Musica E Amore:Storia Di Una Ragazza Ceca.

21

Dopo una doccia veloce,mi raccolsi nel morbido accappatoio nero,mi asciugai,e ritornai in camera con una canotta e delle culotte in pizzo.
Il fatto che Zane mi avrebbe vista così,più nuda che vestita,mi metteva in imbarazzo,ma...prima o poi avrei dovuto farlo e...sentivo che il momento giusto era quello.

Uscii dal bagno e mi richiusi la porta alle spalle. Mentre mi avvicinavo al suo letto,sentii due braccia che mi avvolsero. Rimasi spiazzata da quel gesto,così improvviso e...istintivo,come se fosse stato il suo primo pensiero,come se se lo fosse tenuto dentro da così tanto tempo da farlo esplodere. Ricambiai l'abbraccio,allacciando le braccia intorno al suo collo. Un senso di calore avvampó in tutto il corpo,mi pervase,si propagó in ogni centimetro della mia pelle,in ogni goccia del mio sangue,come la droga che circola nelle vene,come l'adrenalina che ti sale e ti assale,come le lacrime che ti solcano il viso...come l'amore con cui tu respiri ma che poi ti toglie l'ossigeno.
Sentii il suo profumo di acqua di mare inondarmi le narici,lo sentivo sempre più vicino a me,più vicino al mio viso. I nostri nasi si sfiorarono dolcemente,la sua mano si posó sulla mia guancia e prese ad accarezzarla,con movimenti lenti e delicati,anzi...più che delicati. Sembravano soffi tanto erano leggeri. Era come se avesse paura di potermi rompere in mille pezzi da un momento all'altro,come se fossi la cosa più fragile del mondo. Non capivo il motivo di quei suoi strani atteggiamenti,ma d'altro canto ...Mi piacevano,mi facevano sentire speciale. Sentii dei piccoli respiri solleticarmi il viso,le sue labbra emettevano come dei leggeri e fievoli sussulti,che mi eccitavano da morire. Era una sensazione piacevole e agonizzante allo stesso tempo,era una tortura sentire quelle labbra perfette così vicine,eppure non poterle vedere,non poterle mangiare solo con uno sguardo. Distrussi quella barriera di pochi millimetri che sbarrava la strada tra i nostri due visi,e in pochi secondi mi ritrovai in paradiso,nel luogo più bello del mondo,tra le sue braccia,con le mie labbra poggiate sulle sue,in uno di quei suoi magnifici baci. Misi le mani sul suo petto,mentre lui mi afferró con decisione per la vita,un tocco dalla presa dura e sicura, ma di una delicatezza estrema,unica,impensabile. Un bacio dolce,lento,romantico. Man mano si intensificó,le nostre lingue si unirono in un ballo veloce e sfrenato,infinito, che nascondeva tutta la bellezza e la magnificenza di un amore puro e scelto, occulto,..unico!  Iniziai a salire con le mani fin sul suo collo,arrivai alla mandibola e sentii il suo profilo,duro e marcato,come piace a me,arrivai alla guancia,dove sentii aprirsi una dolce e adorabile fossetta. Poi mi allontanai,arrivando sui suoi capelli. Lì afferrai e iniziai a stringerli con forza e dolcezza allo stesso tempo. Sentii la sua presa spostarsi sui miei fianchi,farsi più decisa,mi sollevó di pochi centimetri da terra,e allacciai le gambe intorno alla sua vita. Mi aggrappai ancora più saldamente a lui. Lo sentii spostarsi,e con delicatezza mi poggió suo letto e si mise sopra si me. Il suo profumo dolce e sicuro,il respiro caldo e rassicurante, la sua presa fievole e familiare,cos'altro potevo desiderare di più dalla vita? Una sola risposta, unica, diretta e semplice...niente. In qualche modo,(non chiedetemi come),Mi ritrovai a cavalcioni,sopra di lui. La mia faccia a pochi centimetri dalla sua,le mie mani ai lati della sua testa,le sue mani sulla mia vita,i suoi occhi puntati su di me...cosa avrei dato per vederli,per vedere quelle due gemme,di cui non sapevo nulla, néanche il colore. L'unica cosa di cui ero sicura,a prescindere da tutto e tutti,era la bellezza e la rarità di quegli occhi,così dannatamente belli. L'ultima volta che li avevo visti avevo tre anni. Non ricordo come sono,ma la loro bellezza non sparirà mai dalla mia mente. Mai!

Gli presi i bordi della maglietta e gliela sfilai,piano,lentamente. L'afferrai e la misi davanti alla faccia,ispirando quel suo unico e...indescrivibile profumo di mare e di fiori di pesco. Due odori così diversi tra loro...eppure così stramaledettamente uniti e attraenti. Era come una droga per me,quel profumo mai sentito in vita mia,mi stava drogando,mi stordiva,mi mandava in tilt il cervello. Era come se mi avesse mandato l'intero sistema nervoso in stand-by.
Lanciai la maglietta sul pavimento e con un dito iniziai a tracciare tutto il contorno di quegli addominali da paura,duri,possenti. Salii,arrivai al collo,dove iniziai a lasciare dei piccoli baci umidi e veloci,come.una scia,poi sotto la mascella,sulla guancia,fino ad arrivare al lobo dell'orecchio. Lo presi tra i miei denti e iniziai a mordicchiarlo piano, mentre i suoi respiri appagati mi eccitavano. Con la mano presi ad accarezzargli le labbra, dolci, morbide, sottili. Poi le fossette,formatesi sulle sue guancia,le palpebre,la fronte,le sopracciglia,ma fu quando arrivai a queste ultime che mi bloccai. Sulla sopracciglia destra entrai in contatto con qualcosa di freddo che mi fece provare dei brividi su tutta la schiena,di metallico. Lo toccai meglio,sentivo che era come un anellino,piccolo. <Zane.> <dimmi piccola.>a quel nomignolo non risposi,ha scoperto il mio punto debole,dannazione. <Questo,é...> <...un piercing.>rispose tranquillo. E...ecco arrivare un infarto tra tre....due...uno...INFARTO!
<t-t-tu hai un piercing al sopracciglio destro e Non me l'hai mai detto?!>gli dissi,quais urlandogli contro. <Non pensavo fosse n particolare importante.>rispose divertito. <Non é un particolare importante? Non é un particolare importante?! Zane io amo i piercing,specialmente quelli sul sopracciglio.>dissi eccitata al massimo. <Davvero? Oh beh,meglio così. Stavo pensando di togliermelo nel caso non ti piacesse ma...penso che lo terrò.> <ovvio che lo terrai.>risposi con voce da finta autoritaria. Risi,seguita a ruora libera da Zane.
Dopo poco caló il silenzio tra di noi,non un silenzio imbarazzante,ma...un silenzio pensieroso e...strano. Zane stava avendo degli atteggiamenti davvero strani.<Zane,tutto bene?>