Riprendo i sensi in un oscurità totale, completamente nuda e disorientata. Mi occorre qualche secondo per capire dove mi trovo e quando succede sorrido. Mi sento rilassata, in pace, sazia e tranquilla, ma quando rotolo su un fianco, lui non c'è.
Mi siedo e mi guardo intorno. Devo andare a cercarlo? Devo rimanere qui è aspettare che torni?. Sgattaiolo fuori dal letto, e vado verso il bagno, ma prima che possa abbassare la maniglia, la porta si apre e compare Miller. Ha di nuovo i boxer neri, e mi guarda, li in piedi e irrequieta, avvolta in un lenzuolo e con i capelli che probabilmente assomigliano a un nido d'uccello.
-stai bene? - domanda, venendo verso di me.
-si- stringo di più la stoffa al corpo, pensando che forse avrei fatto meglio a vestirmi.
-ti aspettavo- Prende il lenzuolo e me lo sfila di mano; le labbra non sorridono, ma gli occhi si. Si infila il lenzuolo e vi si avvolge con me. - Come ti senti? -
Sorrido. - bene-. In realtà mi sento più che bene, ma non glielo dirò.
-Solo bene? -
Mi stringo nelle spalle. - Molto bene-
Fa scivolare le mani sul mio fondoschiena e lo stringe. - Hai fame? -
-Non di ostriche - Rispondo con un brivido.
Esce dal lenzuolo e mi riavvolge con cura. - Certo non di ostriche- Concorda, dandomi un bacio. - Ti darò qualcos'altro da mangiare-
-Dovrei vestirmi- non sono molto a mio agio con solo un lenzuolo addosso.
-No, mangiamo, e poi facciamo il bagno-
-Insieme? -
-Si, insieme-
Mi porta in cucina e mi accomoda su una sedia davanti a un enorme tavolo.
-Che ore sono? - domando, nella speranza di non aver sprecato troppo le mie ventiquattro ore, dormendo.
-Le undici- Apre una delle ante a specchio, e poggia delle cose sul bancone li accanto. Poi si gira verso il frigo e tira fuori una ciotola stracolma di grandi fragole succose, con una bottiglia di champagne, e si piega per aprire una credenza dove file e file di calici sono sistemati con precisione. Lo osservo ammaliata mentre armeggia con i fornelli, i gesti fluidi e sicuri.
Poi si gira e viene verso di me, con in mano una ciotola da cui esce vapore, prende una sedia e si siede accanto a me.
-Posso inzuppare? - domando con il dito già pronto.
-Il dito? -
-Si- Lo guardo, e noto la sua espressione corrucciata.
-È troppo caldo- Prende lo champagne - E comunque abbiamo apposta le fragole- Le sue parole brusche mi fanno sentire una bambina.
-Quindi posso inzuppare le fragole ma non le dita? - Lo vedo osservarmi con la coda dell'occhio mentre armeggia con il cavatappi.
-Penso proprio di si- Mi versa nel calice un po di champagne. - Ti piacciono le fragole? -
-Le adoro! -
-che sollievo- Prendo il bicchiere e lo guardo scegliere una fragola e immergerla nel cioccolato. - Apri- Afferra la mia sedia con la mano libera e la trascina in avanti, sistemandomi tra le sue cosce. Il petto nudo mi distrae un po'.
Rilasso la mascella, e lui mi guarda negli occhi mentre mi accorta il frutto alla bocca e me lo fa scivolare sul labbro.
-Mmh- mugugno soddisfatta. Poi cerco di intercettare un rivolo di succo sul mento, ma mi sento afferrare il polso.
-Permetti? - bisbiglia, facendosi più vicino. Mi appoggia le labbra sul mento e piano piano lecca. Non riesco più a masticare. Lui inghiotte. - Buono? -
Ho la bocca piena, quindi annuisco, mando giù in fretta, mi lecco le labbra e mi sporgo di nuovo verso la ciotola.
-Devi darmene un altra-
Con gli occhi che brillano, sceglie un altra fragola e la immerge di nuovo. - Che cioccolato è? -
-Green and Black- Mi offre la fragola e io la prendo tra i denti. - Deve avere almeno l'80% di cacao- Io inarco il sopracciglio - È l'amaro del cioccolato e accompagnato dalla dolcezza della fragola che rende tutto così speciale. Le fragole poi devono essere rigorosamente della gran Bretagna - Si allunga a mordere la fragola che ho tra le labbra, e il succo schizza.
-Perché? - domando con la bocca piena. Finisce di masticare e ingoia.
-Perché sono le più dolci- Infila le mani sotto le mie cosce e mi solleva, mettendomi a cavalcioni sopra di sé. Sento la pelle diventare bollente e il respiro affanno. Il lenzuolo viene strappato via e rimango nuda.
Mi accarezza il seno, delicatamente.
-Deliziose- sussurra-Perfettamente rotonde- strizza leggermente il capezzolo e mi bacia un orecchio - E incredibilmente saporite- mi prende per le natiche, mi solleva e mi appoggia al muro del frigo.
-Non ti muovere- si stacca da me e prende la ciotola con la cioccolata e me la versa su tutto il corpo. - Ora devo proprio lavarti- Sento il calore dei suoi palmi sull'esterno coscia, lungo i fianchi, la vita, le natiche. Butto la testa indietro e lascio sfuggire un forte gemito. Miller si spoglia dei suoi pantaloni, e cade in ginocchio. Accarezza le caviglie.
-Livy, non sono sicuro che ventiquattr'ore basteranno- Fa risalire il dito lungo la gamba, fino ad arrivare al ginocchio. Barcollo.
-Miller- ansimo
-Mmh? - mugola, e sostituisce il dito con la lingua. Lecca tutta la coscia.
-Ti prego- Lo imploro- ti prego, ti prego, ti prego-
-Ti prego cosa? Dimmi cosa vuoi-
-Te- boccheggio- voglio te-
-Come io voglio te -
-Puoi avermi- Mi ritrovo davanti a occhi limpidi che potrebbero rivaleggiare con le più azzurre acque tropicali. Poi scendo con lo sguardo... Una lunga verga si protende dall'inguine. Ho l'acquolina in bocca, gli occhi fissi sul suo membro. Voglio assaggiarlo. Rialzo subito gli occhi quando lo vedo avanzare con l'espressione seria.
-Dov'è che vaga quella mente? - domanda abbassando una mano per afferrarsi il pene, attivando di nuovo la mia attenzione su quella zona. Annaspo.
Mi sento nervosa. Non voglio deluderlo.
-Io....Posso....è... - farfuglio. Mi libera dall' imbarazzo affondando il viso nel mio collo.
-Devi rilassarti un altro po'. Pensavo di aver fatto progressi-
-È cosi-
Mi molla lasciandomi destabilizzata mentre apre il preservativo e lo infila in fretta. Mi afferra le cosce e mi spinge con delicatezza contro il frigo.
-A quanto pare non mi basti mai Olivia Taylor- Raddrizzo la schiena e gli cingo il collo con le braccia quando sento la punta della sua impressionante mascolinita' spingere all'ingresso della mia fessura. - Allora serviti pure -
E mentre mi faceva sua, pensavo a come io stia crollando così in fretta, lasciando entrare questo uomo nella mia vita.Bene ragazze, che ve ne pare? Livy e Miller sembrano molto affiatati, ma cosa succederà nel prossimo capitolo?
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Per una sola volta
ChickLitLivy e' una bellissima ragazza. Ha tutto cio' che vuole, un bel lavoro, delle buone amiche, e soprattutto niente convolgimenti sentimentali. Ma un giorno incontra un uomo, l'attrazione tra i due e' fortissima, e questo uomo non le chiede altro che u...