Chapter 20

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Mi sveglia ormai a sera inoltrata, eravamo ancora in macchina, mi girai e vidi che mia mamma stava dormendo beatamente, anche lei era crollata. Graziano stava tranquillamente guidando, poi si girò verso di me e mi sorrise.

G: buona sera principessa, tutto bene?

Io: si grazie, tu invece? Non sei stanco?

G: un po', ma siamo quasi arrivati.

Io: se vuoi guido io, così ti riposi un po'

G: la mia amata rang rover non si tocca. Hai capito?

Io: scusa capo

G: e poi siamo quasi arrivati. Manca poco.

Io: ne sei sicuro?

Proprio in quell'istante Graziano si fermò e spense la macchina.

G: eccoci arrivati.

Aprii la portiera della macchina e mi trovai davanti ad un enorme hotel a cinque stelle proprio nel centro di Londra.

Io: ma stai scherzando?

Lo guardai sbalordita

G: no

Mi rispose con un sorrisetto sul volto. Si girò e lanciò le chiavi al facchino.

G: prendi anche le valigie che ci sono nel cofano. Le notte stanze sono la 103 e la 109

Il ragazzo fece un cenno con il capo ed esegui gli ordini.
Graziano ci fece cenno di seguirlo ed entrammo nell enorme hall.
Mia mamma era sbalordita quanto me, era tutto così raffinato e così troppo caro per noi. Ci avvicinammo alla reception e la ragazza che era dietro il banco riconobbe subito il calciatore.

S: buona sera, sono Sara. Cosa posso fare per lei signor Pelle?

P: buonasera, ho ordinato due stanze per questo fine settimana. Se non erro dovrebbero essere la 103 e la 109.

S: controllo subito.

Si mise a cercare qualcosa sul computer, poi di girò e prese due tessere.

S: seguitemi, vi portò alle vostre stanze.

Si mise davanti a tutti e sculettando prosegui verso l'ascensore. Ma come si permetteva? Indossava una gonna nera attillata che arrivava fino al ginocchio con uno spacco sul retro, aveva delle calze a rete color carne e dei tacchi neri. Sopra invece portava una camicia azzurra sbottonata fino al seno per mettere in mostra le sue enormi tette.
Mentre ero immersa nei miei pensieri sentii delle voci e vidi che Graziano e la tipa stavano parlando. Ma stiamo scherzando? E lui ci stava pure?

R: Anna, non essere gelosa, stanno solo parlando.

Io: mamma, non sono gelosa

R: ah no? Hai uno sguardo che mette paura, la stai maledicendo in tutti i modi possibili ed immaginabili.

Io: non è vero

R: eddai, ti conosco troppo bene

Io: e va bene... ma l'hai vista? Mette in mostra tutto il suo corpo solo perché ha Graziano accanto a lei

R: è un calciatore famoso, qualsiasi ragazza lo avrebbe fatto

Io: può essere anche il più Figo del mondo, ma lui è

Mi fermai quando capii cosa stavo per dire

R: è??

Io: niente, lascia stare.

Salimmo in ascensore, i due continuarono a parlare, per fortuna che il tragitto fu breve altrimenti avrei dovuto sopportarli ancora per un bel po'.
La ragazza ci accompagno alle nostre rispettive stanze.

S: bene, allora la 103 è la camera matrimoniale, mentre la 109 è quella singola. Il servizio cena è iniziato circa un'ora fa e proseguirà ancora per non molto, quindi vi invito ad andarci velocemente. Per qualsiasi altro problema potete contattarmi sul mio numero.

Diede un foglietto a Graziano con sopra scritto il suo numero e se ne andò.

P: bene, allora io prendo la singola così voi due potete stare tranquille.

R: grazie Graziano, sei veramente molto gentile.

P: 10 minuti e ci troviamo giù in sala

R: va benissimo, a dopo

Lo guardai con sguardo omicida, ma lui non ci fece molto caso.
Entrammo in camera, le nostre valigie erano già state portare in camera.

R: Graziano non ha fatto niente, perdonalo

Io: no

Andai in bagno e poco dopo sentii bussare alla porta.

P: sono graziano, posso entrare ?

Sentii mia mamma andare ad aprirgli la porta.

P: siete pronte?

R: certo, Anna è in bagno

Graziano rise

P: strano, non è mai in bagno

Questa ne la paga. Uscii immediatamente

Io: possiamo andare.

Presi la borsa e il cellulare che avevo lasciato sul letto e superai Graziano senza nemmeno guardarlo.
La cena proseguì abbastanza bene, mia mamma è Graziano continuavano a parlare delle loro vicende mentre i ascoltavo imperterrita senza dire nulla. Finita la cena tornammo in stanza, Graziano era stanco perché aveva guidato tutto il giorno mentre io ero piena di vita perché avevo dormito per tutto il tempo.
Eravamo davanti alla nostra camera

R: Graziano ci vediamo domani, buonanotte

Gli Diede un bacio sulla guancia e se ne andò in camera lasciandoci soli.

Io: beh buonanotte

Mi girai e feci per aprire la porta ma lui mi prese il braccio e mi fece voltare.

P: ehi, cosa c'è che non va? Sei strana da tutta la sera

Io: niente, voglio solo andare a dormire

P: anna, a me puoi dirlo

Io: lasciami stare ok

P: cosa ho fatto Adesso?

Io: prontooo? Ci sei o ci fai?

P: non capisco

Io: la tipa ci sta palesemente provando con te e tu ci stai anche

Graziano si mise a ridere

P: ma cosa stai dicendo? Ma ti senti? Ma chi ci sta?

Io: tu cazzo, tu ci stai

P: sei gelosa per caso?

Non ce la feci più a trattenermi

Io: si, sono gelosa, ok?

Lo guardai dritto negli occhi E vidi un sorridono compiaciuto sulla sua faccia, mentre invece le mie guance stavano andando a fuoco. Gli avevo appena detto che ero gelosa di una ragazza quando non stavamo nemmeno insieme, mi avrà presa per una psicopatica.

P: ma come faccio a provarci con altre se ho in mente solo te?

Quelle parole mi colpirono, era una delle cose più belle che qualcuno mi avesse mai detto.

P: ti sei calmata ora?

Non sapevo cosa dire, ero imbambolata come una cretina.
Lo abbracciai, non riuscivo a fare altri in quel momento, sapevo solo di essere una stupida.

Io: scusami, io non volevo scusa, scusa, scusa. É una delle cose più belle che qualcuno mi abbia mai detto.

Graziano mi strinse a se.

P: sai, sono un po' stanco ed il mio letto è un po' vuoto, cosa dici? Vieni con me?

Non me lo feci ripetere due volte, corsi in camera a prendere una maglietta ed un paio di pantaloncini, avvertii la mamma che avrei dormito con Graziano e mi precipitai nella sua camera. Vi lascio immaginare le battuttine che mi fece Rosa.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jan 03, 2018 ⏰

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