Vivere a casa di Newt insieme ai suoi fratelli e a sua madre era sempre stato uno spasso per me e trovavo che fosse fantastico essere circondati ogni giorno da tante persone che non facevano altro che schiamazzare e le cui voci si sovrapponevano in continuazione. Mi piaceva vivere con loro, mi piacevano le loro abitudini, mi piaceva il fatto che non ci fosse mai un attimo di silenzio, mi piaceva occuparmi di Kyle e Michelle e mi piaceva dare una mano a Denise quando potevo. Forse mi piaceva tutto ciò perché quella di Newt era una vera famiglia e io per tutta la vita non avevo fatto altro che desiderarne assiduamente una.
Tuttavia, c'erano delle volte in cui avrei tanto voluto scappare a casa dei miei ed ammirare il silenzio e la quiete che regnavano lì dentro, magari con Newt al mio fianco.
Quella mattina del ventuno dicembre fu una di quelle volte.
La casa era libera, Denise era al lavoro, Kyle e Michelle erano a scuola, Elizabeth dormiva profondamente sul divano in salotto e non dava segno di volersi svegliare, perciò ritenevo davvero che quella fosse una mattinata perfetta per stare da solo con il mio ragazzo. Ovviamente mi sbagliavo.
Quando io e Newt finimmo entrambi avvinghiati sul letto, quella piccola parte razionale che viveva in me in quel momento non poteva immaginare nemmeno lontanamente cosa sarebbe successo dopo. Poi ovviamente c'era la mia altra parte più ingenua che invece sapeva benissimo cosa sarebbe successo di lì a poco.
Le nostre bocche si scontravano con urgenza, il mio corpo era premuto sul suo, le sue mani erano sul mio collo, mentre le mie erano tra i suoi capelli biondi. Newt si staccò da me, mi studiò per un momento con una famelica curiosità, poi sul suo volto comparve un sorrisetto divertito. Si tirò su prendendomi il viso con una mano, le nostre bocche si incontrarono di nuovo e in un attimo io e Newt ci ritrovammo scambiati. Lui era steso sopra di me, le sue labbra calde avevano abbandonato le mie ed avevano iniziato a lasciare dei piccoli baci veloci sul mio collo. Avvertii qualcosa scoppiare all'interno del mio petto, una sensazione calda e piacevole che non faceva altro che crescere man a mano che lui posava un bacio sulla mia pelle.
Aprii gli occhi e in quel momento un pensiero balenò nella mia mente. - Newt...mia madre...mia madre ci ha invitato a passare la vigilia con lei e mio padre...a casa loro.
- E dobbiamo parlarne proprio ora? - disse contro la mia pelle, continuando a baciarmi.
- Ieri con tutto quel casino mi sono scordato di dirtelo e non volevo rischiare...ehi, ma mi stai ascoltando?
Lui piantò i gomiti ai lati nella mia testa e si avvicinò tempestivamente alla mia faccia, guardandomi negli occhi. Vidi il mio riflesso nelle sue pupille e mi persi in quel mare color nocciola. I nostri visi erano vicinissimi e i nostri nasi quasi si sfioravano.
- Tu parli troppo - mormorò a pochi centimetri dal mio volto. Riuscii ad avvertire il suo respiro caldo sulle mie labbra, quel tocco leggero e appena percettibile che sembrava volermi stuzzicare.
Non riuscii a trattenere un sorriso. - Beh, io so come fare per zittirmi - afferrai la stoffa del suo maglione, stringendo la mano a pugno, e mi sporsi in avanti, baciando Newt. Ecco quella sensazione esplodere ancora una volta dentro di me e in quel momento avvertii la profonda necessità di togliermi i vestiti.
Il biondo parve leggermi nel pensiero e quando le sue mani andarono a stringere l'orlo della mia felpa, qualcuno bussò alla porta.
Newt allontanò immediatamente il suo viso dal mio. Ci fissammo entrambi a bocca aperta e con gli occhi sgranati, ma nessuno dei due mosse un muscolo. Sentii di nuovo bussare, poi una voce femminile parlò da dietro la porta: - Newt?
Silenzio. Restammo zitti, ci guardammo come se nessuno dei due sapesse cosa fare e tutto ciò che era appena udibile all'interno della stanza erano i nostri respiri veloci.
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Strength || Newtmas [Sequel di Distraction]
Fanfic- Quel ragazzo non è fatto per te - ribatté lui a denti stretti. - Ho capito fin da subito quali fossero i suoi sentimenti per te ed essere come un libro aperto non è una buona cosa. Lui è debole, Newt, e ti limiterà sempre. Lui è la tua più grande...