10/06/16

49 0 1
                                    

Non mi andava di aspettare troppo per rivederlo. Già dalla prima uscita mi ero interessata parecchio di Michele. Così decisi di chiedergli se gli andava di rivedermi. Ci dammo appuntamento alle 15 all'area verde, perché quel giorno io sarei stata lì tutta la mattina per festeggiare la fine della scuola.
Mi ero vista con i miei amici in città per comprare l'alcol per la festa. Avevamo comprato la red bull e la vodka liscia. Ma non l'avessimo mai fatto.. Dopo un bicchiere ero andata fuori. Inoltre ho assaggiato cose da altri miei amici. Non ne avevo più idea. Mi sono divertita molto con loro e abbiamo riso e scherzato tutto il tempo. Verso le 14:00 ho iniziato a pensare che forse era meglio se mi davo una calmata per non uscire con Michele in uno stato pietoso. Infatti poco prima mi avevano buttato dentro la piscina e, quando i capelli hanno iniziato ad asciugarsi, hanno iniziato anche a gonfiarsi. Mamma mia odio quando i miei capelli fanno così, infatti, non so il perché, ma non volevo uscire con lui con quei capelli. Ma alla fine me ne sono fregata altamente e alle 15 è venuto a prendermi con il motorino. Appena lo vidi lo salutai e salii sul motorino, diretti in città. Durante il breve viaggio, pensavo a quanto mi avrebbero ammazzato i miei se mi avessero scoperta. Ma alla fine la cazzata la stavo già facendo, quindi non potevo più tornare indietro. Lui si divertiva a guidare senza mani e io mi prendevo troppo a male per paura che ci schiantassimo. Arrivati in città, ci dirigemmo in un bar per chiacchierare. Mi piaceva molto ascoltarlo mentre parlava, poteva parlare di qualunque cosa che tanto mi sarebbe interessato comunque. In seguito "giocammo a calcio" nel parcheggio vicino a casa sua. Continuava a farmi i tunnel come se non ci fosse un domani. Mi stavo divertendo parecchio con lui. Dopo andammo in un altro bar e parlano ancora. Questa volta gli feci una domanda che forse era meglio se non gliela facevo: "ma per caso piaccio a Roberto?"
Roberto è uno dei suoi più cari amici che ho conosciuto in discoteca.
Da lì lui mi ha fatto su uno spiegone assurdo che ho ascoltato dalla prima all'ultima parola. Il succo di tutto era che si sentiva una merda perché stava uscendo con la ragazza che piaceva al suo amico. Mi aveva detto che sarebbe sparito prima o poi. Da lì mi sono presa a male. Quando mi riaccompagnò in stazione per tornare a casa, mi misi a piangere e non riuscivo a spiegargli il perché. Mentre lui non sapeva cosa fare io lo guardavo. Osservavo attentamente i suoi occhi marroni. Non volevo non poterli più rivedere. Quindi trovai le parole e gli spiegai il perché di quel pianto. Le mie parole esatto furono: "sto piangendo perché pensavo che finalmente dopo, tanto tempo, avevo trovato una persona sincera con la quale costruire un bel rapporto. E proprio ora che l'ho trovata, ri se ne vuole andare."
Lui rimase senza parole, non pensavo che un mio pensiero potesse fare questi effetto. Cercò di farmi passare questa cosa dicendomi di dimenticarlo e di andare avanti come se niente fosse, ma io non potevo farlo. Non so il perché, ma anche se era solo la seconda volta che lo vedevo, non volevo perderlo.
Quando arrivò il pullman lo abbracciai e lo guardai con occhi davvero tristi. Non lo feci apposta, ma la tristezza era l'unica cosa che davvero stavo provando in quel momento. Mentre salivo sul pullman mi ricordai che stavo indossando la sua felpa. Decisi di starmene zitta e di tenerla con me, così avevo almeno una scusa per poterlo rivedere..
Mi sedetti sul sedile e passai tutto il tragitto a pensare con le lacrime agli occhi.

Solo un piccolo gestoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora