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Continuo a toccare la superficie di quella 'cosa' mentre tentavo di capire cosa fosse. Sentii i passi di Zane venire verso di me. La sua mano si appoggió sulla mia,provocando in me una scossa di adrenalina in tutto il corpo. Fece una leggera pressione e sotto le mie dita,sentii qualcosa abbassarsi e venne fuori un suono dolce e melodioso.No,non ci credo. <sorpresa?>mi disse avvicinando le sue labbra al mio orecchio,tanto da permettermi di sentire il suo respiro caldo sulla mia pelle.<sorpresa é a dir poco.>risposi ancora meravigliata,non tanto di aver scoperto che avesse un pianoforte in casa ma dal fatto che io fossi ancora viva nonostante non stessi respirando affatto. Ma d'altronde,che ci posso fare? Lui ha questo effetto su di me e non posso evitarlo. Quando é vicino a me mi sento mancare il respiro,é come se il mio cuore si fermasse all'infinito per poi riprendere a battere normalmente.

<sai suonarlo?>gli chiesi. <certo,ma tu sei sicuramente più brava di me.>mi rispose divertito. <Come fai a dirlo? Non sai come suono io e magari tu sei un vero campione e io una semplice principiante. Non puoi saperlo questo.> <si che posso. Io so perfettamente come suoni. Ti ho sentito tante volte.> <come?> <beh,sono passato spesso a casa tua e dalla finestra ti....diciamo controllavo.>disse leggermente in imbarazzo. <Mi spiavi? Ma...io non me ne sono mai accorta> <cosa? No! Non ti spiavo, é solo che..adoravo sentirti suonare così ti ascoltavo da dietro la finestra della tua camera. Non mi hai mai visto perché...diciamo che sono bravo a nascodermi.>  <Mi suoni qualcosa?>gli chiesi cambiando subito discorso e cogliendolo di sorpresa<dici davvero?>mi chiese scettico. Annuii semplicemente. <allora....d'accordo.>si sedette sullo sgabello e iniziò a suonare. Io mi spostai per fargli spazio e mi appoggiai con un gomito al lato del pianoforte. Rimasi incantata da quella musica. Dolce e tranquilla,quasi magica. Una calamita per chiunque,capace di attrarti e non lasciarti piu. Una trappola,fatale e allo stesso tempo meravigliosa, per ogni orecchio. Cazzo se era bravo,era....straordinario. Aveva un livello tecnico incredibile,lo ammiravo tanto. Lo ascoltai per circa una quindicina di minuti,poi smise di suonare. Mi sentivo una cretina:quella musica Mi aveva letteralmente fuso il cervello con la sua bellezza. Ero rimasta come ipnotizzata. <Sunrise...>sussurrai,quando ebbe finito. <la conosci?>mi chiese. <Mh? Conosco cosa?> <la canzone. Hai appena detto il titolo.> <ah,la canzone...si la conosco. Sunrise si chiama, é degli
Our last night. Adoro quella band.> <davvero?> <te lo giuro. Conosco tutte le loro canzoni. Comuqnue....sei davvero bravissimo. Suoni una meraviglia. É impossibile rimanere concentrati con una musica così...così...perfetta!> <esagerata. Però...grazie. Mi fa piacere che ti piaccia. E tu?> <io cosa?> <tu non mi fai sentire niente?>mi chiese. Aveva usato un tono di voce particolare:aveva sicuramente un sorrisetto malizioso stampato in viso. Ero ceca,é vero,ma tante cose ormai avevo imparato a capirle anche senza vedere. <N-non lo so. Non sono brava come te,però conosco qualche canzone da suonare al pianoforte,sempre degli Our Last Night.> <davvero? Quale?> <indovina.>gli dissi ricambiando il sorriso malizioso. Mi sedetti allo sgabello e iniziai a far forza sotto le miei dita. I tasti si abbasarono e la musica iniziò. Diciamo che...non me la cavavo niente male.

Modestia a parte eh?

E che ci vuoi fare. Sentivo le dita svolazzare libere e ribelli,io non le stavo controllando,si muovevano da sole,involontariamente. Quando smisi di suonare,sentii qualcuno appaludirmi. Pensavo che fosse Zane,ma presto mi accorsi che era affianco a me e non poteva essere lui,me ne sarei accorta. Erano delle mani  piccole e delicate a giudicare dal rumore che produceva quell'applauso. <sei bravissima.>mi disse una vocina squillante. Era un bambino. <Zane?>gli dissi sussurrando,aspettandomi che mi presentasse quel bambino. <Ah già. Ale lui é Kaleb,il mio fratellino.>mi disse. Sentii il bimbo avvinicarsi a me,aveva lo stesso profumo del fratello ma era un pó più delicato il suo.. <come ti chiami?> <Alessia. Tu?>dissi con un sorriso. <Kaleb.> <ciao Kaleb ...quanti anni hai?> <quattro.>mi disse timidamente. Mio Dio mi stavo sciogliendo. Io adoro i bambini:sono così teneri. Ho sempre sognato di diventare mamma ed é tuttora il mio grandissimo desiderio. Kaleb aveva una vocina così dolce e...Mi faceva così tenerezza. <quattro anni?! Ma come sei grande,ma allor sei proprio un ometto!>dissi con quella voce che si usa sempre con i bambini. <tu quanti anni hai?> <eee io sono un poco più grande. Ho 17 anni.> <wow. Quanti anni. Lo sai che il mio fratellone ne ha 19?> <si,é proprio grande il tuo fratellone.>
"Kaleb! Kaleb"una voce femminile chiamó il piccolo. La porta si aprì e entrò una donna.(o almeno credo) <Kaleb. Sei un monello. Ti sto cercando da venti minuti.>disse la donna,avvicinandosi al bambino. <scusami mamma>disse quest'ultimo. Mamma? Quindi quella é la mamma di Zane,Sophie. Immediatamente la donna smise di parlare. <O mio Dio,L-L-Lesi.....Alessia sei tu?> <si. Ehm...Sophie giusto?>chiesi timidamente. <si. Oh tesoro come mi sei mancata>stringendomi in un forte abbraccio caloroso. Quasi soffocavo. Cazzo ma quella é una donna?! É di una forza che a Roman Reigns ci fa un baffo. <mamma,piano,la stai soffocando.> disse Zane divertito. <Oh scusami cucciola. Non volevo farti male. É solo che...ho saputo del tuo incidente e che hai perso la vista e ....non ti vedo da anni tesoro. Mi sei mancata.> <anche tu Sophie. Non sai quanto Ti ho pensato.>dissi sorridente.<mi fa piacere. Quindi da adesso sei della famiglia Andrwyus eh? Sei contenta di rimanere da noi?> <non sai quanto. Non sapevo di...Kaleb.> <ah si. É la peste di casa.> <ma dai,é così tenero.> <si,come no. Kaleb,dai un bacino a Lesi e vieni. Non hai ancora messo a posto i giochi.> <sì,mamma .> il piccolo mi si avvicinó,si sedette sulle mie gambe e mi stampó un tenero bacino sulla guancia. <grazie piccolino.>e gli ricambiai il bacino. <Posso farti una domanda? Tu sei la fidanzata del mio fratellone?>cazzo. E io che pensavo che i bimbi pensassero solo a arcobaleni e unicorni...che strana generazione.<ehm,...no piccolo. Non sono la sua fidanzata.>  <perché?> piccolo scusami eh,ma che cazzo di domande. Perché,perché non siamo fidanzati....cosa cazzo gli rispondo. <Ehm...Sophie? <si,Scusami cara. Kaleb si,sono fidanzati. Ora però lascia stare Alessia.>
Ma cosa cazzo dici? Non é vero,Non siamo fidanzati. Sophie,ti pregoooo.
<D'accordo >disse Kaleb. Lui e la mamma uscirono e rimanemmo io e Zane. <scusami Lesi,mia madre parla spesso a vanvera. É solo che lo fa per far zittire Kaleb. Scusami.> <tranquillo,non fa niente. Tuo fratello é...> iniziai a dire,ma la voce fu interrotta dalle lacrime che iniziavano ad uscire. <ehi,che c'é?>mi chiese Zane,accovacciandosi davanti a me. Mi prese la mano e me La strinse. <ale,perché piangi?>non volevo dirglielo semplicemente perché non volevo ricordarlo a me stessa. Mi faceva troppo male,ed era una cosa che mi pesava sul cuore. Senza pensarci lo abbracciai forte e lui,senza sapere il motivo per cui stavo piangendo,ricambió,prese ad accarezzarmi i capelli e mi consoló. <Zane,...io ....non posso vivere con questo peso....non ce la faccio>

Musica E Amore:Storia Di Una Ragazza Ceca.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora