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Pov's Zane.

Erano le 14.
Ero in macchina e mi stavo dirigendo alla scuola di Alessia per prenderla. Sono contento di averla ritrovata,anche se...mi dispiace molto per lei. Vive nell'oscurità da anni,chiusa in se stessa,nel suo dolore e nelle sue lacrime. É forte,forse anche troppo di quello che dovrebbe. Non puó più portare la sofferenza di due anni da sola,non puó farcela e io voglio aiutarla. É cresciuta tanto dall'ultima volta che l'ho vista,é diventata bellissima a dir poco. Ma ho notato i suoi occhi spenti. Non ha più quello sguardo allegro e spensierato di quand'era bambina. Sono spenti,malinconici....vuoti. Di quei suoi magnifici occhi grigi che ogni volta mi consolavano e scaldavano il cuore,ora non ce n'é più traccia. Solo uno sguardo cupo e spento. Ha sofferto così tanto,ma mai più lo permetteró.

Mi accorsi dopo un pó di essere davanti all'ingresso della scuola. C'erano molti ragazzi. Scesi dalla macchina e mi ci appoggiai con le mani incrociate. La vidi dopo un pó. C'era un ragazzo che otteneva per il braccio. Per un attimo pensai di intervenire,ma ben presto un sorriso sicuro e arrogante,di sfida le comparse sul viso. Non ce n'era bisogno,non aveva bisogno di me. Se la cavava benissimo da sola,così rimasi a guardarla. I due si dissero qualcosa e in una frazione di secondo la vidi dare un pugno allo stomaco al ragazzo,tanto da farlo piegare in due dal dolore,lo fece cadere in ginocchio e gli bloccó il braccio dietro la schiena. Si avvicinó al suo orecchio e gli disse qualcosa. Mi scappó un sorriso soddisfatto. Ecco com'éra Alessia...così. Era ceca ma questo non contavaa niente. Non si faceva mettere i piedi in testa:era...forte, caparbia, determinata, sicura,ambiziosa,una ragazza fantastica,nonostante questo manteneva la sua femminilità e sensualità. Camminava in modo composto ma i suoi movimenti erano sciolti,dolci e delicati..come lei d'altronde. É questo che mi ha sempre colpito di Alessia:la sua sicurezza e determinazione,il suo essere da "finta-indifesa" ma in realtà dentro é molto più forte di me. Il suo essere buona e altruista ma giusta allo stesso tempo. Mi piace tutto di lei,tutto. Mi avvicinai ai due e vidi il ragazzo con una smorfia di dolore sul viso. Ovviamemte non mi aspettavo che Alessia mi salutasse,anche perché non poteva sapere che io ero lì,non mi vedeva. <Ciao Zane.>disse senza togliere gli occhi dal ragazzo. Come cazzo faceva a sapere che io ero lì! Rimasi sbalordito. <Chi é questo figlio di puttana!>disse acido il "tizio". <Sta zitto>Urló lei,facendo forza sulla presa del suo braccio. Lui cacciò un grido di dolore. <Okey okey,hai vinto tu bocconcino.>. <la smetti di chiamarmi così?>disse infastidita. <come vuoi amore.> <smettila!>disse urlando e rafforzó nuovamente la presa. Lui urló. <Hai capito cosa ho detto,o devo farti più male!?!> <no no,ho capito,scusami Ale.> <Layn,se ci riprovi la prossima volta ti ammazzo. Riferisci anche allo stronzetto del tuo amico Jonhatan. Hai capito? Mi avete stufata,davvero Layn,ora basta. Smettetela entrambi.>disse impassibile. <si,ti chiedo scusa.>lo liberó e gli porse la mano per aiutarlo ad alzarsi. Nonostante tutto era buona e....perdonava,non era rancorosa. Lui le afferró la mano e si alzó. La guardó fisso negli occhi e le diede esitante un dolce bacio sulla guancia. Lei non si mosse di un millimetro a quel contatto,non sembrò ne colpita,ne sorpresa,ne beata da quel gesto,rimase impassibile.<grazie.>disse il ragazzo, che credo che si chiami Layn. <Di niente.>disse lei sorridente.
Mi chiamó<Zane.> <sono qui.>dissi. So che aveva bisogno di sentire la mia voce per capire la mia posizione,infatti subito dopo mi si avvicinó.<andiamo>mi disse regalandomi un tenero sorriso. <Si.>risposi. Ci avviammo verso la mia auto,le aprii lo sportello del posto accanto al guidatore,la aiutai ad entrare,poi entrai io e misi in moto. La vidi appoggiarsi con il gomito al finestrino aperto e appoggiare la testa sulla mano. Il vento le sbatteva contro il viso e le smuoveva la chioma pece. Chiuse gli occhi,lasciandosi trasportare da quell'aria un pó mistica. Dopo poco li riaprii. Non sbatteva mai le palpebre e questo le donava qualcosa di particolare,qualcosa che...mi piaceva. <ehi,tutto bene?> spostó la testa dal finestrino e si lasció andare sul sedile. Esitó un pó a rispondere,ma alla fine parló.<si.>mentiva. <Non mi dire cazzate Alessia,non sono scemo.> <sicuro? Forse lo sei se non ti sei accorto che sto dicendo la verità.>mi disse impassibile. <Conosco bene questo giochetto e ti informo che con me non funziona.> <buon per te,ma io non sto facendo nessun giochetto,ho detto solo che va tutto bene,adesso puoi credermi o no,non m'importa.> <hai ragione. Non posso pretendere che tu mi dica i fatti tuoi. Scusami.>non rispose. Conosco bene Alessia,quando fa così significa che non vuole parlare. Quando si sarà calmata sarà lei a dirmi cosa é successo. Qualcosa la sta tormentando e io voglio sapere cos'é. Ho l'impressione che in qualche modo centrino Jenhatan e Layn. Quando lui le ha dato quel bacio,la sua reazione é stata...strana. Vidi un lampo di nostalgia nei suoi occhi. Lui di certo ha qualcosa a che fare con Alessia. Arrivati a casa,si diresse direttamente in camera. Non voleva neanche pranzare.
<tesoro,perché non vuole venire a tavola?>mi chiese mia madre. <e....ehm...ha-ha mal di stomaco e...ha detto che preferisce non mangiare adesso>dissi,mentendo ovviamente. Vidi mio padre lanciarmi un'occhiata. Aveva capito benissimo che la mia era una bugia e che Lesi aveva qualcosa che non andava.

Appena finito,andai in camera. Dal corridoio sentii una dolce musica,era melodiosa e aveva un pó di malinconia.
Mi appoggiai sullo stipite della porta e vidi Alessia seduta davanti al pianoforte.
Riconobbi la canzone che stava suonando,accompagnata dalla sua voce meravigliosa. "Amore avrai" si chiamava.
Cantava con tristezza e nostalgia.

"Vorrei poterti credere
Mi gioco tutti i giorni miei
Lo sai che non so perdere
Ma forse tu mi perderai
Magari ti rincontrerò
Sfiorando i nostri limiti
Sulla mia bocca leggerai
La verità che sa di noi

L'amore è solo un cerchio
Che non si chiude mai
A volte dura un giorno
A volte non finisce mai

Se chiedi , amore avrai
Se chiudi gli occhi mi vedrai
Oppure scegli anche di non guardarmi più
Chi ama spera, invece io non spero più

Vorrei poter resistere
Vorrei poter restare qui
Non ti vorrei confondere
Non voglio ancora illudermi

Magari poi mi cercherai
Ma forse non sarò più qui
Riprenditi i tuoi alibi
So già i tuoi punti deboli

L'amore è un conto aperto
Che non si chiude mai
E tu sei come il vento
Ma non mi sposterai

Mai,non mi convincerai
La storia tra di noi
È un filo sempre più sottile
Che non ci lega più
Non ci sostiene più
Ma in fondo non si può spezzare.

Se chiedi , amore avrai
Se chiudi gli occhi mi vedrai
Oppure scegli anche di non guardarmi più
Chi ama spera, invece io...non spero più"

Non aveva scelto quella canzone a caso. Mi sedetti affianco a lei,le presi la mano e le accarezzai la guancia,sciugamdole una lacrima che le solcava il viso. <Mi vuoi parlare ora?>chiesi. <Si..>rispose quasi supplicandomi. Provai Come una fitta al cuore in quello stesso momento:vederla così mi faceva male.

A.a.
Sopra Alessia

Musica E Amore:Storia Di Una Ragazza Ceca.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora