Mi svegliai alle 6:00 di mattina a causa del mio cellulare che squillava. Guardai ed era una chiamata da mia cugina Sofia. Risposi ancora tutta addormentata: "Si?". Lei mi chiese se potevo scendere sotto casa. Così mi affacciai alla finestra e vidi la macchina di suo padre. Così scesi in tutta fretta e la incrocia sul balcone appena sotto. Affondammo in un bellissimo abbraccio. Mi era mancato davvero tanto poterla abbracciare. Era così strano perché di solito potevo vederla solo da dietro lo schermo quando eravamo in videochiamata. Ero così felice che fosse proprio lì! Mi scese anche una lacrimuccia di commozione. Io le scrivevo tutte le mattine il buongiorno e tutte le sere la buonanotte, ma questa volta potevo darle il buongiorno dal vivo! Ed era davvero un bel buongiorno. Avevo i brividi che mi percorrevano il corpo. Dopo un poco che stavamo abbracciate entrai in casa di mia nonna per salutare suo padre e sua nonna. Era da marzo che non li vedevi tutti e tre! Era passato davvero tanto tempo! L'importante era che finalmente potevamo riabbracciarci. Loro poi andarono a mettere in ordine le cose nella casa in montagna dove sarebbero stati per dormire. Così io tornai a casa a dormire sul divano. La rividi dopo pranzo, che mi accompagnò dall'estetista. Poi andammo al bar e le feci conoscere Michele e il suo migliore amico. Passammo un'ora e mezza con loro a chiacchierare. Poi recuperammo Rebecca a casa sua mentre loro andarono a fare un giro e poi di nuovo al bar. Noi li raggiungemmo poco dopo. Passammo tutto il resto del tempo a chiacchierare tutti insieme e a fumarci una sigaretta. Verso le 18:00 salutai Michele e il suo migliore amico e andai prima a comprare il tabacco e le cartine e poi io e Sofia tornammo a casa con suo padre. Dopo aver cenato insieme andammo a fare una bella passeggiata noi due da sole. La portai alla pietraia.
Era un deposito di pietre dove in realtà non ci si poteva andare, ma io ci andavo molto spesso. Me lo aveva fatto conoscere un mio vecchio amico. Lì c'era davvero una bella vista sulla regione. Mi piaceva andare lì per starmene tranquilla. Tornate a casa passammo il tempo a chiacchierare di una festa alla quale eravamo state invitate sabato sera. Allora chiesi a suo padre se potevamo andarci e da lì successe il putiferio.. Litigai pesantemente con i miei genitori.. Mi dissero che ero una cogliona, che non capivo mai un cazzo e che dovevi svegliarmi.. Non pensavo che una semplice domanda potesse creare tutti questi casini. Non sapevo che dire.. Alla fine mi proibirono di andare e mi dissero anche che ero una stupida.. Non li sopportavo.. Gli risposi dicendo: "beh pensate che sono la vostra fusione! Fatevi due domande!".
Davvero mi avevano stufata.. Non volevo più avere a che fare con loro.. In più ci si metteva anche la mia sorellina ad istigarmi pur sapendo che ero incazzata.. Così pur di non tirare un pugno a lei, chiusi la Porta della camera sbattendola.. Non volevo farle male, ma in quel momento si sarebbe meritato almeno uno schiaffo. Quando mia madre ebbe pronunciato: "Sei davvero una stupida" sentii il mio cuore frantumarsi in mille pezzi. Davvero provavo molto dolore.. Infatti piansi molto.. Io so di non essere una stupida e sentirmi dire invece il contrario era davvero brutto..
Così mi sfogai al telefono con Michele. Non so davvero come faceva a sopportarmi.. Per fortuna seppe tirarmi su il morale. Senza di lui non saprei davvero come fare. Andai a dormire meno triste di prima almeno.
STAI LEGGENDO
Solo un piccolo gesto
ChickLitQuesta è la mia piccola avventura vissuta questa estate. Ho deciso di scriverla per non poterla dimenticare e di raccontarla agli altri dato che è stata la cosa migliore che mi sia capitata. Buona lettura.