Chapter 15

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Parlammo del più del meno e ci divertimmo tra amici, dopo circa un'oretta Lorenzo si alzò per andare a fumare ed io lo seguii, poi dopo tutto quell'alcol avevo bisogno di una boccata d'aria e devo ammetterlo, ero un po' ubriaca.

L: sono simpatici i tuoi amici

Io: si dai, non sono male

L: e tu sei bellissima

Io: sei ubriaco

L: no, ok, forse solo un po'

Sorrisi a quell'affermazione ingenua ma allo stesso tempo sincera.

L: però ciò non toglie il fatto che tu sia bellissima

Io: ti ringrazio

Abbassai lo sguardo per non guardarlo, così lui con un dito tirò su il mio mento e alzò il mio viso in modo che i nostri occhi fossero a contatto diretto.
Avvicinò il suo volto al mio pian piano, senza mai spostare il suo sguardo dal mio. Potevo sentire il suo respiro sempre più vicino.

L: Pellè mi ammazza

Sorrisi a quell'affermazione, poi Lorenzo sposto il suo sguardo dai miei occhi alla mia bocca come s chiedere il permesso.
Era davvero un bel ragazzo ma c'era qualcosa che non andava, lui non era quello che io cercavo, non era la persona giusta, in una parole lui non era Pellè.
Stava avvicinando sempre di più le sue labbra alle mie, ero nel panico, non sapevo cosa fare, così misi la mia mano sulla sua bocca.

Io: scusami, non posso

Rimase un po' deluso dal mio gesto, ma poi mi sorrise con fare amichevole

L: ti piace davvero tanto, non è così?

Io: no, non è vero

L: Anna, non negare l'evidenza, buttati, lui sta aspettando solo te, lo si capisce da come ti guarda, da come ti tiene d'occhio, da come si comporta. Vai da lui.

Io: grazie

Lo abbracciai e tornai dentro. Il locale era ormai vuoto, trovai facilmente i ragazzi che si stavano vestendo ed erano pronti a tornare all'hotel. Tra di loro non riuscii a vedere la figura di Graziano.

Io: ragazzi, Graziano?

S(Shane) : non lo so, è uscito poco dopo di te

Io: uhm

R(rodriguez): penso sia tornato all'hotel, ha detto che non stava molto bene

Imprecai a bassa voce e mi vestii in fretta.

Io: ci vediamo all'hotel

S: Anna sei ubriaca, vengo con te

Io: no grazie, vado da sola

S: ti prego

Acconsentii alle sue suppliche e ci avviammo verso l'hotel. Inizialmente il tragitto di silenzioso, io non avevo più niente da dirgli, lui invece voleva dirmi qualcosa, lo osservavo mentre si scervellava e tentava invano di iniziare a parlare.

Io: devo aspettare ancora molto prima che tu dica qualcosa

Non volevo parlargli con superbia, solamente che ce l'avevo anche un po' con lui per ciò che mi aveva fatto

S: Anna, mi dispiace, davvero. Sono sincero. Non voglio che tutto torni come prima, chiedo solo di essere tuo amico.

Io: Shane sei stato un bastardo di prima categoria, ti ho detto che devo prendere del tempo per riflettere, ma ti prego nel mentre fai finta che tutto ciò non sia successo. Lo so che non è facile, ma non essere triste, mi hanno detto tutti che ti vedono cambiato, non sorridi più, tieni sempre il musone e rispondi male. Per piacere devi solo rifletterci ancora un po'

S: e va bene, se me lo chiedi tu sarò disposto ad accettare il tuo accordo

Io: grazie

S: però, pensaci bene, ok?

Annuii. Nel frattempo eravamo già arrivati al recidance, salutai Shane con una mano e corsi su per le scale cibo ad arrivare alla stanza di Graziano. Sentii degli strani rumori provenire da lì dentro, posai l'orecchio sulla porta e sentii dei gemiti e delle urla. Non poteva essere, Graziano si era portato a casa un'altra ragazza solo perché io avevo parlato con Lorenzo?
Delle lacrime iniziarono a scendere dal mio volto e dei singhiozzi iniziarono ad uscire dalla mia bocca, con le gambe tremanti cercai di allontanarmi da quei rumori, corsi di nuovo, questa volta fino alla terrazza al primo piano e mi rannicchiai su una sedia, cercando di calmare il mio pianto che invece non faceva altro che aumentare.
Singhiozzo dopo singhiozzo il trucco scese sul mio volto rendendomi un panda ma non mi importava, in quel momento volevo solo liberarmi da tutti quei casini.
Sentii qualcosa appoggiarsi sulle mie spalle.

G: ehi, prendi freddo qua fuori.

Alzai lo sguardo e lo vidi irrigidirsi.
Ero davvero confusa, cosa ci faceva lui qui?

Io: vattene

G: perché stai piangendo?

Io: ho detto VATTENE

G: non me ne vado finché non mi dici perché stai piangendo

Io: torna a scopare con una a caso

Graziano si mise a ridere e ciò mi fece irritare ancora di più.

G: tu davvero pensavi che fossi io?

Il mio cuore perde un battito. Chi era allora nella sua camera da letto?

G: era Fonte, mi ha detto di lasciargli camera libera ed io ho eseguito gli ordini.

Rimasi immobile, un peso se ne era andato dalla mia coscienza e mi sentivo meglio, molto meglio. nonostante tutto però ero ancora arrabbiata con lui a causa del suo atteggiamento

G: Anna, lo so, sono uno stronzo orgoglioso, ma tu mandi a puttane tutto il mio sistema nervoso e quando sei accanto a me io non ragiono più. Odio vederti ridere con qualcun altro, odio vederti tra le braccia di qualcun altro, odio vederti parlare, scherzare o salutare qualcun altro. Tu sei perfetta, adorerò tutto di te: la tua semplicità, la tua allegria, la tua spontaneità, il tuo essere infantile, nel senso buono intendo, il suo essere spensierata, il tuo essere dolce ed affettuoso, il tuo fare protettivo e la tua ingenuità. Prima mi sono arrabbiata perché ti ho visto parlare con Lorenzo, ma per me tu eri già mia e vederti stare con lui mi ha fatto incazzare, tu sei la cosa più bella che mi sia capitata fino ad ora, ti prego non andartene.

Mi fissò con una espressione implorante. Non ci pensai due volte, mi alzai dalla sedia su cui ero seduta, mi fiondai sulle sue labbra e lo baciai. Avevo proprio bisogno di lui, del suo tocco, delle sue labbra. Poco dopo si staccò e un sorrisetto compiaciuto comparve sul suo volto.

Io: baciami

Non se lo fece ripetere più volte e mi baciò, un bacio ricco di sentimenti, di emozioni e di passione. Con le sue braccia mi cinse la vita e mi avvicinò a sé facendo congiungere i nostri bacini. A quel gesto emisi un gemito e Graziano sorrise sulle mie labbra. Circondai il suo collo con le mie mani e mi lasciai trasportare dal momento.

E ti ricordo che non siamo soli a combattere questa Realtà Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora