Chapter 6

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Ci sedemmo in cucina uno di fronte all'altro e mangiammo il gelato.

Io: allora, come è andato l'allenamento?

P: bene bene, un po' faticoso, ma bene, grazie per la fasciatura

Io: di niente, dovresti riprenderti in fretta, non è uno strappo profondo, per sabato dovresti essere in ottima forma.

P: perché sei venuta qui in Inghilterra?

Io: te l'ho detto, sono una tirocinante

P: lo so lo so, ma non avevano altri posti?

Io: si, c'erano numerosi posti vicino casa, ma volevo andarmene da lì, non stavo più bene, volevo lasciare il passato ed eccomi qua

P: e perché volevi abbandonare tutto?

Io: ma i cazzi tuoi mai?

P: eddai, sono una persona curiosa

Io: beh non te lo dirò. Così impari

P: mi vuoi far soffrire?

Io: certo, non sono affari che ti riguardano.

P: uffa, sei una brutta persona

Io: parla il bipolare

P: non sono bipolare, devi solo imparare a conoscermi

Io: certo, ed io sono Federica Nargi

P: cosa c'entra ?

Io: sei tu che hai iniziato a dire cazzate, ed io ho proseguito

P: ma quanto sei stupida?

Io: simpatico come sempre tu eh

P: oh ma tu non sai divertirti, devi prendere sempre tutto sul serio

Io: scusa se ci tengo alle cose e credo sempre a tutto ciò che mi dicono.

P: credulona

Io: stronzo

Mi pizzicò il braccio

Io: ahi, perché lo hai fatto?

P: così, volevo farlo sulle tue belle guancotte ma avevo paura che tu sputassi il gelato.

Io: guai a te, il gelato è molto buono, dove l'hai preso?

P: alla gelateria dietro l'angolo, una volta ti ci porto, ormai sono di casa, ci vado quasi ogni giorno.

Io: anche d'inverno?

P: si, amo il gelato, non potrei mai farne a meno

Io: oddio anche io, non so come facciano le persone a vivere senza gelato, cioè dai, Stra buono.

P: finalmente qualcuno che la pensa come me

Io: comunque i gelati italiani sono i migliori.

P: già, soprattutto quelli del Sud

Io: ma cosa dici? Non hai mai assaggiato il Gelato con la G maiuscola di Verona.

P: e come fai a dire che quello è il migliore?

Io: provare per credere, quando torneremo in Italia te lo farò assaggiare e credimi, è la fine del mondo.

P: va bene, allora facciamo un patto, tu mi porti a Verona, io ti porto a Lecce

Io: perfetto, tutto questo quando torneremo in Italia

P: aspetta, a meno che Conte non mi prenda per gli Europei, altrimenti dovrai aspettare ancora un po' di tempo per gustarti un buonissimo gelato.

Io: allora pregherò Conte affinché non ti prenda in nazionale

P: ma come sei simpatica, invece io non vedo l'ora di iniziare il ritiro azzurro, voglio mostrare a tutti ciò che sono in grado di fare, voglio mettermi in gioco. E poi magari mi porto via anche te così ho la mia fisioterapista personale

Io: aH beh, che onore. Bon dai almeno così vedo gratis le partite, magari trovo anche qualcuno che conosco. Oddio, mi faresti conoscere Marchisio?

P: mmm, forse

Io: dai lui è bellissimo e bravissimo e bellissimo

P: perché? Non lo Sono anche io?

Io: mi dispiace, ma ti batte 10 a 0

P: sono offeso

Io: eddai, ti rifarai prima o poi

P: comunque ha moglie e figli

Io: lo so lo so, che sfigata che sono. Arrivo troppo tardi, sempre

P: mi dispiace, se vuoi ti faccio conoscere Giaccherini

Io: mh, no grazie, sembreremmo Biancaneve ed un suo nano

P: questa è bella ahahah, dovrò dirgliela questa battuta

Io: no, non dirglielo, farò tutto quello che vuoi, ma non dirglielo, mi odierà ancora prima di avermi conosciuta

P: tutto ma proprio tutto ?

Io: certo

P: beh allora potresti

Io: niente cose sconce

P: ecco, allora salta tutto, mi avevi illuso inutilmente

Io: scusami, non volevo. Dai andiamo sul divano a vedere la TV, oppure devo tornare a casa?

P: stai scherzando vero? Rimango qui a farti compagnia, tanto a casa sarei solo, quindi preferisco rimanere con te anche se mi odi.

Io: io non ti odio, solo che a volte hai alcuni atteggiamenti che non riesco a tollerare, sei davvero fastidioso.

P: te l'ho detto, devi solo imparare a conoscermi, tutto qui.

Io: va bene, ci proverò, tanto ne abbiamo di tempo giusto?

Annuii e si sedette accanto a me sul divano. Decidemmo di guardare un film d'azione anche perché non c'era niente di più interessante alla TV. Peccato he ci addormentammo entrambi, accoccolati l'uno accanto all'altro. Mi svegliai quando ormai erano le 3 del mattino. Avevo un terribile torcicollo e continuare a dormire così non avrebbe migliorato le condizioni, così decisi di svegliarlo e di farlo venire a letto, almeno avrebbe avuto una posizione più comoda.

Io: ehi Graziano svegliati, andiamo a letto che si sta più comodi

P: dai mamma, ancora 5 minuti

Io: dai, tu porto in un posto migliore.

Ancora nel dormiveglia si alzò e mi segui tenendomi per mano, quando arrivammo a letto si iniziò a togliere i vestiti.

Io: non ho niente da darti.

P: ma mamma, lo sai che dormo sempre in boxer

Io: ah scusa

Mi faceva ridere, sembrava un bambino.

Io: bene, allora io vado, buonanotte

P: e il bacio della buonanotte ?

Ormai dieta già posizionato sotto le coperte, devo dire che era sempre un eterno bambino nonostante l'età e il metro e novanta d'altezza.
Mi avvicinai a lui e gli baciai la fronte.

P: ti prego resta

Io: no dai, ci vediamo dopo, promesso

P: Anna ho bisogno di te, resta

Mi tolsi anche io i vestiti e misi una T-shirt di 4 taglie più grandi di me.
Mi posizionai a letto e mi rannicchiai. Lui si avvicinò e mi strinse forte a se, come se sentisse il bisogno di abbracciare qualcuno, come se gli mancasse un punto di riferimento fondamentale nella sua vita, e poi quelle parole: ho bisogno di te. Chissà a che cosa si stava riferendo. Con queste mille paranoie mi addormentai anche io coccolata dalle sue braccia e dal suo dolce profumo.

E ti ricordo che non siamo soli a combattere questa Realtà Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora