18.

81 7 1
                                    

Pov's Zane.

Quel suo abbraccio,quelle sue parole...mi spiazzarono. Vennero fuori dal nulla,senza magari un concreto motivo,ma vennero fuori,inconsapevolmente,dalla sua bocca. Non so perché,era sempre stata una ragazza dolce,ma...quelle parole erano diverse,non erano come le altre. Era come se aspettassero di uscire da una vita,erano così dolci e avevano un suono meraviglioso,ma esprimevano un non so che di malinconia. A cosa stava pensando in quel momento? Non ne avevo idea,non riuscivo a capirlo.
Leggevo però nei suoi occhi un forte desiderio di dirmi quelle frasi,era come se ne avesse bisogno,come se non potesse trattenersi dal parlarmi. Presi ad accarezzarle la guancia.<ti amo tanto,piccola. Non sai quanto.>chiuse gli occhi e si lasció trasportare da quelle carezze <dimmelo ancora,ti prego.> <ti amo piccola.>mi sorrise e quando riaprì gli occhi li vidi lucidi,avvolti da un velo di gioia ed emozione. Era da così tanto tempo che nessuno le mostrava affetto,e questo le aveva fatto male. Ma io non avrei fatto come Layn,quel porco. Io la amo davvero,la amo come non ho mai amato nessuna. La amo veramente,non posso dirvi neanche quanto perché...é un amore indecifrabile,impossibile da descrivere.
La campanella suonó e lei si staccó subito da me. <devo andare>disse baciandomi le labbra. <ci vediamo dopo. Mi raccomando,vienimi a prendere con la moto>disse con un sorriso divertito. <certo principessa.>e andó via.

Montai in moto e partii. Non feci altro che pensare alle parole di Alessia,a quel suo dolce ed improvviso abbraccio, quegli occhi lucidi che mi "osservavano",come se volessero affetto,come se volessero assicurarsi ch'io non l'avrei mai lasciata,e che  lei non avrebbe più sofferto.

Pov's Layn.

Li vidi lì,seduti su quel muretto,lei seduta sulle sue gambe che lo abbracciava e lui che le sorrideva,accarezzandole la guancia:sembravano così felici insieme,ma soprattutto non vidi più quella paura negli occhi di Alessia,quella paura e quel timore che l'hanno sempre caratterizzata. Sembrava così sicura di ció provasse per Zane,si vedeva distante un miglio che il loro amore era destinato a crescere. E fu in quel momento che mi sentii un verso bastardo,e capii veramente d'esser stato uno stronzo con lei,l'ho umiliata,maltrattata,picchiata e presa in giro. Lei mi amava davvero,ma il mio era solo un gioco. Magari anch'io l'amavo,ma non me ne sono mai accorto. Solo ora che la vedevo insieme ad Andrwyus che....capivo cosa provavo e cosa ho sempre provato verso lei...amore. Quella sensazione che ti investe, dal nulla e non sai perché,che arriva e non te ne accorgi neanche,ma é solo quando lo vedi andar via,che capisci davvero cosa hai perso e dentro ti lascerà un vuoto incolmabile...per sempre.

I miei pensieri volarono via con il suono della campanella. Vidi i due salutarsi con un dolce bacio e quando Zane andó via e Alessia si apprestó ad entrare in aula,ne approfittai. Mi sedetti vicino al suo banco e lei,non so come,se ne accorse. <Chec i fai qua?>mi chiese. <come cazzo fai a sapere che sono qui,non ho neanche fatto rumore.>dissi incredulo. <Il tuo odore. Lo conosco bene,lo riconoscerei tra mille.> <Alessia Io...devo parlarti,davvero sono serio. Devo parlarti.> <Lo so,ma non qua. Nel viale dietro la scuola,alle tre. Sono strasicura che ti troveró lì con i tuoi amici.>  <infatti,allora...verrai davvero?> <Layn,in quattro anni di fidanzamento non mi conosci ancora? Sai bene che verró,la parola data la mantengo,su questo non avere dubbi.> <non ne ho.>
Annuì e posò lo sguardo davanti a sé,persa nel vuoto. Chissà a che pensava. Il suo tono era freddo e distaccato e...non posso biasimarla. Io,parliamoci chiaro,l'ho violentata,credo che sia più che comprensibile che lei sia così con me,ma...ho visto l'accenno di un sorriso sul suo volto,e mi aveva dato la possibilità di parlarle,nonostante tutto. Era la persona più buona che avessi  mai conosciuto.

Pov's Zane.

Erano le 14:30.

<Sei sicura di volerci andare?>le
chiesi <si,sicura.> <perché? Cosa speri che ti dica?> <niente. Voglio solo che lui capisca che...non ho rancore. Gesù mi ha insegnato che nella vita tutti sbagliano,ma pochi sono in grado di ammetterlo,e quelle persone se lo fanno é perché tengono a te. Io non perdoneró mai Layn per quello che mi ha fatto,ma non posso ignorarlo e trattarlo male,perché la prima sono stata io a soffrire per questo e so quanto dolore provochi,non lo auguro a nessuno e quindi neanche a lui. Lo so,sembro un'idiota,ma...io,io sono così. Non posso farci niente. >
Rimasi,ancora una volta,sbalordito dalle sue parole,dalla sua voglia di perdonare tutti,dalla sua forza di riuscire a vedere sempre il meglio nelle cose,dalla sua bontà...da lei. <non sei un'idiota,sei.....la persona che più ammiro.>dissi con un dolce sorriso. La presi per i fianchi e la tirai a me,unendo le nostre labbra,e facendo aderire i nostri corpi,l'uno co tro l'altro.

Montammo in moto,lei si mise il casco,e partimmo.
Alle 15:00,eravamo arrivati,nel vicolo dietro la sua scuola. C'erano Layn,Jonhatan e i loro amici appoggiati sulle solite moto. Tra una sigaretta e l'altra,soffiavano folate di fumo. Alessia scese e si avvicinó a loro,mentre io rimasi lì buono buono ad osservare la situazione,mentre per la testa si faceva largo solo un pensiero "Se quello stronzo la tocca lo faccio fuori,lo giuro!"

Musica E Amore:Storia Di Una Ragazza Ceca.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora