Mi svegliai sul tardi. Sapevo che quel giorno lui sarebbe partito e non lo avrei rivisto per più di 10 giorni..
Passati i tre giorni al lago tornai a casa.. Non sapevo cosa fare perché lui non c'era.. E più i giorni passavano più sentivo la sua mancanza..
Occupai i pomeriggi con Rebecca. Le facevo compagnia mentre stavamo con le sue sorelline. Non so con quale forza l'ho fatto per quasi tutta la settimana visto che io odio i bambini, ma loro non sono poi così detestabili dai. Stranamente la più grande mi stava anche simpatica.
Tralasciando questo particolari.. Pensavo a lui tutti i giorni.. Ogni giorno ci chiamavamo per telefono e stavamo in chiamata per molto tempo, certe volta anche delle ore. Era molto bello parlare con lui. Ci raccontavamo la giornata e cose così. Certe volte se ne usciva fuori con frasi del tipo: "voglio baciarti", "vorrei averti qui con me ora", "vorrei poterti abbracciare e stringere forte", ecc..
Anch'io desideravo tanto quelle cose. Un giorno ho anche pensato di prendere il treno e scendere, ma poi le conseguenze sarebbero state assurde da parte dei miei genitori. Quindi non lo feci.. Una domenica, quando lui era ancora in vacanza, sbottai. Era una giornata di merda.. Avevo litigato con Stefania (una delle mie più care amiche), non sopportavo più la distanza tra me e Michele.. Iniziai a prendere a pugni il muro.. Un pugno.. Due pugni.. Tre.. Quattro.. Cinque.. Fino a quando non sentii uno strano rumore.. Guarda la mano e avevo un taglietto sulla nocca centrale.. Ed erano tutte gonfie.. Mamma mia se mi faceva male.. Non sapevo più che fare.. Ribaltai la scrivania.. Feci davvero casino.. Così decisi di scriverlo a Michele. Lui mi chiamo e mi disse: "Sto venendo a prenderti a schiaffi" e io ancora più incazzata gli dissi: "Ma come fai che sei in Toscana?!"
Poi mi affacciai alla finestra e lo vidi lì con il telefono all'orecchio. Chiuso gli occhio e guardai di nuovo per essere certa di non averci visto male. ERA PROPRIO LÌ! Chiusi la chiamata senza dire una parola e corsi giù per le scale saltando il cancello. Gli saltai imbraccio e iniziai a piangere. Scaricai tutto lo stress che avevo addosso.. Davvero non ce la facevo più! E quando finalmente potei riabbracciarlo ero davvero felice. Lo strinsi fortissimo. Non lo volevo lasciare andare via. Poi mi chiese: "tutto bene?". Stavo più che bene. Lo baciai e stavo davvero benissimo. Mi erano mancate le sue labbra.
Passammo tutta la sera insieme e lui mangiò anche dai miei nonni. Per lui fu molto imbarazzante ahah.
Ero così felice di rivederlo..
Siamo stati un po' a casa mia e lì ci baciammo in continuazione. Ad un certo punto al bacio si aggiunse anche un po' di passione e ci spostammo dalla sala alla camera da letto. Lì ci sdraiammo su uno dei tre letti e si aggiunse ancora più passione. Gli tolsi la maglietta e le nostre gambe erano aggrovigliate tra di loro. Lui decise di andare oltre il bacio a allungò le mani. Io non lo fermai perché mi sentivo sicura delle cose che stavamo facendo.
Dopo un po' uscimmo a fare un giro. Era sera tardi ormai. Ci sedemmo su una panchina a parlare e poi lui mi chiese: "tu vuoi continuare questa storia". Io gli risposi di sì ma non in quel modo. Così gli dissi che io volevo stare con lui e gli chiesi se anche lui pensava la stessa cosa.. Così in quel momento, il 26/06/16 noi due formammo una coppia a tutti gli effetti.
Ero davvero felice di essere diventata la sua ragazza. Era quello che davvero volevo. Quella notte dormii con il sorriso stampato sul viso.
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Solo un piccolo gesto
ChickLitQuesta è la mia piccola avventura vissuta questa estate. Ho deciso di scriverla per non poterla dimenticare e di raccontarla agli altri dato che è stata la cosa migliore che mi sia capitata. Buona lettura.