Sono le 6:50.
É lunedì,non ho per niente voglia di andare a scuola,vorrei rimanere in questa posizione per sempre,con il braccio di Zane sotto il mio collo,i suoi occhi nei miei e il battito del suo cuore unito al mio,nient'altro...<dai,rimani un' altro pó.>imprecó lui. <non posso Zane,credimi,lo vorrei,ma ho scuola...non voglio far tardi.>dissi,alzandomi dal letto. <uff...>sbuffó. Che dolce il mio Andrwyus!
Presi slip e reggiseno e mi diressi verso il bagno. Piegai la maniglia della porta ma mi bloccai<amore,posso chiederti un favore?> <certo.> <ecco...ehm...puoi accompagnarmi con la moto al posto della macchina? Sai,adoro andare in moto.> lo sentii ridacchiare,si avvicinó e mi lasció un bacio morbido sulla guancia<certo principessa.>disse dolcemente.
Entrai in bagno. Aprii il getto della doccia,mi spogliai e mi ci misi sotto. Sentivo l'acqua calda scorrermi sul corpo,i muscoli si contrassero per poi rilassarsi costantemente:chiusi gli occhi e alzai la testa. Gocce leggere iniziarono a scivolarmi morbidamente sulle palpebre chiuse,per poi scendere alle guance e alle labbra. I capelli bagnati aderirono alla pelle liscia,provocandomi dei formicolii in tutto il corpo.Chiusi il getto dell'acqua e mi asciugai. Mi raccolsi nel morbido accappatoio e uscii. Aprii l'armadio e cercai a tentoni una maglietta e dei leggins neri. Mi vestii velocemente e una volta asciugati i capelli,presi una felpa e lo zaino, e andai in cucina.
<giorno cucciola > <giorno Arthur. Zane?> <é andato a prendere le chiavi della moto. Adesso arriva.> <ah okey,grazie.>
Mi appoggiai allo stipite della porta d'ingresso,con lo zaino su una spalla e aspettai. Sentii delle labbra morbide posarsi sulle mie,e un dolce sapore di caffè avvampó tra le mie papille gustative. <Indovina chi sono?>chiese,una volta staccatosi dalle mie labbra. <il mio imbecille>risposi con il mio solito sorrisino malizioso,che so che lo fa impazzire. <Indovinato. Andiamo ?> <certo.>mi prese la mano e uscimmo di casa. Montammo sulla sua moto,mi aggrappai alla sua schiena e partimmo. In meno di quindici minuti,arrivammo a scuola.Ci sedemmo sul solito muretto e aspettammo che suonasse la campanella.
I miei mille pensieri,così come venivano, andavano via,lasciando posto al ricordo del giorno precedente,passato insieme a Zane. Era stata una giornata meravigliosa,e....andare al cimitero,nonostante mi avesse scossa,mi aveva fatto bene. Mi aveva fatto piacere far visita alla tomba di Luke. Non smetterò mai di dire che mi manca e che con lui se n'é andata parte di me,parte della mia vita,che ha lasciato in me un vuoto inesauribile, incolmabile, indescrivibile. Potrei dire di tutto,ma nessuna parola sarebbe adeguata per farvi capire l'amarezza e la frustrazione che mi invadono ogni giorno. Spesso penso che stiano andando via,che mi lasceranno in pace,ma poi,quando arriva la notte e vedo tutte le stelle splendere,né vedo una,sempre la stessa. Sembra uguale alle altre,tutti pensano che lei sia uguale alle altre ma non é così. É molto più piccola,la luce che emana non é dolce e vivace,é....fioca,cupa,debole. Emana un senso di malinconia,ebbene quella stella sono io. Nessuno si é mai accorto di me,mi confondevo tra le altre miriadi di stelle,eppure ero diversa. Chiunque guardandomi,avrebbe capito che non brillavo di felicità,sarebbe bastato uno sguardo,veloce,anche insensato,ma sarebbe bastato,e invece no,perché nessuno mi ha mai guardata,nessuno se n'é fregato di me,di pensare a curare le ferite che il tempo non era riuscito a riemarginare. <principessa tutto bene?>mi chiese Zane. Ma poi é arrivato lui,che osservando bene il cielo mi ha vista,indifesa e bisognosa d'affetto. Mi ha vista,in mezzo a tante,ha capito che la mia luce era puro dolore,non c'era niente di felice ne di spensierato in me,in una stella insignificante,priva di qualunque emozione:sono sofferenza, solitudine,e... ...silenzio. Ma qualcosa é.cambiato con il suo arrivo,mi ha aiutata ad andare avanti,a ritrovare la mia luce,ed ora sono la stella che brilla più di tutte,brillo di spensieratezza,di voglia di vivere,di tanto amore da voler dare. É così che immagino il cammino della mia vita,e...me:un cielo piene di stelle splendenti che brillano felici,sempre. Un giorno,una stella tra tante si ritrova da sola,nell'immensità del cielo notturno. Lei da sola non può fare niente,non trova la forza di splendere,fin quando...arriva la luna a tenerle compagnia,la riscalda con la sua grazie e comprensione,con il suo affetto e con la sua luce e alla fine...la stella ritorna a brillare:la sua luce non sarà mai felice come quella di un tempo,ma lei brilla,brilla ancora e questo le basta,non vuole altro.Mi ripresi dai miei pensieri e mi accorsi che avevo gli occhi puntati su Zane. <Ehi,mi dici che hai?>mi chiese divertito. Non risposi.. Mi alzai semplicemente e mi sedetti sulle sue gambe,unii le braccia attorno al suo collo e lo abbracciai forte. Non un abbraccio qualsiasi,uno di quegli abbracci che ti parlano,e ti dicono cose che le concrete parole non riuscirebbe mai a farti capire,uno di quegli abbracci silenziosi,ma pieni di un amore amaro e dolce allo stesso tempo,uno di quegli abbracci a cui non puoi mai dire di no. La mia reazione lo spiazzó,mi guardó per qualche attimo che parvero infiniti. Aprì la bocca per dire qualcosa ma lo zittii mettendogli l'indice sulle labbra.<Shh, non dire niente. Chiudi gli occhi,non guardarmi con la vista,non mi piace.> <c-che significa?>chiese senza capire.<voglio che tu mi guardi come guardi una stella,con il cuore,con l'anima aperta e le orecchie spalancate,pronte a sentire le sue urla e imprecazioni,i suoi pianti e le sue lacrime. Chiudi gli occhi,perché esse non potrammo mai guardare così come guarda il cuore, e io dei tuoi sguardi non me ne faccio niente.> <hai ragione,allora chiuderò oltre agli occhi anche la bocca,perché voglio che tu senta le parole del mio cuore,non quelle della mia testa.>mi disse dolcemente. Mi prese la mano e l'appoggió sul suo cuore. Lo sentivo,lo sentivo alla perfezione:batteva intensamente, veloce, forte,instancabilmente, come se avesse qualcosa dentro a darle forza,voglia di continuare a battere. <Lo senti il mio cuore? Batte,batte solo per te.> <Li vedi questi miei occhi? Li vedi,sono vuoti,spenti,malinconici....ma con questi occhi cechi io ogni giorno ti guardo l'anima e non immagini neanche cosa riesco a vedere.> <non lo so,dimmelo tu cosa vedi.> <vedo la mia vita affianco alla tua.>
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Musica E Amore:Storia Di Una Ragazza Ceca.
RomanceCit. Prologo "Frena Shaun,Frena! "Lara sta zitta cazzo,sto frenando ma la macchina non si ferma!" "Shaun attento!" poi il buio.. Mi chiamo Alessia,ho 17 anni e da 2 anni sono ceca. La mia famiglia,in seguito ad un incidente d'auto é morta. Sono stat...