Mi sento sicura e amo la sua vulnerabilità e il fatto che tutto questo sembri cosi giusto. Non è scappato dopo la mia storia vergognosa.
Apro il bottone e gli tiro giu i pantaloni, sollevandomi sulle ginocchia per sfilarli. Rimane con i boxer attillati. Belli, non c'è che dire, ma quello che c'è sotto m'interessa ancora di più. Butto i pantaloni per terra e infilo le dita nell'elastico, poi faccio scivolare lentamente i boxer lungo le cosce muscolose. Abbasso gli occhi sul suo grosso pene eretto e senza volerlo mi passo la lingua sulle labbra.
Getto i boxer sul pavimento e mi piego svelta, gli appoggio le mani sui fianchi e lo guardo contrarsi, con il respiro affannoso.
-Livy, buon Dio, sento il calore del tuo respiro- i suoi occhi mi scrutano affamati -Stai bene?-
-Scusa è solo che...- guardo giù.
-Va bene così- dice tranquillo. La sua rassicurazione mi spinge a concedermi un primo assaggio di Miller Hart. Seguo l'istinto e comincio a leccarlo, delicatamente. Non ho mai assaggiato niente del genere.
-Oh, caaazzo- Ricade con la testa all'indietro e si copre la faccia con le mani. Lo prendo come un buon segno e lo prendo in mano e risalgo verso l'alto, notando una goccia di liquido bianco che imperla la punta. La lecco, ha davvero un buon sapore.
Detesto la mia esitazione, percio lo prendo in bocca, affondandolo in profondità.
-Cazzo!- Solleva di scatto i fianchi, spingendolo ancora piu giu. Mi viene un conato e mi ritiro svelta -Scusa!- esclama -Merda Livy, mi dispiace-
Frustrata, non perdo tempo e lo riprendo in bocca, per poi muoverlo su e giu. Mi muovo a un ritmo costante, e i suoi gemiti di piacere mi rassicurano.
-Livy, fermati- Irrigidisce gli addominali e si alza a sedere.
Sento una mano accarezzarmi la schiena e aprire la lampo del vestito -Tira su- dice strattonando l'orlo.
Mi sfila l'abito mentre io lo guardo, i capelli in disordine, le onde scarmigliate dallo stato di eccitazione.
-Hai una pelle deliziosa, Livy- Ha la voce bassa -Tu sei deliziosa-
Le sue mani scorrono ovunque; mi afferrano il sedere, scivolano delicate lungo la spina dorsale e ridiscendono dietro le cosce. Sento i pollici infilarsi negli slip e abbassarli fino alle ginocchia, incapace di andare oltre.
-E se sbarrassi la porta e restassimo qui per sempre?- dice con voce roca -Dimentica il mondo fuori e resta qui con me-
-Per sempre è molto piu di una notte-
Ha un fremito alle labbra e allunga una mano, strofinandomi un pollice sul capezzolo.
-È vero- rimurgina -Era un patto stupido-
Il cuore quasi si ferma, mi sento alle stelle -Non ci siamo stretti la mano- gli ricordo -E di sicuro non abbiamo nemmeno scopato per siglare il patto-
Mi fa girare la testa quando sorride al mio seno e poi solleva lo sguardo azzurro verso il mio -Concordo- continua a guardarmi -Credo di dovermi aprire un varco-
-Concordo- il mio sorriso si allarga. Sappiamo entrambi che sono ben oltre quella fase. È un implicita confessione. Mi vuole per più tempo, quanto lo voglio io. -Comincerai subito?- domando con aria innocente, mettendomi a cavalcioni su di lui.
Mi aiuta, guidando le gambe dietro la sua schiena e afferrandomi il sedere per accostarmi a sé -Penso di avere l'obbligo di farlo- mi bacia a fior di labbra - E io rispetto sempre i miei obblighi, Olivia Taylor-
-Bene- dico, chinandomi sulle sue labbra.
-Mmh- sospira. Poi appoggia i piedi a terra e si alza, con me in braccio come fossi una piuma, e mi porta dritta in camera.
Una volta in camera, mi fa sollevare e porta l'erezione davanti alla mia fessura. Ansimiamo entrambi quando mi abbasso. Subito vengo catapultata nell'estasi totale.
Gemo quando inizia a spingere dentro di me. Sono sopra e so che dovrò essere io a muovermi, ma ancora non ce la faccio. Mi sento sazia. E poi lui allunga le gambe e mi penetra ancora piu a fondo -Oh mio Dio!- ansimo, abbandonando la testa sul petto.
-Hai tu il controllo Livy- sussurra - Se ti fa male rallenta-
-Non fa male- Muovo in cerchio i fianchi per dimostrarlo. -Porca puttana!- sono bombardata da proiettili roventi di piacere.
Mi accosta di piu a sé, le nostre fonti si toccano -Questo dev'essere il Paradiso- bisbiglia -Non c'è altra spiegazione. Dammi un pizzicotto-
Non lo faccio. Invece mi sollevo e torno giù, affondando con decisione, per assicurarmi che sappia che sono reale, cazzo.
Continuando gli affondi e i movimenti rotatori, mi tiro leggermente indietro per poter vedere meglio il suo viso. Ha i capelli matidi di sudore, i riccioli ribelli bagnati sulla fronte. Lo adoro.
-A cosa pensi?- mi chiede -Dimmi a cosa pensi-
-Penso che ti mancano solo tredici ore-
Socchiude gli occhi, pensieroso -Sei qui da un ora al massimo. Ho quindici ore-
- La cena è durata due ore- dico tra i gemiti.
-La cena non conta- Sposta la mano sui miei capelli umidi di sudore, ci affonda le dita e mi afferra la nuca -Non potevo toccarti durante la cena-
-Ti stai inventando delle regole!- esclamo -Miller!-
-Stai per venire Livy?-
-Si! Ti prego non dirmi che non sei pronto- lo supplico, le gambe che si stringono ai suoi fianchi.
-Cazzo, sono sempre pronto per te- si solleva a sedere e si attacca al mio collo, baciando e mordendo - Lasciati andare-
Obbedisco, e ogni muscolo si contrae mentre grido.
-Cristo!- urla -Livy ti sento-
Guida su di sé il mio corpo inerte. Raggiunge l'orgasmo con un gemito acuto e un sussulto incontrollato del bacino - Mi fai cose gravi, Olivia Taylor. Gravi, molto gravi-
Mi abbraccia e si stende portandosi cosi anche me. Mi appoggia sul lato lasciandomi un bacio sui capelli -Dormi un po dolcezza-
Mi addormento con il ritmo del suo respiro.
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Per una sola volta
ChickLitLivy e' una bellissima ragazza. Ha tutto cio' che vuole, un bel lavoro, delle buone amiche, e soprattutto niente convolgimenti sentimentali. Ma un giorno incontra un uomo, l'attrazione tra i due e' fortissima, e questo uomo non le chiede altro che u...