Mia mamma aveva origini spagnole, quindi un po' di spagnolo lo conosco. Quando vado dai nonni materni parliamo solo spagnolo. Loro vivono ancora in Spagna e ogni tanto andiamo a trovarli.
Andai a fare la spesa, comprai tantissime cose, così non avrei dovuto andare ogni giorno a fare rifornimento. Tornata a casa passai la mia serata a guardare stupidi programmi inglesi, fino quando non deciso di andare a dormire. La mattina seguente mi svegliai presto e per le 9 ero pronta. Andai allo stadio dove c'era stefano che mi aspettava.Io: buongiorno
S: buongiorno a te cara, oggi andiamo in piscina. I ragazzi faranno due ore lì. Dobbiamo fargli fare degli esercizi appositi per rinforzare i loro punti deboli. Hai capito?
Io: certo, tutto chiaro.
S: bene, andiamo
Ci avviammo verso la piscina. I ragazzi erano già in acqua, pronti a fare Aqua gym. Fecero esercizi per circa un'ora e mezza e poi decisero di giocare a pallanuoto. Indovinate un po'... Mancava un giocatore e indovinate un po' chi dovette andare a giocare con loro? Io ovviamente in quanto Stefano aveva un impegno.
Io: ragazzi non ho il costume
S: ce ne sono tantissimi nello sgabuzzino
Io: questa me la paghi
S: ciao ragazzi, ci vediamo dopo
Così mi cambiai e mi tuffai in piscina con loro. Al mio arrivo sentii dei fischietti di approvazione, la cosa mi imbarazzava al quanto ma io dovevo essere più forte, dovevo far in modo che non mi interessasse niente. Così mi lasciai lanciai in acqua senza degnarlo di uno sguardo.
La partita cominciò. Non avevo la minima idea di come si giocasse così per 'placare l'avversario' mi ci lanciavo sopra e mi avvinghiavo a lui. Alla fine uscì una lotta di massa dove tutti cercavano di schizzarsi e 'affogarsi' amorevolmente. Poco dopo i ragazzi andarono a cambiarsi e io feci lo stesso.
Pranzammo tutti insieme e poi ci fu l'allenamento pomeridiano, al termine del quale i ragazzi vennero a fare qualche seduta. Pellè Rocco proprio a me, non disse una parola, ma anzi continuò a mantenere quella sua aria da strafottente è superbo. Che poi dopo ieri sera non avevamo ancora avuto occasione di parlare.Io: guarda che una parola puoi anche dirla, o il gatto ti ha mangiato la lingua?
Mugugnò qualcosa di incomprensibile.
Io: va bene, scusa se cerco di fare una conversazione con te
P: non voglio parlare
Io: sembra che tu non voglia mai esprimerti
P: beh dici bene
Io: ma non ti annoi a non comunicare
P: no
Io: un bambino di 2 anni dice più parole di te
P: non mi interessa
Io: mamma mia come sei scorbutico. Comunichi attraverso la comunicazione non verbale?
P: si
Io: mh, senti io ho finito, ma dopo esserti preparato aspettami per piacere dobbiamo parlare.
P: no, non voglio
Io: eddai
P: vedrò se ho tempo
STAI LEGGENDO
E ti ricordo che non siamo soli a combattere questa Realtà
FanfictionAnna è una tirocinante di fisioterapia che per fare esperienza viene mandata a Southampton, cittadina inglese, dove potrà esercitarsi su alcuni calciatori della Premier League. Dopo una storia d'amore finita male Anna è pronta a ricominciare, a cam...