19. Not a fool

1.3K 123 166
                                    

Blake's pov

Per fortuna nessuno si era accorto del brutto taglio che avevo nel naso. Grazie a dio mia madre aveva quei trucchi di cui non so neanche il nome, che mi avevano aiutato a nasconderlo.

Intanto, una canzone a caso di Selena Gomez riecheggiava nelle mie orecchie.
Che schifo sta robaccia. Stupida riproduzione automatica di YouTube.
(S/A: non trasformatevi in belve, io amo Sel, lol)

Mio fratello nel frattempo, si stava mangiando la faccia con la sua fidanzata e io mi stavo deprimendo.
Sentivo quasi la mancanza di una ragazza che tenesse a me come Hilary teneva a mio fratello. Doveva essere proprio bello prendersi cura di una persona.

Ma comunque, io non avevo intenzione di fidanzarmi con nessuno.
A volte sembrava quasi una perdita di tempo, ti senti intrappolato, non puoi fare nulla che magari la tua ragazza è gelosa. E io di ragazze gelose non ne avevo proprio bisogno.

Ma un nome, un fottuto nome riecheggiava nella mia mente da un paio di giorni, ovvero Lily.
Non riuscivo a togliermela dalla testa, era una specie di pensiero fisso.

Diamine ragazza, esci dalla mia testa adesso.

Eppure non sapevo se mi piaceva, non sapevo che intenzioni avevo con lei, non sapevo nemmeno il perché del mio comportamento verso di lei.

E se fosse stata semplicemente attrazione fisica? No, quella era da escludere perché, cazzo, quando mi avvicinavo a lei sembrava che una mandria di elefanti si innalzasse nel mio stomaco.

Allora mi piaceva.

Si mi piaceva.

No non mi piaceva.

Cazzo si mi piaceva.

Ma non doveva piacermi.

La avrei fatta solamente soffrire.

Fanculo io e il mio carattere di merda.

Eccheccazzo.

Lily's pov

Dire che ero infuriata era un eufemismo. Quel coglione di Weston Koury aveva preso a pugni Blake, non sapevo nemmeno la ragione, ma potevo già immaginare.

Corsi per tutti il suo vicinato, incazzata come una belva, e quando arrivai davanti alla sua porta cominciai a suonare come un ossessa.

Venne ad aprirmi la versione di Weston assonnato, e a guardarlo, tutta la rabbia svanì nel nulla.
Alla fine lui mi aveva sempre trattata molto bene, e adesso perché avrei dovuto urlargli contro?

Avevo già il braccio puntato verso di lui, ma lo abbassai immediatamente.

Lui mi guardò impassibile, riuscivo comunque a notare i suoi occhi leggermente lucidi.

Ecco lo fai pure piangere, stupida.

Rimanemmo comunque entrambi in silenzio, io avevo voglia di spaccargli la faccia ma allo stesso tempo di abbracciarlo, perché Weston è stato il primo ad accogliermi tra le sue braccia.

E come a rispondere dei miei pensieri si buttò tra le mie braccia.

Chiusi gli occhi e cercai di assaporarmi il più possibile quell'abbraccio, duratosi pochi secondi, perché sentii immediatamente le sue labbra sulle mie.

Rimasi spaesata e lo spinsi via non appena riuscì a trovare il coraggio.

«No no no! Cavolo Weston, non dovevi farlo!» Dissi spingendolo dal petto, facendogli perdere quasi l'equilibrio.
Lui continuò a guardarmi con i suoi occhioni, senza far trapelare nessuna emozione.

«Vaffanculo.» Sentii dire da dietro di me.

Mi girai, e mi venne una fitta al cuore a vederlo lì, in piedi davanti a me, a squadrarmi.

«Blake..» Mormorai, a voce bassissima.

Lui sputò per terra e se ne andò a passo veloce.
Io non riuscivo a muovermi, i piedi sembravano incollati al terreno, e la testa mi girava.

Sentii le lacrime accumularsi nei miei occhi, ma cercai di trattenermi.
Non avrei pianto.

Avevo finito le lacrime ormai.
Ma non avevo di sicuro finito con Blake.

Honeymoon Avenue.        B.G.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora