Ci sedemmo in cucina uno di fronte all'altro e mangiammo il gelato.
Io: allora, come è andato l'allenamento?
P: bene bene, un po' faticoso, ma bene, grazie per la fasciatura
Io: di niente, dovresti riprenderti in fretta, non è uno strappo profondo, per sabato dovresti essere in ottima forma.
P: perché sei venuta qui in Inghilterra?
Io: te l'ho detto, sono una tirocinante
P: lo so lo so, ma non avevano altri posti?
Io: si, c'erano numerosi posti vicino casa, ma volevo andarmene da lì, non stavo più bene, volevo lasciare il passato ed eccomi qua
P: e perché volevi abbandonare tutto?
Io: ma i cazzi tuoi mai?
P: eddai, sono una persona curiosa
Io: beh non te lo dirò. Così impari
P: mi vuoi far soffrire?
Io: certo, non sono affari che ti riguardano.
P: uffa, sei una brutta persona
Io: parla il bipolare
P: non sono bipolare, devi solo imparare a conoscermi
Io: certo, ed io sono Federica Nargi
P: cosa c'entra ?
Io: sei tu che hai iniziato a dire cazzate, ed io ho proseguito
P: ma quanto sei stupida?
Io: simpatico come sempre tu eh
P: oh ma tu non sai divertirti, devi prendere sempre tutto sul serio
Io: scusa se ci tengo alle cose e credo sempre a tutto ciò che mi dicono.
P: credulona
Io: stronzo
Mi pizzicò il braccio
Io: ahi, perché lo hai fatto?
P: così, volevo farlo sulle tue belle guancotte ma avevo paura che tu sputassi il gelato.
Io: guai a te, il gelato è molto buono, dove l'hai preso?
P: alla gelateria dietro l'angolo, una volta ti ci porto, ormai sono di casa, ci vado quasi ogni giorno.
Io: anche d'inverno?
P: si, amo il gelato, non potrei mai farne a meno
Io: oddio anche io, non so come facciano le persone a vivere senza gelato, cioè dai, Stra buono.
P: finalmente qualcuno che la pensa come me
Io: comunque i gelati italiani sono i migliori.
P: già, soprattutto quelli del Sud
Io: ma cosa dici? Non hai mai assaggiato il Gelato con la G maiuscola di Verona.
P: e come fai a dire che quello è il migliore?
Io: provare per credere, quando torneremo in Italia te lo farò assaggiare e credimi, è la fine del mondo.
P: va bene, allora facciamo un patto, tu mi porti a Verona, io ti porto a Lecce
Io: perfetto, tutto questo quando torneremo in Italia
P: aspetta, a meno che Conte non mi prenda per gli Europei, altrimenti dovrai aspettare ancora un po' di tempo per gustarti un buonissimo gelato.
Io: allora pregherò Conte affinché non ti prenda in nazionale
P: ma come sei simpatica, invece io non vedo l'ora di iniziare il ritiro azzurro, voglio mostrare a tutti ciò che sono in grado di fare, voglio mettermi in gioco. E poi magari mi porto via anche te così ho la mia fisioterapista personale
Io: aH beh, che onore. Bon dai almeno così vedo gratis le partite, magari trovo anche qualcuno che conosco. Oddio, mi faresti conoscere Marchisio?
P: mmm, forse
Io: dai lui è bellissimo e bravissimo e bellissimo
P: perché? Non lo Sono anche io?
Io: mi dispiace, ma ti batte 10 a 0
P: sono offeso
Io: eddai, ti rifarai prima o poi
P: comunque ha moglie e figli
Io: lo so lo so, che sfigata che sono. Arrivo troppo tardi, sempre
P: mi dispiace, se vuoi ti faccio conoscere Giaccherini
Io: mh, no grazie, sembreremmo Biancaneve ed un suo nano
P: questa è bella ahahah, dovrò dirgliela questa battuta
Io: no, non dirglielo, farò tutto quello che vuoi, ma non dirglielo, mi odierà ancora prima di avermi conosciuta
P: tutto ma proprio tutto ?
Io: certo
P: beh allora potresti
Io: niente cose sconce
P: ecco, allora salta tutto, mi avevi illuso inutilmente
Io: scusami, non volevo. Dai andiamo sul divano a vedere la TV, oppure devo tornare a casa?
P: stai scherzando vero? Rimango qui a farti compagnia, tanto a casa sarei solo, quindi preferisco rimanere con te anche se mi odi.
Io: io non ti odio, solo che a volte hai alcuni atteggiamenti che non riesco a tollerare, sei davvero fastidioso.
P: te l'ho detto, devi solo imparare a conoscermi, tutto qui.
Io: va bene, ci proverò, tanto ne abbiamo di tempo giusto?
Annuii e si sedette accanto a me sul divano. Decidemmo di guardare un film d'azione anche perché non c'era niente di più interessante alla TV. Peccato he ci addormentammo entrambi, accoccolati l'uno accanto all'altro. Mi svegliai quando ormai erano le 3 del mattino. Avevo un terribile torcicollo e continuare a dormire così non avrebbe migliorato le condizioni, così decisi di svegliarlo e di farlo venire a letto, almeno avrebbe avuto una posizione più comoda.
Io: ehi Graziano svegliati, andiamo a letto che si sta più comodi
P: dai mamma, ancora 5 minuti
Io: dai, tu porto in un posto migliore.
Ancora nel dormiveglia si alzò e mi segui tenendomi per mano, quando arrivammo a letto si iniziò a togliere i vestiti.
Io: non ho niente da darti.
P: ma mamma, lo sai che dormo sempre in boxer
Io: ah scusa
Mi faceva ridere, sembrava un bambino.
Io: bene, allora io vado, buonanotte
P: e il bacio della buonanotte ?
Ormai dieta già posizionato sotto le coperte, devo dire che era sempre un eterno bambino nonostante l'età e il metro e novanta d'altezza.
Mi avvicinai a lui e gli baciai la fronte.P: ti prego resta
Io: no dai, ci vediamo dopo, promesso
P: Anna ho bisogno di te, resta
Mi tolsi anche io i vestiti e misi una T-shirt di 4 taglie più grandi di me.
Mi posizionai a letto e mi rannicchiai. Lui si avvicinò e mi strinse forte a se, come se sentisse il bisogno di abbracciare qualcuno, come se gli mancasse un punto di riferimento fondamentale nella sua vita, e poi quelle parole: ho bisogno di te. Chissà a che cosa si stava riferendo. Con queste mille paranoie mi addormentai anche io coccolata dalle sue braccia e dal suo dolce profumo.
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E ti ricordo che non siamo soli a combattere questa Realtà
FanfictionAnna è una tirocinante di fisioterapia che per fare esperienza viene mandata a Southampton, cittadina inglese, dove potrà esercitarsi su alcuni calciatori della Premier League. Dopo una storia d'amore finita male Anna è pronta a ricominciare, a cam...