Io: mamma???
M: amore mio
Mi corse incontro e mi abbracciò forte.
Io: mi sei mancata tanto, che belle sorpresa.
La strinsi forte a me, era davvero la mamma più forte del mondo.
Io: ragazzi, lei è Rosa, mamma loro sono la squadra del Southampton.
R: cosa hai detto?
Io: loro sono la squadra del Southampton, te li presenterò uno ad uno più avanti.
Pellè si intromise nella conversazione
G: piacere, io sono Graziano
R: piacere Graziano, sei ancora meglio da come ti avevo immaginato.
G: così mi imbarazza
R: dammi del tu per piacere, mi fai sentire vecchia altrimenti.
G: va bene Rosa, benvenuta in Inghilterra.
R: non vedo l'ora di visitare Londra, scommetto che sarà bellissima.
Io: mamma, calma, avrai tempo per visitare Londra, ci mettiamo d'accordo per quando andare, ok?
R: uffa, io ci volevo andare adesso.
Io: mamma
La richiamai e Graziano si mise a ridere.
Ron: ragazzi, cosa state aspettando?? Via di corsa ad allenarsi.
Il mister venne verso di noi per vedere cosa stava succedendo.
Si fece largo tra i giocatori è fissò mia mamma.Ron: lei è?
Intervenni io perché mia mamma non parla inglese neanche per sbaglio.
Io: Ron, lei è mia mamma Rosa.
Il mister si girò verso la mamma e le sorrise.
Ron: è un piacere conoscerla, sua figlia è davvero brava.
R: cosa ha detto?
Io: ha detto che è un piacere conoscerti e che io sono davvero brava.
R: non è che ti sei inventata l'ultima parte?
io: ma mamma, ti pare?
R: non si sa mai, comunque ringraziarlo e digli che è un piacere anche per me.
Io: la mamma dice che anche per lei è un piacere conoscerti.
Ron: bene, dopo questa bellissima sorpresa è ora di andare ad allenarsi, forza pigroni.
Tutti seguirono il mister ed andarono negli spogliatoi a cambiarsi.
Ron: ah Anna, Rosa è la benvenuta, se vuole può venire a vedere l'allenamento. Ormai è entrata a far parte della famiglia.
Lo ringraziai e portai mia mamma prima a prendere un caffè e poi ci sedemmo in panchina a vedere l'allenamento.
R: non mi avevi detto che Graziano fosse così carino.
Io: mamma, perché devi sempre mettermi in imbarazzo?
R: sono la tua mamma, siamo imbarazzanti, in futuro lo sarai anche tu.
Io: grazie del supporto, sempre molto gentile.
R: eddai su, non farne un problema. Avete già scopato?
Io: mamma
Arrossì a quella domanda così diretta, ma lei era la mia mamma, sapeva come ero è una sua caratteristica era proprio quello di dire le cose in faccia.
R: ho il diritto di saperlo, sono tua madre
Io: si, una volta
R: ti prego non voglio diventare nonna così giovane
Io: stai tranquilla, non succederà
R: e come è a letto?
Io: ma ti pare una domanda da fare? Mi stai mettendo in imbarazzo.
R: uffa, comunque finalmente ti sei decisa ad aprirti con qualcuno.
Io: Graziano non mi fa pensare al passato, mi fa stare bene.
R:faccio un'altra domanda... non eravate in imbarazzo dopo tutto quello che è successo?
Io: inizialmente si, ma poi ci siamo parlati.
M: e cosa ti ha detto?
Arrossì di colpo
M: allora?
Io: ha detto che prova qualcosa per me
M: oddio, sembri un adolescente alla prima cotta.
Io: non so come dire, ma è strano, lui mi fa un certo effetto, sembro una rincoglionita quando sto con lui e pensa che inizialmente ci odiavamo anche.
R; me lo ricordo bene. Ti ha mai spiegato il perché?
Io: assomiglio troppo alla sua ex
R: a quindi?
Mi guardò con sguardo interrogativo, non capiva il nesso.
Io: pensava che fossi troia come lei.
R: ah, adesso capisco tutto.
Io: a casa invece, come vanno le cose?
R: abbastanza bene, Michele mi sta aiutando molto.
Io: è davvero un bravo uomo, finalmente hai trovato qualcuno che ti rende felice.
Mi abbracciò ed io ricambiai l'abbraccio. Mi era proprio mancata la mia mamma, la mia roccia, la donna più forte che io conosca, che non cade davanti alle prime difficoltà e si rialza davanti ad ogni avversità, superando ogni ostacolo con forza e determinazione.
R: comunque Lorenzo continua a chiedere di te.
Io: no ti prego, non dirgli niente, non voglio avere più niente a che fare con lui
R: dovrai affrontarlo prima o poi, te ne sei andata senza neanche dargli una spiegazione
Io: e secondo te avrei dovuto dargli una spiegazione dopo averlo trovato a letto con la mia migliore amica? Beh mamma, spero tu stia scherzando.
R: amore, io sono dalla tua parte è sempre lo sarò, ma potevi dirgli qualcosa, picchiarlo, urlargli contro, lasciagli una cinquina sulla faccia, ma dovevi fare qualcosa, dovevi reagire, dovevi farti valere Anna.
Io: non mi piace dare spettacolo, ho preferito andarmene senza fare niente, vederlo ancora mi avrebbe solo fatto soffrire.
R: uff, e va bene.
I giorni trascorsero velocemente, i ragazzi vinsero 2 a 1 contro il Tottenham è mia madre di entusiasta di andare allo stadio. In questi giorni Graziano era venuto molte volte a casa mia e Rosa lo aveva deliziato con pranzetti niente male, per non parlare dei dolci. Lo aveva viziato a dovere, come se fosse un secondo figlio. Graziano le piaceva, dovevo ammetterlo, era una buona presenza sia per me che per lei. Dopo la vittoria Graziano ci carico in macchina e guidò verso non so dove. Ero così stanca che durante il tragitto mi ritrovai in uno stato di dormiveglia, ma riuscii a sentire solo alcune parole.
R: ti prego, prenditi cura di lei, non l'abbandonare, è così fragile.
G: tranquilla Rosa, farò di tutto per renderla felice.
Mi addormentai con il sorriso sulle labbra e una strana felicità invase il mio corpo, stavo bene e questo era tutto ciò di cui avevo bisogno.
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E ti ricordo che non siamo soli a combattere questa Realtà
FanfictionAnna è una tirocinante di fisioterapia che per fare esperienza viene mandata a Southampton, cittadina inglese, dove potrà esercitarsi su alcuni calciatori della Premier League. Dopo una storia d'amore finita male Anna è pronta a ricominciare, a cam...