Chapter 17

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S: buongiorno bella gente

F: ciao ragazzi

R: ehi Grazi, dove eri finito?

Cercai di mimargli le parole Shane e letto senza che gli altri mi vedessero, la faccia di Graziano però mi fece comprendere che non aveva capito niente

G: oh ecco io...

S: è venuto a dormire da me, ha sentito degli strani rumori provenire dalla sua stanza, Fonte, come è andata la nottata?

Si girò verso Fonte con sguardo malizioso. Lo ringraziai mentalmente per aver tenuto il gioco.

F: zitti, il mister non deve sapere nulla

R: sapere cosa?

F: ei Ron, niente niente tranquillo

R: no dai ora voglio sapere

Fonte era in imbarazzo, non sapeva più cosa dire

F: ehm, è una sorpresa

R: per me?

P: se è una sorpresa non si può dire, altrimenti cosa c'è di bello in tutto ciò?

R: avete ragione ragazzi, ma fate che sia una bella sorpresa.

Se ne andò facendo tirare un sospiro di sollievo ai ragazzi.

Io: l'avete scampata per un pelo

F: mamma mia, sono sbiancato, grazie amici per avermi aiutato eh

P: è stato un piacere, questo ed altro per gli amici.

Graziano gli sorrise e poi si sedette di fronte a noi. Facemmo colazione tutto insieme ed i ragazzi continuarono a fare domande a Fonte per scoprire chi fosse la ragazza che la sera prima di era portato a letto, se solo sapessero che Graziano si era portato me a letto, sarebbe successo un putiferio.
Verso mezzogiorno partimmo verso casa, sul pullman i ragazzi si erano quasi tutti addormentati, erano ancora stanchi dalla serata trascorsa. Ero riuscita ad aggiudicarmi un posto sui sediloni, così potei distendere le mie lunghe gambe. C'era chi dormiva per terra, chi ascoltava musica e chi invece leggeva un libro, il silenzio era calato e nessuno osava fiatare. Dopo qualche ora di viaggio Graziano si alzò dal suo posto e si sedette accanto a me. Durante tutto il tempo non avevo fatto altro che riflettere su ciò che era accaduto la scorsa notte, cosa eravamo noi adesso? L'avevo fatto solo per reprimere i miei impulsi sessuali o perché io per lui provavo qualcosa? Ma cosa poteva essere di così particolare da unirci così tanto?
Graziano alzò i miei piedi e li pose sopra le sue gambe, poi tolse la mia cuffietta destra e la portò al suo orecchio. Si accoccolò a me senza dire nulla, posò la sua testa sul mio seno e si addormentò. Quel gesto così dolce e allo stesso tempo incomprensibile mi fece andare fuori di testa, cosa stava succedendo? Non vedevo l'ora di arrivare a casa e parlare solo io e lui, da soli, senza nessuno nei dintorni.
Misi a posto una ciocca di capelli che involontariamente era caduta sul volto, rovinando una perfetta opera d'arte. Sembrava così beato mentre dormiva, mi avvicinai maggiormente a lui e mi addormentai anche io. Alcune ore dopo arrivammo a casa, ormai era davvero tardi ed io non vedevo l'ora di raggiungere il mio letto, anche se avevo dormito per quasi tutto il tragitto.
Graziano durante il viaggio mi aveva coperto con la sua felpa per non farmi prendere freddo, in più era rimasto tutto il tempo accanto a me e mi aveva osservato mentre dormivo tranquillamente tra le sue braccia.

G: ehi raggio di sole siamo arrivati, andiamo, tra poco sarai a casa.

Mugugnai qualcosa di incomprensibile

E ti ricordo che non siamo soli a combattere questa Realtà Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora