Chapter 11

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La mattina dopo mi svegliai, ci volle un po' per capire dove mi trovavo. Quando mi ricordai ciò che era successo la sera precedente tastai il letto e sentii che accanto a me non c'era nessuno. Mi alzai ancora scombussolata ed andai in cucina, o almeno ci provai. Quella casa era enorme, aprii numerose porte, poi scesi le scale, trovai il salotto e sentii delle voci provenire dalla cucina. Graziano non era solo, dalla voce potevi benissimo intuire che l'altro era Shane.

P: Amico sei stato un grandissimo bastardo. Lei non tornerà più da te

S: lo so, non so cosa mi sia successo, avevo iniziato ad essere preso da lei, ma sai meglio di me che quando vedo una figa non
ragiono più.

P: Anna non è come le altre, lei è intelligente, perspicace ed anche ingenua oserei dire, ma lei ci teneva a te, anche se ti conosceva da poco per lei ero diventato la sua roccia, il suo conforto.

S: e tu come lo sai?

P: ti guardava con uno sguardo rapito e poi ieri sera l'ho vista piangere per te

S: io devo parlarle. Ma a casa sua non c'è. È qui non è vero?

P: non vuole parlare con te.

S: amico, sono qua da quasi un'ora e tu non mi hai detto che lei è qui?? Dov'è ora?

P: sta dormendo

S: allora aspetterò qui con quando non si sveglierà

P: non vuole vederti, l'hai capito

S: amico ho fatto un errore e voglio cercare di aggiustarlo. Tu stai solo cercando di tenerla tutta per te perché anche tu te la vuoi portare a letto e una volta soddisfatti i tuoi sogni erotici la lascerai senza una parola come hai fatto con le ultime tipe con cui sei stato.

A quelle parole il mio cuore perde un battito. Sapevo che Graziano voleva portarmi a letto, ma non avrei mai pensato che potesse farlo davvero anche con altre ragazze, soprattutto dopo ciò che è successo con la sua ex.

P: e qui ti sbagli, può darsi che all'inizio la pensassi così ma da quando ho scoperto qualcosa in più su di lei mi sono reso conto che è una ragazza davvero introversa è l'unica cosa di cui ha bisogno è affetto e fiducia e tu hai praticamente fatto il contrario. Non riconquisterai mai il suo amore, Anna è una persona fragile che ha bisogno di essere coccolata e amata perché altrimenti prende e fa delle decisioni assurde di cui poi potrebbe pentirsene.

S: e tu come lo sai? In una sera hai scoperto tutto ciò di lei?

P: assolutamente no, ma ho imparato ad osservarla, ascoltarla, guardarla, sentirla. Anche se solo per poco tempo in tre settimane  ho compreso come sia fatta e ciò di cui ha bisogno.

Graziano mi aveva sempre tenuta d'occhio per tutto questo tempo ed io non me ne ero accorta. Lui mi conosceva ma io non sapevo niente di lui, anzi gli avevo persino dato dell'egoista e dell'egocentrico, fermandomi solamente all'apparenza e non andando a fondo nelle cose. Mi facevo schifo.
Dopo aver sentito questo però decisi che era arrivato il momento di mettere le cose in chiaro ed entrai in cucina.

Io: buongiorno

P: buongiorno

S: buongiorno piccola, tutto bene?

Mi squadri da capo a piedi e poi si girò verso pellé .

S: te la sei già portata a letto, non è così? Dopo tutto il monologo che hai fatto dovrei crederti?

Poi si girò verso di me e mi puntò il dito contro.

S: e tu? Non volevo aspettare dopo l'ultima delusione? Mi fai ridere sei solo una povera puttana.

Non potevo credere alle mie orecchie. Non ci pensai neanche due volte e gli tirai uno schiaffo sul viso.

Io: scusa, non ho capito bene... com'è che mi hai chiamato? Qua la puttana sei solo tu. Non mi è neanche venuto in mente di toccare Graziano, mentre tu non hai esitato per scoparti la prima figa che trovavi. Sei tu che mi fai ridere, sei uno schifoso pezzo di merda e la cosa che mi sconvolge di più è il fatto che io ci tenevo a te, mi piaceva passare il tempo con te, ma Graziano aveva ragione e io sono stata stupida a non dargli ascolto, adesso fammi il piacere di prendere le tue cose ed andartene da qui.

Senza dire una parola Shane prese la giacca ed uscì di casa sbattendo la porta.

Io: grazie, di tutto

Lo abbracciai.

P: di niente, mi ha fatto piacere. Ah comunque prima ha chiamato tua mamma, Stavi dormendo così ho risposto io.

Io: cosa? E cosa ti ha detto?

P: mi ha fatto qualche domanda. Ha detto di richiamarla appena ti svegli.

Io: va bene, allora esco un attimo a chiamarla.

Presi il telefono e le sigarette ed uscii nel portico.

Io: ciao ma

M: ciao amore, come stai?

Io: abbastanza, tu?

M: bene bene, comunque è davvero grazioso il tuo amichetto, ed anche gentile

Io: cosa ti ha detto?

M: mi ha detto che stavi ancora dormendo e non voleva svegliarti, per questo mi ha risposto lui, poi gli ho chiesto se fosse Shane e lui si e messo a ridere.

Io: mamma

M: non lo sapevo scusa. Comunque mi ha detto che lui era Graziano e mi ha raccontato cosa era successo ieri sera tra te e Shane. Poi mi ha buttato giù perché era arrivato qualcuno.

Io: perché devi mettermi sempre in imbarazzo?

M: perché mi dici tremila cose ed io faccio difficoltà a ricordare. Ma Graziano non era quello antipatico?

Io: si ma, ma abbiamo chiarito

M: ah, quindi adesso state insieme? Quando me lo presenti? Vengo io lì o tornare voi in Italia?

Io: mamma. Niente di tutto ciò, siamo solo amici.

M: ed io che ci speravo, mi toccherà aspettare ancora un po' di tempo. Ma ci sei già andata a letto?

Io: mamma no, Dio mio quanto sei pettegola, te lo avrei detto non credi?

M: vero vero, mi manchi amore mio.

Io: anche tu ma, tanto. Ora devo andare, Graziano mi aspetta per la colazione. Ciao ma, te amo

M: ciao cuore.

Buttai il mozzicone di sigaretta che nel frattempo avevo fumato e tornai in casa. Graziano appena mi vide si mise a ridere.

P: tua mamma è fantastica, davvero.

Io: non è vero, quella donna è un po' imbarazzante e deve sempre ficcare la testa ovunque.

P: vorrei conoscerla

Io: meglio di no

P: eddai, per piacere

Io: va bene, va bene te la farò conoscere.

Dio aver fatto colazione Graziano mi riportò a casa e passai l'intero pomeriggio a pulire e rimettere in ordine le cose.

E ti ricordo che non siamo soli a combattere questa Realtà Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora