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Io e Zane eravamo seduti su un lungo muretto che contornava l'intero edificio scolastico. Sentii il vociarìo dei ragazzi man mano che il cortile si rempiva.
<Alessia,ciao!>Riconobbi la voce di Naya che si avvicinava. <Buongiorno.>dissi. <Ciao Zane.>lo salutó. <vi conoscete?>chiesi. <Si,da un pó di tempo.>mi rispose Zane. <tesoro,non vorrei allarmarti ma sta arrivando Jonhatan.>mi disse Naya,con voce agitata. <si,immaginavo.>. Iniziai a prepararmi psicologicamente:non so cosa sarebbe successo con lui,se lo avrebbe fatto ancora o mi avrebbe lasciata in pace finalmente.

Scesi dal muretto e mi misi alinpiedi appoggiandomici con la schiena e una gamba,e con le braccia incrociate al petto.
<Ehilà,angelo.>é arrivato il mio incubo. Come si dice,"il Buongiorno si vede dal mattino",e quindi questa sarà una giornata tremenda. Il fatto stesso di averlo incontrato mi innervosiva e anche tanto. <Ciao Jonhatan.>dissi distaccata e per un attimo me ne pentii. Negli ultimi anni non aveva fatto altro che molestarmi,picchiarmi e darmi fastidio. Usava spesso nomiglioli irritanti come "amoruccio",ma solo per stuzzicarmi. Ma questa volta era diverso. Mi aveva chiamata "angelo ".  Non mi chiamava così da non so quanti anni:quando eravamo amici lui aveva l'abitudine di chiamarmi così. In quei tempi era....strasimpatico. Andavo pazza del suo atteggiamento spavaldo ma che gli dava un'aria così sciocca e divertente. Quel "Ehilà angelo"mi fece capire che non era venuto per darmi fastidio. Mi accorsi di avere uno sguardo duro verso di lui,che però raddolcii. Volevo dargli un'altra possibilità,così come a Layn.
<angelo io......,senti mi dispiace. Davvero. Per tutto quello che io e Layn ti abbiamo fatto. Ti chiedo scusa,sono sincero. Luke era il mio migliore amico e la sua morte fu un duro colpo per me ma....sono stato talmente egoista da non pensare a come potevi sentirti tu,che eri la sorella e che oltre a lui avevi perso tutta la tua famiglia. Non ti sono stato vicino nel momento peggiore e mi dispiace. Perdonami,ti prego.> <Certo Jonhatan.> <stai scherzando vero?>mi chiese scettico. <Ti sembra che io stia scherzando?> <no ma....t-tu vuoi davvero perdonarmi,nonostante tutto quello che...che ti ho fatto?> <si. Sai,ho sofferto molto in questi anni,tu e Layn siete sempre stati due amici speciali e..io vi perdono.>tra noi caló uno strano silenzio. Per un attimo temetti che Jonhatan se fosse andato,ma sapevo che era ancora lì.  <Jonhatan sei vivo?>chiesi sarcastica. <credo di no.>disse con voce lenta. Reagì al mio "ti perdono" come se gli avessi appena detto "sono la principessa dell'inferno e il mio compito sulla terra è quello di macchiare le anime di peccato..."
Lo perdonavo,non m'importava del passato. Dopo qualche minuto,venni travolta da due possenti braccia,ma capii che non erano quelle di Zane:le sue erano a dir poco strepitose. Muscolose,forti ma avevano un tocco delicato allo stesso tempo,emanavano calore e mi davano un senso di sicurezza e protezione. Accanto a lui niente Mi faceva paura. Quello era Jonhatan che mi stava abbracciando:non ha mai saputo controllare la sua forza. In quel momento avrei fatto di tutto per vedere l'espressione di Zane. Sono sicura che era parecchio infastidito. Gelosia,brutta cosa. 

Quando Jonhatan mi lasciò,suonó la campanella. <ci vediamo dopo angelo>disse e andó via. Sentii due mani posarsi sui miei fianchi. Presi ad accarezzarle. Lui mi giró e mi bació dolcemente. <Sei grande Alessia. Jonhatan e Layn sono stati molto fortunati. Hanno un'amica fantastica.> <anche io sono fortunata,ad avere te!> <io sono fortunato,ad avere la ragazza più bella e meravigliosa che possa esistere. Buona scuola principessa>quella parola mi fece venire dei brividi in tutto il corpo. "Principessa",nessuno mi aveva mai chiamata così e...mi piaceva. Rimasi imbambolata,lo amavo,lo amavo troppo, in modo inverosimile. <ti amo.>disse,gli lasciai un bacio,presi in spalla lo zaino e con Naya ci avviammo nell'edificio scolastico. Naya mi aiutó a salire le scale e a farmi domande a raffics,una dopo l'altra. <Ma....siete fidanzati?> <si.> <brutta scoscienziata,e quando pensavi di dirmelo,il giorno del matrimonio?> <si,era quella l'idea,ma a quanto pare il piano é andato storto.>dissi ironica. <Grazie eh,sono proprio la tua migliore amica.>disse con tono da finta offesa <dai Naya,ci siamo fidanzati due giorni fa,te l'avrei detto oggi.> <Mh,lo so.>e iniziò a ridere.

Arrivata in classe,mi sedetti al mio posto. Alla prima ora avevamo educazione fisica,quindi significava che avevo un'ora intera libera. Beh,penso che possiate capire anche il perché:essendo ceca mi risulta un pó difficile,non credete? Quindi posso passare il tempo facendo....quello che cazzo voglio. I ragazzi salirono le scale e andarono in palestra,io invece scesi e andai nel cortile della scuola,dove c'era anche un enorme giardino con al centro un campo da basket. Quell'aria mi piaceva molto. Sentivo il profumo inconfondibile dei fiori,e del prato umido. La fresca brezza mi sbatteva contro il viso e mi provocava dei frequenti tremolii agli arti.
Sentii uno spostamento d'aria,qualcosa che veniva verso di me. Riuscii a capire da dove provenisse ma non cosa fosse. Portai le mani in avanti e lo bloccai:capii che era una palla e dal peso dedussi che si trattava di una da basket. <ottimi riflessi.>disse una voce maschile che si avvicinava. Layn,credo. <grazie.> <vuoi fare un tiro?> <va bene ma....non ho idea di dove si trovi il canestro.>dissi con un sorriso divertito. Lui mi venne dietro,mi prese le mani con cui tenevo il pallone e me le alzó di un pó. <tira qui,c'é il canestro.>posizionai bene le dita sul pallone e dopo avere fatto un passo indietro,tirai. <Canestro! Facciamo due palleggi,dai.>. Disse e mi rubó la palla. Tentai di usare l'udito per capire dove fosse diretto e i diversi spostamenti d'aria per capire i suoi movimenti. Iniziai a corrergli dietro,fin quando non gli arrivai di fronte,e lo bloccai. Dopo qualche tentativo riuscii a prendergli il pallone e mi diressi nel punto in cui prima avevo tirato,mi misi in posizione e con un salto lanciai la palla dentro il canestro. <con o senza vista,a basket sei formidabile.>in effetti aveva ragione. Il basket é sempre stato il mio sport preferito:l'ho sempre amato ma non ho mai avuto la possibilità di praticarlo,quindi mi limitavo alla scuola. Da quando avevo perso la vista non avevo più toccato il pallone e devo dire che mi era molto mancato. Ma me la cavavo ancora.
Layn si avvicinò  e quando fu a pochi centimetri dal mio viso si fermó. Sentii il suo sguardo duro e pesante su di me. Iniziò ad avanzare lentamente. Il suo respiro mi solleticava la pelle. Mi stava per baciare.

Musica E Amore:Storia Di Una Ragazza Ceca.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora