Capitolo 30

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New Orleans

"Ok vediamo, le magliette ci sono, i pantaloni anche, non devo dimenticare i giacchetti... Oh cavolo, mi stavo dimenticando i trucchi!"

"Dalilah per favore se fai così mi metti l'ansia!"

"Thom non esagerare qui quello che mette l'ansia sei tu."

Stiamo nella mia cameretta rosa, ancora accogliente e molto da bambina, diciamo che i ragazzi non si trovano alla grande qui dentro, ma non c'è male.

Ci troviamo tutti qui, io, Thom, Nash e Shawn, stiamo per partire per SAN FRANCISCO, abbiamo rintracciato Lily e se lei non vuole venirci incontro allora saremo noi ad andare da lei.

"Ok ragazzi ci siamo." Dice Nash più agitato che mai.

Siamo fuori dalla porta di casa adesso, con una piccola valigetta a testa.
Tranne io ovviamente, che ho due valigie grandi ognuna il doppio delle loro.
Non posso rinunciare a tutte le mie cose, neanche se si tratta di pochi giorni.

Arriviamo all'aeroporto e ci imbarchiamo sopra l'aereo.

Il viaggio è breve, in aereo non è neanche un'ora e la passo tutta dormendo, o quasi.
Già, infatti avevo Thom vicino e non la smetteva di parlare per l'emozione, ma fortunatamente ho la straordinaria abilità di far finta di ascoltare.

L'aereo è atterrato e noi scendiamo.

San Francisco

Oggi c'è lo spettacolo a teatro. Io sono prontissima, ma l'ansia si fa sentire.

Stiamo tutti insieme nel camerino, pronti con i vestiti della scena.

Io ho un vestito bellissimo, bianco ricoperto da un particolare pizzo color ghiaccio, sulla parte superiore e ben tenuto attaccato al petto mentre la parte inferiore cade leggera fino al ginocchio.
Nick che è l'altro protagonista indossa un abito completamente bianco.

Una voce squillante mi risveglia dai miei pensieri chiamandoci per nome, tocca a noi.

Le scene si susseguono una dopo l'altra e mentre ballo sento tutte le emozioni che ho provato fino ad oggi scorrermi nelle vene.

Ballo e vedo i miei genitori, poi faccio un salto e vedo davanti a me Nash, una piruette e c'è Dalilah, poi vado a terra delicatamente per finire lo spettacolo e vedo Thom.

Esco dalla scena e non riesco a credere a quello che sono riuscita a fare, a quello che ho provato e quello che la mia mente mi ha fatto vedere.

Abbraccio tutti i ragazzi del gruppo e poi nel camerino apro il telefono.

C'è un messaggio da un numero sconosciuto. Di nuovo.

"Vieni subito all'aeroporto è urgente."

Non riesco a capire chi potrebbe essere e perché avrebbe dovuto mandarmi un messaggio del genere, ma incuriosita dalla situazione prendo le mie cose, mi metto una tutta e corro via.

Salgo sull'auto e attraverso la città sopra a questo.

Arrivo all'aeroporto. Mi guardo intorno e non vedo nessuno. Poi guardo meglio e faccio una panoramica più ampia.

Li vedo.
Lo vedo.

È bellissimo.

Thom POV

Mettiamo i piedi a terra e le invio un messaggio per farla venire.

I minuti passano e lei non si vede, fino a che non riesco a scorgerla lontano, è vicina alla porta e si guarda intorno, non ci trova.

Poi però si gira meglio e ci guarda.

E finalmente la vedo.
È bellissima.


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