Capitolo 25

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Nick, mi guida in camera mia, affrettandomi nel prepararmi .
Ho fatto una doccia, dove ho pianto le ultime lacrime .
Guardo la mia immagine, chiedendomi quanto posso essere stata stupida .
Non posso ancora credere di aver travisato tutto .
Quello che a me era apparso per un bacio alla guancia altro non era che un parlare all'orecchio .
Ho visto le mani di Rocio appendersi alla maglia di Blake, ma non ho pensato neppure per un secondo che fosse stata lei a attirarlo a se .
Ho solo una scusante a tutto, il vicolo non era molto illuminato e gli occhi mi hanno ingannata .
Mi sento male per non aver avuto fiducia .
So a cosa tutto riconduce, alle sue promesse infrante al suo assicurarmi che ci sarebbe sempre stato, quando così non è stato .
Ho permesso alla paura di vincere sulla mia razionalità.
Terrorizzata dal poter credere nuovamente alle sue parole e restare ancora una volta ferita .
Non gli avrei creduto se non lo avesse ammesso Rocio.
Avrei pensato che volesse solo raggirarmi.
Stupido lo so, ma sarei scappata non volendo illudermi.
Ora mi prenderei a sberle da sola.
Passo un po' di correttore, per cancellare i segni che solcano il viso .
E coloro le guance cadaveriche.
Devo farmi perdonare, non so ancora bene come, ma so che lo devo fare .
Passo un po' di mascara enfatizzando solo le labbra con un rossetto rosso .
Indosso un vestitino nero a tubino, intrecciato sul davanti e una buona dose del mio profumo preferito .
Una volta pronta faccio grossi respiri per calmare i nervi e mi avvio a raggiungere il mio migliore amico .
Si volta lentamente nella mia direzione al mio arrivo, in mano tiene un bicchiere di quello che sembra essere whisky, che rimane sospeso a mezz'aria .

Si volta lentamente nella mia direzione al mio arrivo, in mano tiene un bicchiere di quello che sembra essere whisky, che rimane sospeso a mezz'aria

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I suoi occhi si allargano e il pomo d'adamo si alza e si abbassa veloce .
-Beh come sto ?- chiedo timidamente .
-Bellissima, come sempre - dice ripresosi dallo stupore .
-Grazie - rispondo chinando il capo e portando una ciocca dei miei capelli mossi dietro l'orecchio .
-Hey cosa fai? La timidezza non ti si addice - sorride avvicinandosi .
-So che non ne abbiamo parlato molto, ma devo chiederlo. Sei sicuro che quello che provavi per me si sia dissolto ?- cerco la conferma che non ci sia nulla più che un'amicizia tra noi .Ho bisogno di sentirgli dire che non rischiero' di ferirlo nuovamente .
Trattengo il respiro aspettando la sua risposta .
Lui mi solleva il viso guardandomi con i suoi occhi profondi marroni, prima di far apparire un sorriso .
-Ne sono sicuro- risponde semplicemente, sollevandomi un carico pesante dalle spalle .
-Non sai quanto mi renda felice. Non voglio ferirti, ma neppure rinunciare a te .E se tu avessi provato ancora qualcosa sarebbe stato complicato far combaciare le due cose - rispondo onesta, rilasciando l'aria trattenuta .
Ho dovuto voltargli le spalle già una volta e non è un'esperienza che vorrei ripetere .
-Non lo farai, non mi ferirai. Ora so cosa mi legava a te. Quello che ho frainteso come amore era solo un'amicizia molto più profonda .Ora lo so .Il tuo andartene mi ha aperto gli occhi e adesso vedo tutto con la giusta prospettiva .Ti reputo ancora una delle donne più belle mai viste, ma il mio cuore non batte in quella maniera per te .Quindi rilassati e permettimi di esserti amico, senza timori - la sua mano prende la mia e la stringe, lasciandomi intendere quanto veritiere siano le sue parole .
Faccio un cenno con il capo, incapace di poter proferire parola, grata di aver chiarito le nostre posizioni in questo rapporto, che si basa solo ed esclusivamente in amicizia .
-Andiamo ora o faremo tardi - dice trascinandomi con lui, verso la mia nuova sfida, quella più dura .
L'incontro prenderà parte nella palestra del paese, e con le giuste direttive da parte di José date in precedenza a Nick arriviamo dieci minuti dopo .
Le cose non funzionano come al White Tiger, non ci sono parole d'ordine, ne tanto meno inviti che ne contengano .L'entrata è libera a tutti, l'unica cosa che li accomuna sono diversi energumeri posti di fronte all'entrata.
Gente di ogni etnia è accalcata in ogni centimetro di questo luogo .
Un tizio della sicurezza si avvicina, all'orecchio porta un auricolare dove spiega di averci trovato .
-Signor Reinold signorina Dion prego seguitemi, vi stanno aspettando - spingendo tra la folla crea il largo per permetterci di arrivare al posto dove siamo attesi .
Ci conduce nei primi posti di fronte al ring dove ci attende la famiglia al completo di José.
L'unica che manca all'appello è Rocio, cosa di cui sono contenta .
Carmen è la prima a sollevarsi, salutandoci entrambi con un bacio sulla guancia, seguita a ruota dalle figlie e i mariti .
Presento Nick a tutto il gruppo e accetto l'invito di Alejandra a prendere posto tra lei e la madre .
Nick invece si siede a pochi sedili più giù, vicino a José e al figlio Manolo .
Non sono solo nervosa per come andrà tra me e Blake, anche l'incontro mi spaventa molto .
Sono terrorizzata dall'idea che possa finire come l'ultima volta.
-Nervosa?- chiede Carmen mettendo una mano sulla mia che stringe a pugno un lembo del vestito .
-Un pochino - ammetto cercando di distendere i nervi .
-Non devi, non ha mai perso un'incontro fino a oggi - dice dandomi pacche sulla mano .
Più facile a dirsi che a farsi .
Ho visto cosa può succedere, quando qualcosa va storto .
Lo ricordo perfettamente .
-A quanti incontri a preso parte fino a oggi?- so che sono tanti, ma devo fingere di non esserne a conoscenza .
-Un po'. Soprattutto quando lo abbiamo conosciuto - mi spiega sorridendo .
-Lo immaginavo- dico a disagio, muovendomi sulla sedia.
-Quando è arrivato tre anni fa era un vero casino - mi spiega, stringendomi nuovamente la mano .
Chiudo gli occhi, volendo mascherare in parte il dolore alla menzione dei tre anni .
Entrambi abbiamo avuto a che fare con la forzata separazione, ma ognuno di noi lo ha superato in maniera differente .
Capisco perfettamente che questo sia stato il suo modo di affrontare tutto, non sarebbe stato lui se non lo avesse fatto .
Ha sempre superato il dolore lottando .
Sospiro rassegnata .
Questo è Ice .
Ghiaccio e rabbia .
-Vedrai ti perdonerà - dice cambiando discorso .
-Non lo so. Di già in passato abbiamo avuto problemi di fiducia -ammetto ricordando quanto si era infuriato quando aveva scoperto di Micholson.
-Avete un duro passato alle spalle è normale avere timori - suggerisce in tono materno .
Forse .
Ma questo non cambia, il fatto che meritava di essere ascoltato .
-Quando si ama si trova sempre il cuore per perdonare .-suggerisce
-Sapessi quante ne ho dovute passare io, rimarresti scioccata .Non sei stata la sola a dover prendere a sberle un'altra donna sai? Guardaci ora invece .Tutto quello che abbiamo passato non ha fatto altro che renderci più forti - lo dice con una luce di tristezza .
Lo diceva sempre anche mia madre .
Affronta il dolore e renditi più forte .
Con l'amore è possibile .
Ammiro questa donna, non dev'essere una vita facile quella che ha scelto, avendo il marito a capo di una certa nomina .
Deve aver visto più cose lei di quante potrei vederne io in una vita .
Essendo José uno dei tanti nomi sulla lunga lista di traffici illegali .
Eppure hanno quel qualcosa che li contraddistingue, sono una famiglia che crede nei valori e questo gli fa onore .
Sorrido a questa nota di saggezza .
In amore non si conoscono limiti, ha perfettamente ragione .
-Ecco ci siamo - e' Alejandra a parlare richiamando la nostra attenzione .
Sul ring fa il suo ingresso un 'uomo che inizia a fare le presentazioni .
Seguo con cura il primo incontro, nulla di eccezionale, al contrario si nota quanta poca esperienza di combattimento abbiano .
Arriva presto il momento del nuovo incontro, mentre il presentatore torna ad annunciare il prossimo comattimento in cui ci sarà Blake .
Mi volto a guardare Nick .
Lo trovo con lo sguardo rivolto nella mia direzione .
Con il labbiale mormora "Pronta?" rispondo con una conferma, muovendo solo la testa .
Ho le mani che tremano e il cuore che martella nel petto, ma cerco di mascherarlo.
Il presentatore fa il nome di Ice, così mi volto immediatamente, cogliendo la sua entrata .
Entra sicuro, i suoi tratti del viso non lasciano presagire nulla di buono .
Indossa una felpa con cappuccio grigia e dei pantaloncini bianchi e blu .
Prende posizione sfilando la maglia, che passa ad un uomo anziano .

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