Epilogo

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N.A :A te amore mio . Tu che con la tua pazienza mi hai permesso di sognare, permettendomi con il tuo sostegno di poter terminare anche questo secondo libro .A te che mi hai insegnato ad amare .A te che sei il mio migliore amico.
L'unico Boss del mio cuore . Love you

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Grant

Il telefono squilla insistentemente, mi scuso dal tavolo dove si stava svolgendo una colazione di lavoro .
Il display indica il nome di Devis .

Penso di sapere cosa voglia .

Chris ha parlato .

Mi sposto in un angolo nascosto al riparo da sguardi  e orecchie indiscreti .
-Sì- rispondo pronto a sentire le sue accuse .
-Preparati sto arrivando a rivendicare la morte di Chris- poche parole che mi fanno scivolare il telefono dalle mani .

Non può essere ci dev'essere un errore .

Chris non può essere morto .
Io ...io ho fatto ciò che mi hanno chiesto  .
Ho provato a proteggere la mia famiglia .
In modi contorti è vero ma solo per loro .
Volevo solo che fosseri liberi .

Il cuore mi si è fermato, a questa notizia .
Ho segnato la fine di uno dei miei figli .
Come uno zombie mi allontano, lasciando tutto così.
Non una parola per avvertire, senza neppure soffermarmi a raccogliere l'oggetto che mi ha rivelato il mio fallimento .
Ho sempre fatto scelte sbagliate e insieme a me ho portato sul fondo i miei figli .
Ho fallito come uomo e come padre .
E ora a pagare è stato Chris .
Il mio Chris .
La persona che in tutta la mia merda, si era schierato dalla mia parte .
Stringo i pugni mentre trattengo a stento le lacrime, che alla fine scendono copiose .
Apro la porta di camera mia come un'automa .
Che cosa ho fatto?
Entro nell'oscurità della camera resa tale da pesanti tendaggi.
Non mi chiedo il motivo di tanta oscurità.
Non accendo la luce, voglio stare al buio proprio come il mio cuore lo è al momento .
Appoggio a tastoni le chiavi sulla mensola e mi dirigo a versarmi da bere .
Ho perso tutto .
Natasha ha chiesto il divorzio il mese scorso .
Ho fallito anche con lei .
Ora sarà impossibile recuperare .
Riempio un  bicchiere con quel liquido trasparente che stordira' i miei pensieri .
Sollevo il bicchiere portandolo alle labbra, tastando appena il contenuto .
Un rumore sospetto richiama la mia attenzione .
Mi volto verso la fonte .
-Immagino tu sia qui per me!- constato verso la figura in penombra vestita di scuro.
-Non sbagli -ammette la voce avvicinandosi alla porta.
-Perché?- chiedo senza perdere di vista i suoi movimenti, anche se conosco  il motivo.
Ormai mi è chiaro.
-Non si lasciano testimoni .Prima regola fondamentale - risponde soltanto mentre sento togliere la sicura alla pistola che tiene in mano .

-Capisco . Ti dispiace se prima finisco il bicchiere?- chiedo l'ultimo desiderio da uomo condannato a morte .
-Permesso accordato - dice .
Porto il bicchiere nuovamente alle labbra rinunciando a chiedere perdono a tutti .
Non servirebbe .
Mando giù il liquido che sembra fuoco, tutto di corsa .
È arrivata l'ora della resa dei conti .
Non appena il bicchiere è vuoto,
la camera viene illuminata dalla persona a me difronte .
Stupore appare sul mio viso.
Ho solo più il tempo di dire- Tu?- mentre il bicchiere mi scivola dalle mani e la mano che impugna l'arma si solleva.
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Ice

Quando arrivo all'hotel quasi due ore dopo noto pattuglie di polizia appostate ovunque .
Il signor Brent azionista della compagnia è seduto su un gradino dell'hotel, sulle spalle ha una coperta . Un paramedico e un poliziotto sono al suo fianco .
Rialza lo sguardo notandomi.
Mi indica dicendo -Quello è il figlio- vedo l'agente voltarsi e venirmi incontro .

Un sacco nero nel frattempo viene portato via su una barella .

Un brivido freddo mi percorre dalla parte finale della schiena, fino su' alla nuca.

Survive IceDove le storie prendono vita. Scoprilo ora