Quel giorno io e Michele non avevamo programmato di vederci. Io ero andata in un paese vicino al mio per uscire con i miei amici, mentre lui era in città con i suoi. Passai tutto il pomeriggio al torrente dove ci sono delle pozze per stare freschi. Faceva davvero caldo. Io e una mia amica ci sedemmo su una roccia mettendo i piedi a bagno mentre stavamo fumando una sigaretta. Era davvero rilassante la cosa. Durante tutto il giorno io e Michele ci sentimmo via messaggio. Verso sera mi scrisse: "Ma è vero che hai fatto un pompino al fratello del mio migliore amico in discoteca?". Io risposi di no, anche perché era vero, ma lui non mi credette subito. Si arrabbiò e anche tanto. Litigammo fino a sera tardi. Io ero disperata.. Non sapevo più cosa fare. Ero andata al ristorante con i miei amici e mentre aspettavamo che arrivava la pizza io andai in bagno. Erano ore che il mio umore cambiava da incazzata a disperata. Mi chiusi a chiave in bagno. Non mi sentivo per niente bene. Così mi appoggiai al lavandino e vomitai. Non ci stavo credendo.. Erano anni che non vomitavo. Non so nemmeno perché sia successo. Per fortuna io porto sempre con me nello zaino lo spazzolino da denti e il dentifricio. Così mi lavai i denti. Non mi piaceva per niente l'idea di non lavarmeli dopo aver vomitato. Poi mi sciacquai la faccia e mi guardai allo specchio. Avevo gli occhio gonfi, rossi e spenti. Le mie labbra erano bianchissime e rimanevano semi aperte. Ero pallida. Guardando il mio viso scoppiai a piangere. Dio non ce la facevo più. In quel momento mi resi conto di quanto ci tenevo davvero a lui. Avevo veramente tanta paura di perderlo. E esattamente in quel bagno mi resi conto che mi ero innamorata di lui.
Ero arrabbiata, perché non volevo che tutto questo casino succedesse per colpa di una persona che ha sparato una cazzata. Dopo un po' mi credette, ma io non volevo lasciare le cose così "sospese" se si può dire.
Così chiesi aiuto al fidanzato di mia sorella che mi portò in città. Chiamai Michele per chiedergli dove fosse e lui mi rispose che era in piazza e continuava a chiedermi il perché di tutte quelle domande. Ma io non gli risposi. Così andai da lui e ne fu sorpreso! Ci abbracciammo e parlammo un po' dell'accaduto. Finalmente avevamo chiarito. Dopo poco tempo dovetti tornare a casa e lui mi chiese se potevo restare ancora un po'. Io gli risposi: "Mi dispiace ma sono davvero obbligata a tornare a casa.. Non dovrei nemmeno essere qui. Sono salita solo per poterti parlare."
Così me ne andai a casa. Ero felice che tutto si fosse risolto. Se non fossi salita ci sarei stata male tutta la notte probabilmente.
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Solo un piccolo gesto
ChickLitQuesta è la mia piccola avventura vissuta questa estate. Ho deciso di scriverla per non poterla dimenticare e di raccontarla agli altri dato che è stata la cosa migliore che mi sia capitata. Buona lettura.