Capitolo 5

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Il bacio continua ma non è più come prima.
Ora che c'è Nash nei miei pensieri non riesco più a pensare a Thomas e a quello che sta succedendo.

Lui se ne accorge e si allontana da me di qualche centimetro.
Ora siamo vicini ma non più come prima.

"Cosa c'è?"
Lo guardo ma non rispondo.

"Stavamo andando bene... cosa è successo?"

Lo guardo ancora vorrei tirare fuori tutto ma le parole non escono.

Mi prende il polso e mi porta fino alla macchina e senza dire niente entra dentro e comincia a guidare.

Ogni tanto mi guarda, lo sento.
Sento il suo sguardo caldo su di me.
I minuti passano e il silenzio è sempre più insopportabile.

"A new york...con una famiglia." Dice

Mi giro ma lui ora guarda avanti.

"Una famiglia...è quello che vorrei in futuro."
"Oh."
È l'unica cosa che riesce ad uscire dalla mia bocca, non riesco a capire cosa cerca di dirmi.

"Prima mentre venivamo ti ho chiesto dove, come ti vedevi in futuro e poi te l'hai chiesto a me. Non ti ho risposto perché non mi sentivo pronto ma ora con te... non lo so, sento di poterti dire tutto"
"Non puoi stare qui con la tua famiglia?
Perché proprio New York?"

Ha le lacrime agli occhi, vorrebbe parlare ma non vuole piangere, mi dispiace di averlo incastrato in questa situazione.
Non l'avevo mai visto così.
Nessuno l'aveva mai visto così.

"Scusa"
"Tranquilla è tutto apposto."

"Prima non volevo andasse così. Mi piaceva come stavamo andando ma..."
"Ma?"
"Ma mi è venuta in mente una cosa un po' scomoda diciamo."
"Pensavi al tuo ragazzo?"
"Cosa?"
"La 'cosa' che ti è venuta in mente, è il tuo ragazzo?"
"No no io non... io non ho un ragazzo."
"Ok. Allora chi è?"
"Chi?"
"Il ragazzo che sta sempre con te e che ti segue neanche fosse il tuo cagnolino."
"Ehm in teoria era il mio migliore amico."
"Era?"
"Si. Era."
"Posso sapere i dettagli o rischio di entrare in una zona pericolosa?"

Rido per la richiesta assurda e gli racconto tutto quello che c'è stato e tutto quello che è successo con Nash.

"Quindi in poche parole avete litigato per colpa mia."
"Si, esatto."
"Che stupido!" Sussurra.
"Che?"
"È uno stupido ad averti lasciata così senza spiegazioni."
"Bhe si ma-"
"Niente ma, è uno stupido punto."

"Siamo arrivati." Dice.

Mi guarda e il suo viso si avvicina sempre più a me e mi lascia un leggero bacio sulle labbra, poi esco dalla macchina e rientro in casa.

Un Biglietto Per L' AmoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora