Capitolo 17

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-Che cazzo ci fai qui? - sbraito fuori di me
-Mi ha invitato tua nonna- le braccia di Miller sono cariche di fiori e di una busta di Harrods - Hai intenzione di invitarmi a entrare? -
-No, niente affatto- esco e chiudo la porta, cosicché la nonna non possa udire la nostra conversazione - Che stai facendo? -
Lui non si scompone minimamente - Da persona educata, accetto un invito a cena- non sembra scherzare - Ho buone maniere io-
-No- mi avvicino - Hai la faccia tosta, ecco cos'hai. Questa cosa deve finire. Non ti voglio per ventiquattro ore-
-Vuoi più tempo? -
Arretro - No! - Quanto di più?
-Oh... - Sembra poco sicuro di sé. Per reazione, raddrizzo la schiena e lo fisso truce, interrogativa.
-E tu? - bisbiglio con il cuore a mille.
-Eravamo d'accordo di non entrare nel personale-
-No, quella parte l'hai voluta tu-
Alza di scatto gli occhi, sconvolto - Lo so-
-Ed è ancora valida? - domando.
-È ancora valida- il tono è risoluto, ma l'espressione no. Non è abbastanza per sperare.
-Allora abbiamo finito- giro sui tacchi e mi dirigo oltre la soglia, dove trovo nonna
- È un venditore ambulante- dico senza lasciarla passare. Il mio piano non funzionerà mai, lo so. L'ha invitato, e sapeva che era lui quando mi ha detto di aprire.
Oppongo un po di resistenza quando lei mi scosta per aprire la porta, da cui Miller si sta allontanando.
-Miller! - chiama - Dove pensi di andare? -
Lui si gira e mi guarda. Ci limitiamo a fissarci per un tempo infinito, poi lui fa un piccolo cenno del capo verso nonna.
-È stato davvero molto gentile da parte sua, Signora Taylor, ma... -
-Oh no! - Nonna non gli da la possibilità di congedarsi. Marcia sul vialetto, per nulla intimidita dalla sua figura alta e prestante, lo prende per il gomito e lo spinge dentro casa - Ho preparato una cena con i fiocchi, e tu rimarrai a mangiarla-
Lo fa entrare nello stretto corridoio, dove in tre si sta davvero molto accalcati
- Livy prenderà la tua giacca- Nonna ci lascia soli.
-Se vuoi me ne vado. Non voglio metterti a disagio- Non accenna a posare quello che ha in mano e a togliersi la giacca - Che tipo tua nonna-
-Già- mormoro - E tu mi metti sempre a disagio -
-Vieni a casa con me, mi metto i boxer-
Spalanco gli occhi all'idea di Miller quasi nudo - Quello non mi ha messa a mio agio- osservo.
-Quello che ti ho fatto dopo essermeli tolti si però -
Con tempismo perfetto, il solito ricciolo gli ricade sulla fronte.
Sposto il peso da un piede all'altro - Non succederà piu-
-Non dire cose che non pensi davvero, Livy- ribatte dolce.
Lo guardo negli occhi, e lui si avvicina, i fiori che ha in mano contro il mio vestitino leggero.
-Stai usando mia nonna contro di me- sussurro.
-Non mi lasci altra scelta- si china, poggia le labbra sulle mie e una deliziosa ondata di calore mi pervade.
-Stai giocando sporco-
-Non ho mai detto che avrei giocato secondo le regole, Livy. E comunque, tutte le mie regole sono finite nell'oblio nell'istante in cui ti ho messo le mani addosso-
-Quali regole? -
-Non le ricordo- si avvicina ancora di più, baciandomi. Sento il cellophane che avvolge i fiori scricchiolare. Il sangue mi ribolle nelle vene mentre ricordo di nuovo le sensazioni incredibili che Miller Hart mi suscita.
-Toccami- geme sulla mia bocca.
Senza pensarci, faccio scivolare lenta la mano tra i nostri corpi fino a sfiorare con le nocche la sua possente erezione. Il suo gemito roco mi rende audace, comincio a palparlo, accarezzarlo e stringerlo sopra la patta dei pantaloni.
-Ecco cosa mi fai - ringhia - E finché sarà così, dovrai porvi rimedio-
-Non succederebbe se non mi vedessi- ansimo, mordendogli il labbro.
-Livy, mi basta pensare a te per averlo duro. Vederti mi fa male. Stanotte vieni a casa con me. E non accetterò un no come risposta - le labbra premono più forte sulle mie.
-Eri di nuovo con quella donna-
-Quante volte dovremo tornare sull'argomento? -
-Vai a fare shopping con le colleghe? - domando.
Si scosta, con il respiro corto, i capelli in disordine. Quegli occhi azzurri saranno la mia morte - Perché non puoi fidarti di me? -
-Fai troppi misteri- sussurro- Non voglio che tu abbia questa presa su di me-
Si china a baciarmi la fronte, tenero, amorevole. - Non è una presa se l'accetti, dolcezza-
Gli sto cedendo con troppa intensità e troppo in fretta.
Fa un passo indietro, da un occhiata al cavallo dei suoi pantaloni e si sistema - Devo presentarmi così davanti a una dolce vecchietta, ed è tutta colpa tua- mi guarda con occhi maliziosi, mandandomi di nuovo nel pallone.
-Pronta? - fa scivolare una mano dietro il mio collo e mi guida verso la cucina.

-Miller, lui è George, amico di nonna -
-Piacere- Miller poggia da parte i fiori e la busta, piuttosto che lasciarmi andare, e stringe la mano di George con una stretta ferma, virile - Camicia elegante George-
-Lo penso anche io- concorda George, lisciandosi la camicia a righe.
Mi affloscio sotto la presa di Miller, e poi lo sento che comincia a massaggiarmi la nuca attraverso i capelli - Vado un momento un bagno- dico, sottraendomi alla sua stretta.
-Livy, ti sei offerta di prendergli la giacca? -
Gli rivolgo un sorriso sdolcinato - Posso prenderle la giacca, signore? - resisto alla tentazione di fargli la riverenza e scorgo uno scintillio divertito nei suoi occhi.
-Puoi- se la sfila e me la porge, mentre io osservo meravigliata la camicia e il gilet che indossa. Sa che lo sto fissando immaginando i suoi pettorali nudi, e si china per dirmi all'orecchio: - Non guardarmi in quel modo Livy. Faccio già abbastanza fatica a contenermi -
-Non posso farci niente- sussurro, prima di uscire dalla cucina sventolandomi con una mano e sistemare per bene la giacca sopra la mia nell'appendiabiti. Poi mi lancio per le scale e una volta in camera comincio a girare in tondo come un invasata; mi spoglio, mi metto il profumo, mi rivesto e rinfresco il trucco. Quando mi guardo allo specchio non posso fare a meno di notare quanto sia lontana dalla "conoscenza di lavoro" di Miller. Però questa sono io: vestito a camicia bianco con rose rosse e Converse color ciliegia.
Non so cosa pensare delle sue conoscenze. Sono sempre state donne bellissime,modelle, sempre alla moda e perfette. Ma una cosa è certa: Farò di tutto per scoprire qualcosa su di lui.

Ciao ragazzeee scusatemi per la lunghezza del capitolo, e per il tempo di attesa, ma purtroppo ho avuto dei problemi.. Spero che trovi il tempo di aggiornare più frequentemente. Detto questo, bando alle ciance.. Come vi è sembrato il capitolo? Commentate mi raccomando. Che io anche se rispondo poco (quasi mai) li leggo tutti e sempre. Sono fondamentali per me, e Miller? Cosa sono tutti questi segreti? Cosa ci nasconde? Ma soprattutto Olivia o Livy come preferite chiamarla sceglierà di nuovo lui? E sarà in grado di restare anche con il suo segreto?
Penso di avervi insinuato abbastanza dubbi ahahahaha quindi sparisco e mi rifarò viva tra un paio di capitoli..
Ciauuuuu
ELISABE07

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