Miller Hart mi porta in cucina. Sento che apre qualche sportello, e tira fuori un vassoio e me lo porge, tenendolo saldamente sul suo palmo. Mi accorgo che e' pieno di sassi e di ghiaccio.
-Che cosa sono?- domando, chinandomi per guardare meglio. Lui gira il vassoio, sceglie la pietra e me la porge.
-Vediamo se riusciamo a farti rilassare Livy-
-Come? cosa sono?- indico con la testa la pietra che ha in mano e noto che da una parte e' concava e ha una specie di gelatina luccicante nel guscio perlaceo.
- Ostriche. Apri- si sporge verso di me e io mi ritraggo con una smorfia di disgusto.
-No, grazie- dico. Non ne capisco molto di molluschi, ma so che le ostriche costano un occhio e che in teoria sono afrodisiache. In ogni caso non ho intenzione di scoprirlo.
-Le hai mai assaggiate?-
-No-
- Allora devi- si avvicina ancora - Apri-
-Prima tu- suggerisco, cercando di guadagnare tempo. Lui scuote la testa esasperato - Se vuoi-
- Voglio-
Mi guarda e porta l'ostrica alle labbra, inclinando la testa all'indietro, con gli occhi fissi su di me, che tempesterei quel collo di baci. Poi, con una lentezza esasperante, ingoia e io sento un esplosione sconosciuta tra le cosce che mi costringe a cambiare posizione. Oh cazzo e' troppo sexy. Ho caldo.
Butta il guscio, mi afferra la maglietta e con uno strattone mi attira sulla sua bocca. Sono sorpresa, ma non ho intenzione di fermare quell'inasione famelica. A tentoni trovo le sue spalle nude: e' ancora meglio di quanto avessi immaginato. La sua lingua si muove avida nella mia bocca e io assaporo il salato dell'ostrica, fino a quando non si scosta e mi toglie le mani dalle sue spalle. Ansimiamo entrambi.
-Non e' stato per l'ostrica- sussurra, asciugandosi la bocca con il dorso della sua mano - E' stato perche te ne stavi li seduta davanti a me con uno sguardo di puro desiderio negli occhi stupendi-
Voglio dirgli che anche lui ha la stessa espressione, ma mi blocco, pensando che usi quello sguardo con tutte le donne. Rimango zitta e continuo ad ansimare mentre lui mi tiene ferma.
-Ti ho appena fatto un complimento-
-Grazie- mormoro
-Prego. Sei pronta a lasciarti venerare da me, Olivia Taylor?-
Annuisco, e lui si piega in avanti piano, con gli occhi azzurri che guizzano dalla mia bocca agli occhi, finche le labbra non sfiorano le mie. Ma questa volta e' un lungo bacio tenero mentre si alza, inducendo anche me a fare lo stesso e guidandomi all'indietro fino in camera sua. Bacia in modo straordinario, se questo e' un anticipo, allora spero che le ventiquattr'ore durino per sempre. Sto per esplodere di desiderio e lui lo stesso. Mi afferra l'orlo della maglietta e me la sfila.
- Ti senti meglio?- domanda spiengendo l'inguine contro di me.
- Si- boccheggio, mentre chiudo gli occhi e cerco di comprendere quello che sta accadendo.
-non privarmi dei tuoi occhi Livy- mi prende il viso tra le mani -Aprili-
Faccio come dice, e mi ritrovo due specchi azzurri scintillanti. Mi bacia con dolcezza -Mi sto sforzando di andarci piano-
-Sto bene- lo rassicuro, poggiandogli le mani sul petto.
Si scosta e sorride, e io mi sciolgo - Sono impaziente di assaporarti lentamente- allunga una mano sui miei jeans e comincia a sbottonarli -Molto lentamente-
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Per una sola volta
ChickLitLivy e' una bellissima ragazza. Ha tutto cio' che vuole, un bel lavoro, delle buone amiche, e soprattutto niente convolgimenti sentimentali. Ma un giorno incontra un uomo, l'attrazione tra i due e' fortissima, e questo uomo non le chiede altro che u...