Capitolo 9

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Sto ferma.

Nash è ancora vicino a me.

Si è fatto tardi ed è arrivato il momento di rialzarsi e incamminarsi verso la scuola, ma non ce la faccio, non riesco ad alzarmi.

Ho troppe cose per la testa, non mi riconosco più, chi sono io?

Ormai non lo so più, pensavo di essere semplicemente Lily la solita ragazza brava a scuola un po' secchiona di cui a nessuno importa, ma adesso...
Adesso è tutto cambiato, la scuola non mi da più soddisfazioni, più studio e meno riesco, i ragazzi iniziano a interessarsi a me, come Thomas.
O come Nash.

E io, io non so che fare, ho paura.

Non ce la faccio e in più si aggiungono anche i miei genitori che non la smettono di ripetermi quanto sia diventata irresponsabile, disordinata, immatura, diversa.

"Lily"

Silenzio.

"Lily dobbiamo andare, lo so che è difficile ma devi rialzarti e non intendo solo dalla panchina.
Devi rialzarti e riprenderti la tua vita perché tu sei sempre stata speciale, unica , ma ultimamente sei così strana e diversa,non ti capisco più fai cose assurde e lo so che io non ho fatto altro che aggravare la cosa ma adesso ti prego torna in te.
Torna da me."

Non so che dire, eccone un altro che mi dice di essere sbagliata.

"Senti apprezzo il fatto che riconosci di non essere stato molto presente ma tu non capisci. Non sai come mi sto sentendo io adesso e il fatto che tutti, te compreso, continuino a ripetermi di tornare a come ero prima non mi aiuta, perché sai che c'è?
Io sono così e se non ti sta bene se ti piacevo più prima, mi dispiace ma ormai è andata così.
Questa sono io, o mi accetti così o te ne vai"

Detto questo scoppio a piangere e senza dire una parola lui se ne va.

Di nuovo.

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