16. Colors

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Lily's pov

Cazzo.
Cazzo no.
Cazzo non girarti.

«Lily! Hey mi senti?» Mi chiese proprio lui, a pochi passi da me. Mi girai lentamente, molto lentamente, avevo quasi paura di guardarlo in faccia.
Incontrai il suo sguardo entusiasto, ma alla vista del mio leggermente indifferente ritornò serio immediatamente. «Come mai non ti sei fatta sentire in questi giorni?» Chiese un po' dispiaciuto.

Io esitai un attimo prima di rispondere. «Uhm.. Ecco vedi..» Mi grattai la nuca un po' imbarazzata, guardando nella direzione di Blake cercando di trovare un po' di aiuto.

«Aveva meglio da fare.» mi precedette Blake, parlando al posto mio. Di tutta risposta, Weston gli lanciò un'occhiata indecifrabile.

«Scusami Weston, ma avevo alcuni impegni.» Continuai io, per poi mandare un'occhiataccia furtiva a Blake che sbuffò. «Fa niente, tranquilla. Se vuoi possiamo vederci per prendere un gelato.» Disse facendo spallucce, sorridendo timidamente.

«No non può. Ora sparisci.» Disse Blake, prendendomi per mano e trascinandomi via da quella casa come un razzo.

Mi bloccai immediatamente sul posto, piantando i piedi al pavimento e tenendo le braccia conserte. «Mi spieghi cosa ti prende? Sei stato scortese!» Urlai con una smorfia in volto, per la puzza che avvolse le mie narici non appena un tipo un po' troppo sudato mi passò affianco.

«È ovvio che vuole solamente ronzarti intorno.» Urlò a sua volta, gesticolando freneticamente. Io rimasi basita dalle sue parole. Era la situazione con Blake sbagliata, non quella con Weston!

Feci un mugolio di disapprovazione e lo superai dandogli una spallata, per poi avviarmi a casa mia a passo veloce. Non mi interessava se sarei arrivata domani mattina, sarei ritornata a piedi, senza Blake.

Lo sentii rincorrermi e tirarmi per un braccio, che tirai indietro in preda alle lacrime. Non capivo il motivo per cui stessi per piangere, ma avevo voglia di urlare, strozzarmi, buttare giù tutto.

«Cazzo! Ascoltami però!» Urlò intrappolandomi tra le due braccia. Rimasi immobile, non avevo motivo di divincolarmi dalla sua presa infondo.
Non era successo niente, ero io con il mio comportamento di merda che non sapevo mai cosa fare.

«Scusa, ma non volevo che ti portasse via da me.» Disse abbassando lo sguardo, e non potei fare a meno di addolcirmi. «Questa sera.» Si corresse immediatamente arrossendo lievemente.

Mi scappò una risatina per il modo buffo in cui cercava di non guardarmi negli occhi.

«Blake..» Lo richiamai dolcemente, sperando mi guardasse. Lui alzò lo sguardo, osservando i miei occhi in un modo quasi dolce.

Non fiatò, rimase pochi attimi con lo sguardo perso nei miei occhi e poi appoggiò la sua mano sulla mia guancia.

«Cosa mi stai facendo Lily..» Mormorò non staccando i suoi occhi dai miei.
Mi passò un brivido per tutta la schiena quando mi afferrò da dietro avvicinandomi a lui.

Osservai solamente il movimento delle sue labbra che si muovevano mentre parlava, totalmente ipnotizzata dal quel gesto paradisiaco.

Si passò apposta la lingua sul labbro, con fare piano, quasi sensuale.
Non sembrava neanche più capire lui stesso di cosa stesse parlando.

«Quel giorno lì, quel giorno in cui ti avevo conosciuta non l'avevo mica capito.» Disse di punto in bianco, prendendomi alla sprovvista e attirando la mia attenzione a tutte orecchie.

«Cosa?» Chiesi io confusa, piegando la testa di lato cercando di capirlo il più possibile.

«Non l'avevo mica capito che da quel giorno avrei fatto i conti ogni istante con la paura di perderti.»

Honeymoon Avenue.        B.G.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora