Mi andava di mettere una foto di Jus, lol.
Blake's pov
Maledette macchinine che ti fregano i soldi. Io volevo quel fottuto peluche.
Misi il broncio e sbuffai, «Che uomo.» Disse sarcastica Loren, beccandosi in risposta solamente una smorfia da parte mia.Cavolo, quella ragazza era bipolare forte. O forse il bipolare ero io, dato che a volte mi stava sul cazzo e altre volte invece potevo sopportarla.
Boh, c'aveva la faccia da cagna.
Come sempre, Weston faceva il lecchino con quella povera Lily, e giuro, vederli insieme dava il volta stomaco.
"Quanto sei bella", "Aw ma tu", "Ti compro l'orsacchiotto", "No i cioccolatini" oh ma dio bono vi ficco su per il buco del culo sia l'orsacchiotto che i cioccolatini.
Poi ovviamente c'eravamo io e gli altri che guardavamo disgustati la dolcezza di quei due. L'unica a guardarli con occhi sognanti era quella idiota della sorella di mario.
A volte mi perdevo a guardarla, intendo Lily, e non so, mi veniva una specie di malinconia al petto.
Era una cosa strana, a volte avrei voluto buttare giù il muro di pugni, altre volte avrei solamente chiesto la sua presenza accanto a me, nulla di più.
Ma venni risvegliato dai miei pensieri quando ci ritrovammo davanti a un bar. «Cosa prendete?» chiese Jackson, riferendosi a tutti noi. Facemmo spallucce e sentii dire dietro di me da Weston, «Ti va un frullato?» a Lily.
Lei rispose di sì e Weston continuò,
«Alla fragola?» ma lei scosse la testa.«Al cioccolato?» e lei continuò a scuotere la testa in segno negativo.
«Alla banana?» e qui non riuscii a trattenermi. «È allergica.» Mi lasciai scappare dalle labbra, portando subitamente una mano al di sopra di esse, maledicendomi.«E tu come fai a saperlo?» Chiese irritato, mandandomi un occhiata furtiva. Io feci spallucce cercando di rimanere il più possibile sul vago e sembrò dimenticarsene.
Stupido Blake,
Stupido
Stupido
Stupido.Lily's pov
«Ok basta. Chi ha preso i miei biscotti?» chiesi rivolta a tutti i presenti in quella stanza.
Analizzai lo sguardo di tutti, e il più colpevole sembrava Blake. «Blake Gray! Domani me li ricompri!» Urlai minacciandolo con la scatola dei biscotti, vuota.Nemmeno io sapevo bene il motivo per cui Blake era a casa mia, si era presentato fuori casa mia e io come una stupida l'ho lasciato entrare.
Sapete quando non riuscite a smettere di sorridere, quando avete quel maledetto sorriso stampato in faccia e non riuscite a toglierlo manco con l'aiuto di Dio? Era esattamente quello che facevo quando quell'idiota di Blake era a casa mia.
Potevo insultarlo quanto volessi, ma sotto sotto sapevo che la sua compagnia mi rendeva di una felicità assurda.
Avevo persino detto a Weston che stavo dormendo pur di non farlo venire qui.
Io volevo Blake.Non so come, non so quando, Nash era già corso fuori di casa dai suoi amici seguito da Hayes, mia sorella era andata a ballare e Blake era andato a sedersi sul mio divano a guardare Spongebob. Seriamente?
Ora che non c'era nessuno in casa, potevo almeno andare in bagno e pisciare senza la costante paura che venisse Hayes ad aprirmi la porta di scatto come ha fatto molte altre volte, dato che abbiamo perso la chiave del bagno nel gabinetto.
Appoggiai il mio sedere sulla tazza, beandomi di quel poco silenzio che regnava in casa, l'unico rumore proveniva dalla televisione, ma non era poi così fastidioso.
Finito di fare pipì, mi lavai le mani con il sapone che avevo comprato a Phoenix. Ne avevo preso a valanghe, e me ne rimanevano ancora tanti! Quegli scemi dei miei fratelli avevano la testa tra le nuvole costantemente, infatti si dimenticavano di prendere pure l'acqua.
Alzai la testa e guardando il riflesso sullo specchio, per poco non mi venne un colpo al cuore, trovando sullo stipite della porta Blake. Continuava a fissarmi, con le braccia conserte e lo sguardo attento studiando ogni singola parte del mio corpo.
Portò il suo sguardo nei miei occhi e mi arrivò un brivido per la schiena, per la freddezza che vedevo nei suoi occhi mischiata ad un color azzurro che ti ipnotizzava completamente.
Mi avvicinai a passi felpati verso la porta e aspettai si spostasse per lasciarmi passare, ma niente. «Oh ma ti svegli?» chiesi ad il ragazzo davanti a me.
Con una mossa decisamente inaspettata, invertì le nostre posizioni e mi ritrovai contro il muro, intrappolata tra esso e il corpo di Blake. Provai a spostarmi, ma quest'ultimo fu più veloce di me e bloccò i miei polsi al muro, con fare delicato.
Sentivo le guance andare letteralmente in fiamme, tanto che mi sembrava di essere in una fornace. Non capivo perché mi avesse fatto quell'effetto, ma il mio cuore prese a martellare contro il mio petto quando lo vidi avvicinarsi più di quanto potesse già fare.
«Che cazzo fai?» chiesi cercando di risultare irritata, anche se ero totalmente il contrario. Avrei voluto tanto che mi baciasse, ma non dovevo lasciarmi abbindolare dal suo cazzo di fascino.
Ignorò completamente la mia domanda e avvicinò il suo viso al mio. Cominciai a scalciare in tutte le direzioni possibili nel tentativo di liberarmi, e quando fu sul punto di baciarmi gli posai l'indice sulle labbra.
Rimase con le labbra appiccicate al mio indice e lo leccò, facendomi tirare indietro subito il dito che ripulii sulla sua maglietta. «Ew!» urlai disgustata.
Durante quel breve momento di distrazione, appoggiò la testa nell'incavo del mio collo, e mi afferrò per le cosce tenendomi in braccio.
Mi lasciai sfuggire una risata liberatoria, quando i suoi capelli solleticarono il mio collo e lui ritirò la testa per guardarmi negli occhi. «Soffri il solletico?» chiese sorridente.
Non lo vedevo quasi mai sorridermi da così vicino, tanto che il bianco dei suoi denti era quasi perfetto.
Annuii, poco fiera del fatto che soffrissi il solletico, sorridendo nonostante tutto. Mi bloccò nuovamente al muro, cominciando a solleticarmi il collo e la pancia. Scoppiai a ridere e ad agitarmi da tutte le parti, riuscendo poi a scappare dalle sue grinfie, ma sfortunatamente era più veloce di me e mi afferrò per la vita, ridendo come un matto.
«Devo dirti una cosa che non riesco a trattenermi.. -prese una pausa per riflettere - odio quando Weston ti tocca.» affermò passando l'indice sulla parte scoperta del mio fianco, causandomi un milione di brividi per tutto il corpo.
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Honeymoon Avenue. B.G.
RomanceMi accarezzò la guancia. «Sai cosa, piccola Grier?» «Cosa, Gray?» Si fece serio immediatamente. «In un'altra vita potrei amarti.» Lo fissai per un istante scrutando nei suoi occhi appannati. Era sbronzo, ma in quel momento non mi sembrò fuori luogo...