoi che le succeda?" -
Rimase a pensarci qualche secondo, si voltò a guardare l'amica, poi riprese a parlare: - Ok, tra poco arrivo! -
Sapeva che avrebbe impiegato quasi mezz'ora per raggiungere il suo ragazzo, così non appena si avvicinò all'amica, quest'ultima non le diede il tempo di aprire bocca: -Vai, tesoro, ci vediamo nel pomeriggio. -
Si salutarono con due sonori baci sulla guancia.
Ancora non sapevano che quel pomeriggio non sarebbe mai arrivato, per una di loro...
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Yellow
Mystery / ThrillerLa notte di San Lorenzo. Una spiaggia. Una comitiva di amici. Uno di loro non vedrà l'alba!