Chapter 14

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I ragazzi vinsero 4 a 2 ed erano davvero entusiasti del risultato. Shane aveva anche segnato un gol, dimostrando a tutti che c'era e riusciva a fare la differenza.
Al termine della partita i ragazzi si cambiarono ed andammo a cena in un ristorantino niente male, poi per proseguire i festeggiamenti andammo in un locale, i ragazzi avevano prenotato un tavolo, era davvero molto affollato e si vedeva come fosse pieno di giovani alla moda. Arrivata, mi sedetti sul divanetto e sorseggiai il mio drink, avevo un vestito bordeaux in velluto, stretto ed arrivava fino a metà coscia. Subito alcune ragazze vennero a fare conoscenza con i calciatori, da quello che potevo notare erano tutte troie. Uno strano senso invase il mio corpo quando notai una finta bionda pavoneggiarsi con Graziano, era tutta rifatta e al posto del seno aveva due palle da bowling, innervosita dalla situazione continuai a mandare giù drink a caso.

R(rodriguez) : sei gelosa eh?

Io: chi? Io? Stai scherzando per caso?

R: te lo si legge in faccia, sei cotta di lui

Io: cosa stai insinuando? Non è assolutamente vero

R: si vede la vostra complicità, il vostro modo di guardarvi, di ascoltarvi, di capirvi. Graziano mi ha detto che avete passato le ultime due settimane praticamente insieme, è come se foste già una coppia.

Io: ma cosa stai dicendo? Io e Graziano siamo completamente diversi e questa complicità c'è solo perché siamo entrambi italiani e quindi a volte ci capiamo meglio.

R: vabbè, credila come vuoi, ma guarda che la pensiamo tutti allo stesso modo. E poi da quando é iniziata la nostra conversazione non fa altro che fissarci. Anche lui è geloso di te.

Io: vado a fumare una sigaretta, comunque grazie del tuo sostegno e delle vostre fantastiche idee.

Presi la giacca e mi avviai verso l'uscita. Mi appoggiai al muro e portai la sigaretta alla bocca cercando invano l'accendino che avevo sicuramente perso o che qualcuno mi aveva fottuto.

Io: cazzo, perché devo sempre perdere le cose più importanti?

Mi guardai intorno e chiedi l'accendino a dei ragazzi che erano accanto a me

Io: scusate, avete da accendere?

X: certo, ma tu devi dirmi il tuo nome

Io: sono Anna, piacere

Mi porse l'accendino e gli sorrisi per ringraziarlo.

X: cosa ci fa una bellissima ragazza come te fuori da sola?

Io: attendo che il mio cavaliere apra gli occhi e scappi dalla finta bionda con le tette rifatte, e magari si fosse rifatta solo quelle

X: sei gelosa ?

Io: anche tu con questa domanda? No, non sono gelosa, solo che mi da un po' fastidio che dia attenzione a delle persone così superficiali.

X: andiamo, perché non vuoi ammettere la verità?

Io: é questa la verità, oh mamma mia, sto parlando dei miei problemi con un ragazzo che ho appena conosciuto e di cui non so neanche il nome

X: sono Lorenzo, ho 25 anni e faccio il preparatore atletico

Era in ragazzo alto, aveva i capelli ricci e castani, gli occhi verdi e quando sorrideva sul suo viso si formavano delle bellissime fossette, per non parlare del fisico, un corpo statuario, da far paura al mondo.

E ti ricordo che non siamo soli a combattere questa Realtà Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora