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Quando dischiusi gli occhi alla luce di un nuovo giorno, mi accorsi di essermi addormentato sul mio libro di biologia molecolare.

La luce proveniente dall'unica finestra della mia stanza quasi mi accecò e per un attimo mi parve di vedere delle ombre indistinte danzare davanti ai miei occhi. Ci misi qualche istante a mettere a fuoco il mondo intorno a me, ma alla fine era rimasto tutto esattamente come la sera prima. Il lume sulla scrivania era ancora acceso, i miei libri erano ancora sistemati tutti l'uno sopra l'altro per terra, il computer davanti a me era rimasto in standby, i vestiti che avrei dovuto portare in lavanderia erano ancora disposti caoticamente sul mio letto, mentre l'altro era rimasto in perfetto ordine, le coperte tirate su e il cuscino senza alcuna piega. Evidentemente il mio compagno di stanza aveva deciso di non tornare per quella notte.

Lanciai un'occhiata al libro che mi aveva fatto da cuscino, temendo che le pagine potessero essere sbiadite e che le parole si fossero impresse sulla mia faccia. Per fortuna il libro sembrava a posto e la mia faccia non aveva niente che non andava, a parte per il fatto che avevo i capelli sparati in aria, gli occhi infossati e ridotti a due minuscole fessure, due occhiaie terribili che mi facevano sembrare uno zombie e un'aria dannatamente assonnata. Mi appuntai a mente di non addormentarmi mai più su un libro.

Non ricordavo nemmeno di essere stato travolto dal sonno e non avevo idea di quando fosse successo. Ricordavo solo di aver studiato come un matto per diverse ore, poi avevo guardato l'orologio, avevo visto che era quasi l'una di notte, avevo ripreso a studiare nonostante il sonno e da lì il nulla.

Non mi ero ancora completamente svegliato quando sentii qualcuno infilare la chiave nella serratura della porta, poi questa si aprì ed Aris entrò dentro la stanza. Mi voltai subito, lui mi lanciò un'occhiata interrogativa, ma poi sul suo volto comparve un sorrisetto divertito, come se mi trovasse esilarante.

Richiuse la porta e mi guardò. - Ti sei addormentato sui libri anche questa volta, Newt?

Socchiusi gli occhi. - Già, beh...io e miei libri stiamo iniziando ad avere dei rapporti speciali. Ci piace addormentarci insieme e farci le coccole. Tu dove sei stato? Sembri mille volte più pimpante di me.

- Ero dalla mia ragazza - rispose iniziando a rovistare nel suo zaino. - Te l'avevo detto ieri che non sarei tornato.

- Ah già - in realtà non ricordavo affatto che me lo avesse detto, ma del resto è anche vero che io non presto molta attenzione a ciò che dicono gli altri quando non mi interessano i loro discorsi. Evidentemente me lo aveva detto in mezzo a qualche suo discorso sullo sport o sulle ragazze, argomenti che a me non toccavano affatto.

Aris iniziò a sistemare le proprie cose, prese diversi libri e quaderni dalla scrivania e li infilò tutti nello zaino, mentre io continuai a fissare stordito il mio libro di biologia.

Aris era un tipo a posto, non era chiacchierone come Minho, era sveglio, non faceva troppe domande, cosa che apprezzavo davvero molto di lui, e capiva sempre al volo quando era il caso di farsi gli affari suoi, però non aveva le palle per infrangere le regole del college come facevo io. In più, era etero fino al midollo e aveva una ragazza, cosa che piacque molto a Thomas quando glielo dissi. Non sapevo un granché di lui, quello era il primo anno che dividevo la stanza con quel pive, ma alla fine si era rivelato il migliore tra tutti quelli con cui avevo diviso il mio alloggio fino a quel momento.

Iniziò a rovistare all'interno dell'armadio, puntando gli occhi su ogni capo che aveva. - Oggi hai intenzione di non presentarti alle lezioni? Non avevi un esame?

- Sì, ho un esame tra... - controllai l'ora e per poco non ebbi un infarto. - Cacchio, è tardissimo! Tra meno di dieci minuti devo essere dall'altra parte del campus e puzzo di biologia molecolare. Fanculo, la doccia la farò dopo.

Strength || Newtmas [Sequel di Distraction]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora